Questa settimana, data la tarda uscita rispetto al solito, siamo riusciti a computare le due partite di coppa Italia giocate di martedì e mercoledì. Ciò non è tutto perché a fondo abbiamo aggiunto una sorpresa.
Ciò, unito alle partite di Coppa Italia giocate alla settimana scorsa, ha decretato una situazione di sostanziale equilibrio rispetto all'aggiornamento precedente. Pochi i cambiamenti ma la corsa per il decimo posto è stata avvincente come poche altre ne abbiamo viste da quando è nata questa rubrica.
Andiamo comunque in ordine e partiamo con Massimiliano Allegri e Rafa Benitez. Entrambi hanno fatto bottino pieno vincendo in coppa come in campionato. Per entrambi una vittoria più sudata del previsto in Coppa Italia, col tecnico Juventino che l'ha spuntata agli ultimi minuti su quel che resta del Parma e lo spagnolo di Napoli che ha superato l'Udinese solo ai rigori. Così i punti di differenza tra i due restano 4.4
Dietro invece Rudi Garcia con la vittoria di coppa ed il pareggio in campionato è riuscito a sopravanzare Sinisa Mihajlovic, il quale è uscito sconfitto dallo scontro infrasettimanale con l'Inter ed ha pareggiato col Palermo nel fine settimana. I due sono al momento separati da soli 1.4 punti.
Non guadagna posizioni ma si porta sotto ai numeri di chi occupa le posizioni che contano Stefano Pioli. Grazie alla doppia vittoria ottenuta in entrambe le occasioni contro un Milan sempre più spaesato e in crisi. Il tecnico laziale è dunque giunto a 1.3 punti da Vincenzo Montella che resta quinto con una vittoria ed un pareggio ottenuti rispetto all'ultimo aggiornamento.
Dietro tutte posizioni stabili con Mazzarri che precede Ventura e Di Francesco. Cambia invece il decimo in classifica. Pur perdendo la quarta delle ultime sei partite di campionato Gian Piero Gasperini si ritrova nuovamente in Top 10. Come ha fatto? Anzitutto chi la occupava, Inzaghi, ha perso entrambi gli scontri con la Lazio collezionando un -1.8 ed ora è scivolato addirittura al tredicesimo posto. Apriamo una piccola parentesi per dire che nonostante le tante voci e le certezze che tutti nutrivano su un suo esonero, Inzaghi è stato confermato dalla dirigenza sulla panchina rossonera. E certo domenica nel posticipo contro il derelitto Parma avrà una buona occasione per respirare e fare punti. In caso di pareggio o sconfitta non osiamo nemmeno immaginare cosa possa accadere come potrebbero reagire tifosi e soprattutto dirigenza.
Poi, un altro che avrebbe potuto essere decimo, e con ben merito permetteteci di aggiungere, sarebbe stato Beppe Iachini. Ma un gol non visto di Morganella in Sampdoria-Palermo ha condannato i siciliani al pareggio che comunque permettono a Iaco di essere undicesimo.
E la decima posizione era all'orizzonte anche di Stramaccioni, ma la sconfitta in Coppa Italia contro il Napoli ai rigori non gli ha permesso di fare il gran balzo.
Stessa cosa può dirsi di Roberto Mancini che con una vittoria in casa col Torino avrebbe eguagliato il punteggio del Gasp e assieme avrebbero condiviso la decima posizione. Ma così non è stato perché Moretti l'ha messa in rete sconfiggendo la banda di Mancini quando tutti eran già pronti a fare la doccia col pareggio nell'accappatoio.
E lo stesso Sarri esce sconfitto ai supplementari con la Roma in coppa e dopo aver perso in casa con l'Udinese è passato dal sogno di essere addirittura nono al sedicesimo posto. Stesso discorso, ma ovviamente contro altre squadre, vale addirittura per Colantuono.
Insomma quantomeno in questa occasione Gasperini occupa la Top 10 più per demeriti altrui che per meriti propri.
In basso tra rescissioni, messe in mora, protesti e insulti vari, Roberto Donadoni, definito Crisantemo da Cassano, è ultimo con la cifra record di -10.3. Corini, penultimo a -3.7, a confronto potrebbe essere lodato tipo Mourinho dopo il triplete con l'Inter. Bisoli torna ad occupare l'ultimo gradino dell'antipodio dato che Mimmo Di Carlo è riuscito a vincere una partita, ovviamente contro il Parma, nonostante i suoi abbiano fatto di tutto per perderla comunque. Zola scavalca il suo predecessore Zeman mentre Rolando Maran torna a grandi balzi ad affacciarsi nelle posizioni che meno contano.
Sul Blog "Calcio e Altri Elementi" l'analisi prosegue con gli allenatori della Serie B e della Lega Pro: questo il link.