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Classifica ponderata della Serie A (Media CEAE)

Creato il 02 settembre 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Vi proponiamo un altro “esperimento” di Marco De Santis, che sul suo Blog "Calcio e altri elementi" sta veramente dando vita ad una serie di iniziative molto intriganti, che ospitiamo con piacere anche su Tifoso Bilanciato (ringraziando Marco, ovviamente!). L'ultima "follia" è una nuova metodologia per creare una classifica ponderata della Serie A. Ecco il post di presentazione.

 

 

Da oggi prende il via una nuova statistica settimanale riguardante il Campionato di Serie A: la Classifica di Serie A ponderata con la Media CEAE.


In questo primo appuntamento spieghiamo in cosa consiste questa classifica. Molti di voi sapranno sicuramente cos’è la Media Inglese (MI): si tratta di un particolare calcolo matematico che, partendo dal presupposto che la “media inglese” sia rappresentata dal vincere tutte le partite giocate in casa e pareggiare quelle in trasferta, assegna 0 punti a chi vince, -1 a chi pareggia e -3 a chi perde fra le mura amiche, mentre dà 2 punti a chi vince, 0 a chi pareggia e -1 a chi perde fuori casa. In questo modo, la media inglese azzera la distorsione creata dall’aver giocato un numero diverso di partite o un numero maggiore di match in casa o in trasferta rispetto a un’avversaria, permettendo un confronto fra i vari team che tenga conto di queste variabili.

A fine stagione tutti giocano lo stesso numero di partite in casa e in trasferta e il distacco fra le squadre nella classifica generale ufficiale rispecchia quello nella classifica creata con la media inglese: chiude la stagione con una perfetta media inglese di 0 chi terminerà il campionato a 76 punti (19 vittorie e 19 pareggi). Per capirci: la Juventus 2013/14 ha finito la stagione a 102 punti che equivalgono a un +26 in Media Inglese (102-76), il Livorno si è classificato ultimo a 25 punti pari a -51 in Media Inglese (25-76). La distanza fra le due squadre è stata in ogni caso di 77 punti.

 

Invece della Media Inglese, io propongo una mia personale variante a questo metodo, che chiamerò per comodità Media CEAE (CEAE: Calcio E Altri Elementi).

Partendo dall’osservazione che nel calcio moderno la forza degli avversari crea una difficoltà maggiore rispetto al fattore campo, ho voluto costruire un indice che ponderasse la classifica rispetto alle forza delle squadre già affrontate e da affrontare.

Per farlo ho preso in prestito il modello concettuale della media inglese (0, -1 o -3 punti per le partite “da vincere” che rispettivamente si vincono, pareggiano o perdono; 2, 0 o -1 punti per le partite “da pareggiare” che rispettivamente si vincono, pareggiano o perdono) cambiando le partite dove l’obiettivo è vincere e quelle dove può essere considerato un buon risultato un pareggio.

Inoltre, poiché è ormai di uso comune posizionare l’asticella sulla soglia degli 80 punti per vedere chi può competere o meno per lo scudetto, ho diviso le partite fra quelle da vincere e quelle da pareggiare per ottenere questo punteggio. Quindi non più 19 vittorie e 19 pareggi, come in Media Inglese: per mantenere la Media CEAE sono richieste 21 vittorie e 17 pareggi.

 

Per scegliere le partite "da pareggio” è stata necessaria una scelta soggettiva per classificare le squadre in relazione alla loro forza supposta. Ed è quello che fra poco farò, non prima di avervi precisato che questa scelta rimarrà invariata solo per le prime sei giornate di campionato, considerate come un numero minimo di gare necessarie per capire se ci sono variazioni nelle reali forze in campo dopo la campagna acquisti estiva. Dall’analisi della sesta giornata in poi, con l’eccezione delle sette “big” (Juventus, Roma, Napoli, Fiorentina, Inter, Milan e Lazio) che manterranno sempre uno status di “prima fascia” indipendentemente dai risultati ottenuti sul campo, in quanto sempre ostiche da affrontare e capaci di exploit inaspettati anche nelle annate più negative, tutte le altre posizioni potranno variare secondo una regola la cui motivazione e il cui funzionamento spiegherò a breve.

La divisione iniziale scelta da me è la seguente:

Prima fascia: Juventus, Roma, Napoli, Fiorentina, Inter, Milan e Lazio
Seconda Fascia: Parma, Torino e Udinese
Terza Fascia: Verona
Quarta Fascia: Atalanta
Quinta Fascia: Tutte le altre squadre

 

Per ogni fascia, ho suddiviso i 17 pareggi nei seguenti modi (ovviamente, dove non si richiede un pareggio l’obiettivo minimo è vincere):

PRIMA FASCIA

12 pareggi nelle 12 partite giocate contro le altre sei squadre di prima fascia.
5 pareggi nelle 5 partite giocate in trasferta contro le squadre di seconda, terza e quarta fascia.

