”Dopo due settimane di utilizzo e a ridosso del ritorno dei quarti di finale, sono arrivato alla conclusione che i turni a eliminazione diretta portino una evidente distorsione nel calcolo di una classifica di questo tipo, che non può essere fatta applicando senza eccezioni le stesse regole valide per il campionato.Il problema è che nelle coppe europee il gol diventa decisivo quando fa variare la squadra che passerebbe il turno. Ho deciso quindi di riparametrare la classifica non considerando, nelle partite a eliminazione diretta, come gol decisivi quelli segnati per pareggiare o andare in vantaggio, ma quelli che variano la squadra in quel momento qualificata o pareggiano la situazione nel senso che porterebbero ai supplementari.
Per questo, ad esempio, nelle partite d’andata un gol della squadra di casa che porta la situazione in pareggio non è decisivo, perché la squadra in trasferta in assenza di altri gol ha comunque un vantaggio essendo ancora virtualmente qualificata.
Nelle partite di ritorno, ovviamente, i gol decisivi o meno dipendono strettamente dal risultato dell’andata.
In particolare, ho ritenuto molto fuorviante che i due gol segnati da Cristiano Ronaldo al ritorno contro lo Schalke 04 fossero entrambi decisivi (1-0 e 2-1) quando in realtà la sfida era già stata ampiamente decisa dal 6-1 dell’andata, e viceversa che il secondo e terzo gol di Van Persie contro l’Olympiakos negli ottavi venissero considerati di categoria “2” e “3” (2-0 e 3-0) invece che decisivi per il raggiungimento del pareggio (dopo lo 0-2 dell’andata) e della qualificazione.
In questo modo anche i gol di categoria “2”, “3”, ecc… vengono riparametrati rispetto alla loro distanza in termini di gol dall’essere o meno decisivi.
C’è un caso particolare. Se, nella partita di ritorno, la squadra che gioca in trasferta segna un gol in più di quanti ne aveva fatti in trasferta l’avversario all’andata, quel gol porta un vantaggio doppio sul tabellino (es.: Andata – Squadra A-Squadra B 1-0. Il ritorno comincia con la squadra B a cui basta un gol per andare almeno ai supplementari. Se la squadra A va in vantaggio in trasferta, la squadra B si ritrova di colpo a dover fare non due, ma tre gol). In questa occasione ho deciso di privilegiare la categoria con numero d’ordine più basso e coefficiente più alto (nell’esempio, il gol al ritorno è di categoria 2 e non di categoria 3) valutando l’importanza del gol nel momento della partita e non il suo effetto sulla parte di match ancora da giocare”.
In corsivo le principali variazioni rispetto al metodo di calcolo precedente.
2012/13
Il 2012/13 è segnato dal dominio di Cristiano Ronaldo. Dietro di lui Lewandowski perde una posizione a favore del turco Burak Yilmaz del Galatasaray. A 4 gol percorso netto per Willian, mentre solo gol “non decisivi” per il peruviano del Bayern Monaco Pizarro. Da notare un gol di Muller in categoria "8".
Non ci sono variazioni sostanziali, ma si può notare come la vittoria di Cristiano Ronaldo su Lewandowski sia meno netta a causa dei due gol decisivi in meno segnati dal fuoriclasse del Real Madrid.