Claudia De Lillo – Nonsolomamma

Questo libro mi ha salvato in una delle più orribili della mia già non entusiasmante carriera universitaria. E solo per questo meriterebbe ottordicimila stelline. Era la giornata delle lauree, l’università brulicante di Ninfette TicTic©, avrei dovuto dare due esami e per motivi che non starò qua ad elencare (sintetizzabili in “disorganizzazione e maleducazione”) non li ho dati. E questo libro mi ha tenuto compagnia in una giornata calda, stancante e fallimentare.

Non seguo da molto il blog di Elasti, l’ho scoperto un po’ per caso ma non l’ho più mollato. E’ divertentissimo, esilarante, scritto ottimamente (altro che quella marea di scrittoruncoli che millantano doti autorali solo perchè alla terza pagina ti viene già voglia di staccarti i testicoli a morsi e di darli in pasto al pesce rosso) e questo romanzo è esattamente così.
Fa ridere, fa piangere dal ridere, fa riflettere, lo consiglio a tutte le mamme ma pure alle non mamme (come me), se non vi innamorate di questa famiglia prendete seriamente in considerazione l’ipotesi che in voi ci sia qualcosa che non va e prenotate una visita da uno bravo. Il libro è la trascrizione “in bella copia” di un anno di blog, è vero che non è niente di nuovo (anche se comunque c’è del lavoro dietro), ma io sono proprio contenta di averli spesi questi soldi, anche perchè leggere un libro è molto più piacevole che non leggere al pc (datemene atto).

Io poi confesso di essere innamorata di Mister Incredible, marxista barese, triste bacchettone, appassionato dello yogurt al limone Sterzing Vipiteno.

mister incredibile è un triste bacchettone, ma elastigirl gli dà una possibilità.
“amore, facciamo una trasgressione alimentare pazzesca, tu e io, soli, come L e G. pecchiamo insieme?” chiede elasti-tentatrice.
“dai sì! Potremmo mangiarci uno sterzing vipiteno al limone!”, risponde entusiasta.
di fronte al barattolo di yogurt sudtirolese al deprimente gusto agrumi, elastigirl si arrende all’evidenza: mister incredibile è una causa persa.

Io amo questa famiglia, l’ho già detto, lo so. Amo Elasti, gli hobbit (che nel frattempo sono diventati tre, leggerò anche il sequel di “Nonsolomamma”, ovvero “Nonsolodue”), Valentina Diolabenedica, i nonni, tutti quanti.