SECONDA FASCIA

14 pareggi nelle 14 partite giocate contro le squadre di prima fascia.
2 pareggi nelle 2 partite giocate in trasferta contro le altre due squadre di seconda fascia.
1 pareggio nella partita giocata in trasferta contro la squadra di terza fascia.


TERZA, QUARTA E QUINTA FASCIA

14 pareggi nelle 14 partite giocate contro le squadre di prima fascia.
3 pareggi nelle 3 partite giocate in trasferta contro le squadre di seconda fascia.

 

 

Come scrivevo in precedenza, per misurare le reali forze in campo potrebbe essere necessario rimodulare le fasce in corso d’opera a seconda dei risultati realmente ottenuti da ogni squadra. Per fare questo, dalla sesta giornata in poi, se una squadra si ritroverà con un punteggio migliore di una squadra appartenente a una fascia superiore sia nella classifica reale che in quella ponderata interverrò per modificare le fasce. Il cambiamento andrà a modificare non solo le aspettative sui risultati futuri ma anche i punteggi sulle giornate già giocate. Così, per esempio, se una squadra batte nelle prime giornate Parma, Torino e Udinese in trasferta e queste tre squadre si ritrovano inaspettatamente a lottare per la salvezza la Media CEAE viene corretta in modo che queste vittorie non rimangano sopravvalutate rispetto alla forza delle squadre sconfitte. Mano a mano che passeranno le giornate i rapporti di forza saranno sempre più chiari e la classifica sempre più significativa e indicativa dell’andamento del campionato.
 


A cosa serve aggiornare una classifica come questa ogni settimana? L’obiettivo principale è riuscire ad avere sempre ben chiaro se le posizioni in classifica rispecchiano la realtà o sono condizionate dalle diverse difficoltà di calendario e ci si deve perciò aspettare nelle giornate successive una possibile rimonta di una squadra penalizzata da una serie di partite difficili o un calo di una squadra attesa da un tour de force dopo alcune partite alla sua portata.

E’ chiaro che in una classifica come questa si possono guadagnare punti rispetto al “par” della Media CEAE solo vincendo una partita in cui si affronta una squadra contro la quale si dovrebbe pareggiare, mentre si possono perdere punti in tutte le partite. Quindi essere attesi da quattro partite difficili una di seguito all’altra porta a due situazioni: rispetto alla classifica reale, la squadra in questione rischia di perdere punti perché ha un calendario più difficile; rispetto alla Media CEAE la squadra in questione ha l’opportunità di guadagnare punti.

Ed è logico che sia così: se una squadra è indietro nella Media CEAE rispetto a un’altra che nel campionato reale ha fatto i suoi stessi punti, vuol dire che fino a quel momento la prima squadra ha avuto un calendario più agevole. Se riuscirà a mantenere gli stessi punti dell’avversario nel campionato reale dopo una serie di partite difficili, recupererà nella Media CEAE riportando a fine campionato la situazione in equilibrio, come da ipotesi iniziale: a fine campionato classifica reale, Media Inglese e Media CEAE non possono che portare agli stessi risultati.

Prima di dare uno sguardo a come risulta la Media CEAE dopo la prima giornata, vi propongo una tabella costruita prendendo per buone le ipotesi iniziali sulle fasce e andando a contare quante sono le partite “difficili” (ovvero quelle in cui basta un pari per mantenere la Media CEAE) per ogni squadra nelle quattro fasi del campionato: inizio (giornate 1-10), fine girone andata (11-19), inizio girone ritorno (20-29), finale di campionato (30-38). I colori di sfondo dipendono dalle rispettive fasce di appartenenza.

 

Classifica ponderata della Serie A (Media CEAE)


Da questa tabella si può notare come, date per buone le ipotesi iniziali sulla suddivisione delle fasce e senza considerare i risultati reali della prima giornata, la Lazio abbia l’inizio più facile in assoluto, seguita da Juventus, Inter e Sampdoria. Partenza in salita invece per Fiorentina, Atalanta, Cesena, Genoa e Sassuolo.

