Aggiornamento settimanale delle classifiche marcatori ponderate di Serie A e Champions League che porta con sé una grossa novità per quanto riguarda quest’ultima. Ma partiamo come sempre dalla Serie A, non prima di avervi ricordato che le spiegazioni su come funziona questa classifica le potete trovare qui:
CLASSIFICA MARCATORI PONDERATA SERIE A
In grassetto i goleador della settimana:
Immobile non perde occasione per allungare ulteriormente mettendo a segno un altro gol decisivo che permette al Torino di espugnare Catania. Con così poche giornate dalla fine il vantaggio della punta di Torre Annunziata sembra difficilmente colmabile, anche perché dietro di lui non ci sono state variazioni di rilievo.
Scorrendo la classifica notiamo un leggero miglioramento di Toni, che nel derby di Verona ha infilato il suo gol decisivo numero 7 della stagione (su 16), e di Llorente che supera quota 10 Gol Ponderati con la doppietta al Livorno.
Se non fosse per la squalifica che, a meno di cancellazioni, lo terrà fuori per addirittura 4 giornate, avrei scritto che continua senza freni la grande rimonta in classifica di Destro. Entrato in classifica la scorsa settimana, il bomber della Roma sale a ridosso della top 10 grazie alla tripletta sul campo del Cagliari.
Infine entra per la prima volta in classifica Candreva della Lazio.
CLASSIFICA MARCATORI PONDERATA CHAMPIONS LEAGUE
Qua il grande cambiamento non è tanto dovuto ai gol segnati nelle quattro partite di questa settimana bensì alla mia decisione di ottimizzare la classifica inserendo un’importante novità. Dopo due settimane di utilizzo e a ridosso del ritorno dei quarti di finale, sono arrivato alla conclusione che i turni a eliminazione diretta portino una evidente distorsione nel calcolo di una classifica di questo tipo, che non può essere fatta applicando senza eccezioni le stesse regole valide per il campionato.
Il problema è che nelle coppe europee il gol diventa decisivo quando fa variare la squadra che passerebbe il turno. Ho deciso quindi di riparametrare la classifica non considerando, nelle partite a eliminazione diretta, come gol decisivi quelli segnati per pareggiare o andare in vantaggio, ma quelli che variano la squadra in quel momento qualificata o pareggiano la situazione nel senso che porterebbero ai supplementari.
Per questo, ad esempio, nelle partite d’andata un gol della squadra di casa che porta la situazione in pareggio non è decisivo, perché la squadra in trasferta in assenza di altri gol ha comunque un vantaggio essendo ancora virtualmente qualificata.
Nelle partite di ritorno, ovviamente, i gol decisivi o meno dipendono strettamente dal risultato dell’andata.
In particolare, ho ritenuto molto fuorviante che i due gol segnati da Cristiano Ronaldo al ritorno contro lo Schalke 04 fossero entrambi decisivi (1-0 e 2-1) quando in realtà la sfida era già stata ampiamente decisa dal 6-1 dell’andata, e viceversa che il secondo e terzo gol di Van Persie contro l’Olympiakos negli ottavi venissero considerati di categoria “2” e “3” (2-0 e 3-0) invece che decisivi per il raggiungimento del pareggio (dopo lo 0-2 dell’andata) e della qualificazione.
In questo modo anche i gol di categoria “2”, “3”, ecc… vengono riparametrati rispetto alla loro distanza in termini di gol dall’essere o meno decisivi.
C’è un caso particolare. Se, nella partita di ritorno, la squadra che gioca in trasferta segna un gol in più di quanti ne aveva fatti in trasferta l’avversario all’andata, quel gol porta un vantaggio doppio sul tabellino (es.: Andata – Squadra A-Squadra B 1-0. Il ritorno comincia con la squadra B a cui basta un gol per andare almeno ai supplementari. Se la squadra A va in vantaggio in trasferta, la squadra B si ritrova di colpo a dover fare non due, ma tre gol). In questa occasione ho deciso di privilegiare la categoria con numero d’ordine più basso e coefficiente più alto (nell’esempio, il gol al ritorno è di categoria 2 e non di categoria 3) valutando l’importanza del gol nel momento della partita e non il suo effetto sulla parte di match ancora da giocare.
Vediamo allora cosa cambia nella classifica marcatori di quest’anno:
In neretto i marcatori della settimana, su sfondo giallo i calciatori appartenenti a squadre ancora in corsa.
Sul podio, Ibrahimovic supera Messi avvicinandosi a Cristiano Ronaldo, ma quello che si nota di più è che le distanze nel terzetto di testa si assottigliano proprio a causa dei gol non più decisivi segnati dal portoghese nel ritorno con lo Schalke.
Si nota inoltre un ulteriore arretramento di Diego Costa e l’ingresso in classifica diReus (autore di una inutile doppietta col Real Madrid) e Robben (a segno contro lo United). Nonostante conservi solo 0,093 Gol Ponderati di vantaggio rispetto a Ibrahimovic, a tre partite dal termine della competizione Cristiano Ronaldo sembra dormire sonni piuttosto tranquilli. Il suo rivale più vicino fra i giocatori che ancora possono migliorare è il compagno di squadra Bale, lontano poco meno di 2,5 Gol Ponderati, seguito a poca distanza da Muller del Bayern Monaco (anche lui in gol contro il Manchester United).
Da notare come per il momento nessuno sia riuscito a segnare più di 4 gol decisivi dall’inizio della competizione (fra questi nota di merito per i “nostri”: lo juventino Vidal e il napoletano Higuain).
Rimane un’ultima domanda a cui dare risposta: ma se è cambiato il metodo di conteggio che ne è di tutte le classifiche degli ultimi quindici anni presentate due settimane fa? Niente paura… le ho rifatte e prestissimo le troverete online (e vi preannuncio che cambiano i leader rispetto al calcolo precedente in ben 6 stagioni!).