Al termine del girone d’andata, ipotizzando per un momento che tutte le squadre riuscissero a rimanere in perfetta Media CEAE (un’ipotesi impossibile in realtà visto che nella maggior parte delle partite se una squadra mantiene la Media l’altra deve perdere punti) la classifica non vedrebbe tutte le squadre a 40 punti come si potrebbe pensare, ma risulterebbe essere: Juventus e Torino 43, Inter, Lazio, Napoli, Udinese, Cesena, Chievo, Palermo e Sampdoria 41, Roma, Milan, Verona, Atalanta, Sassuolo, Cagliari ed Empoli 39, Fiorentina, Parma e Genoa 37. Questo vuol dire che, per esempio, se alla fine del girone d’andata la Juventus avrà 4 punti di vantaggio sulla Roma nella classifica reale, nella Media CEAE le due squadre saranno a pari punti, perché i bianconeri troveranno maggiori difficoltà teoriche nel girone di ritorno mentre la Roma in quello di andata.


Le due torinesi, avvantaggiate nel girone d’andata, sono le protagoniste dei tour de force peggiori del campionato nel girone di ritorno. Il Torino è la squadra che affronterà le squadre peggiori nella terza parte del campionato, mentre la Juventus è chiamata a un rush finale pieno di ostacoli (solo l’Inter ha un finale che si avvicina per difficoltà a quello dei bianconeri). Dopo una partenza in salita potrà invece sfruttare un ottimo calendario in dirittura d’arrivo la Fiorentina, mentre la Roma ha un calendario dell’ultimo quarto non troppo complicato (Roma, Napoli, Verona e Chievo hanno le difficoltà sparse in maniera più equilibrata nelle quattro fasi del campionato).

Come ulteriore esempio esplicativo, di seguito vediamo il calendario della Juventus e della Fiorentina nelle ultime dieci partite con di fianco la lettera C se è una partita casalinga, T se è una trasferta e il numero di punti da conseguire per mantenere la Media CEAE:

 

Juventus: Empoli C 3, Parma T 1, Lazio C 1, Torino T 1, Fiorentina C 1, Sampdoria T 3, Cagliari C 3, Inter T 1, Napoli C 1, Verona T 1.

Fiorentina: Sampdoria C 3, Napoli T 1, Verona C 3, Cagliari C 3, Juventus T 1, Cesena C 3, Empoli T 3, Parma C 3, Palermo T 3, Chievo C 3.

Sempre procedendo per ipotesi, ciò vuol dire che se Juve e Fiorentina dovessero arrivare appaiate a 0 punti in Media CEAE a 10 giornate dalla fine, la classifica reale del campionato a quel punto vedrebbe la Juve a 64 punti e la Fiorentina a 54. Osservando la Media CEAE, si potrebbe però notare che la Fiorentina avrebbe ancora tutta la possibilità di recuperare nonostante i dieci punti di ritardo, se riuscisse a non perdere punti nelle partite alla sua portata infilando il filotto che il calendario gli consente dopo lo scontro diretto allo Juventus Stadium. Dal canto suo, la Juventus saprà di dover ancora vincere partite sulla carta non semplici per mantenere quel vantaggio in classifica generale che fino a quel momento sarebbe dipeso principalmente da un calendario più semplice. Soprattutto i bianconeri sapranno di non dover dare niente per scontato fino all’ultimo visti gli impegni particolarmente complicati delle ultime tre giornate.

 

Altre curiosità dal calendario: la partenza “sprint” più facile sulla carta è quella della Sampdoria, la cui prima partita “da pareggio” della stagione arriva solo all’ottava giornata, quella più difficile è di Milan e Genoa che hanno solo alla quarta partita la prima “da vincere”.

 

Dopo tutta questa premessa passiamo all’analisi della Media CEAE dopo la prima giornata (le squadre a pari punti sono classificate per semplicità in ordine alfabetico ma occupano la medesima posizione in classifica):

 

Classifica ponderata della Serie A (Media CEAE)

 

Come ulteriore esempio pratico spiego i punti delle due principali candidate allo scudetto, Juventus e Roma. La Juventus, pur avendo vinto in trasferta col Chievo, si trova a 0 punti perché è uscita vincitrice da una partita in cui doveva imporsi. La Roma è invece già a +2 perché ha sconfitto una delle sette big del campionato, contro la quale per la Media CEAE sarebbe bastato un pareggio. Chievo e Fiorentina sono invece a –1 perché entrambe hanno perso partite che avrebbero dovuto pareggiare per rimanere in Media CEAE.

 

In testa assieme alla Roma troviamo il solo Milan, che ha battuto la Lazio. Fra le immediate inseguitrici, oltre alle squadre uscite vittoriose dalle partite del weekend, ci sono anche Torino e Inter che hanno concluso lo scontro diretto 0-0. Nelle retrovie tre pareggi in partite nelle quali tutte le squadre impegnate avrebbero dovuto vincere fanno scendere a -2 sei squadre, mentre a -3 il fanalino di coda è il Parma uscito sconfitto da Cesena.

 


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