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Claudio Foti si racconta...

Da Chichili123

Eccolo, Claudio Foti, finalmente qui con me per rispondere ad alcune domande. Claudio è un autore che conquista con la sua simpatia e disponibilità. Affascinanti i suoi racconti e romanzi, che svelano molto di lui. Scenari quotidiani che con un tocco di mistero, si trasformano in luoghi inquietanti. Il mondo di Claudio è questo. Vi consiglio vivamente di seguirlo nei suoi viaggi nella storia e nel mistero. 
CHI È CLAUDIO FOTI? 
Claudio Foti si racconta...
Strano rispondere a questa domanda, diciamo che sono nato a Roma 45 anni fa, e ho fatto l’avvocato, il giornalista e l’addetto stampa. Ricordo che cominciai a scrivere romanzi fantasy nel lontano 1990 perché in quel periodo in Italia ne venivano pubblicati davvero pochi di questo genere e io, avido lettore, non riuscivo mai a saziarmi. Così cominciai a scriverne un paio per conto mio, uno di questi  Dobb e gli Adoratori di Fenrir, addirittura lo pubblicai qualche anno dopo. Mi sono sempre interessato al folklore, alle leggende ai misteri e all’esoterismo, sia come ricercatore che come saggista. Nella maggior parte delle mie opere di narrativa c’è sempre almeno uno di questi aspetti. Ho pubblicato vari romanzi e ho vinto alcuni premi letterari, tra cui l’Ex Premio Tolkien nel 2006 con il romanzo storico fantastico Ombre su Campo Marzio  incentrato sulla giovinezza misterica ed esoterica del papa mago, Silvestro II. La profonda ricerca è sempre stata alla base della mia scrittura, non ho mai lesinato sforzi in tal senso. Ho la casa tappezzata da decine di librerie, colme di migliaia di libri, mia moglie minaccia di cacciarmi di casa per questo! Ho viaggiato molto per documentarmi, sono andato sull’Isola di Pasqua per studiare i Moai, il misterioso linguaggio Rongo Rongo e la cultura polinesiana. In Brasile per osservare il candomblé e la macumba, a Cuba per vedere dal vivo la santeria , in Egitto per analizzare le Lampade di Dendera e in Messico per vivere nella giungla l’esperienza Maya. Attualmente collaboro con emittenti televisive,  radiofoniche e importanti siti web e partecipo come giurato ad alcuni premi letterari. Insomma sono sempre nel mezzo di una storia che spero di riuscire a scrivere in modo tale che il lettore “veda” quello che racconto.
SIAMO ALLA TUA QUARTA PUBBLICAZIONE CON CHICHILI:
Claudio Foti si racconta...
Guida di Ischia - Leggendaria e misteriosa
Ischia, isola piena di fascino e flair mediterraneo, ma anche ricca di storia, miti, leggende: mistero. Tra rocce, picchi e panorami mozzafiato emergono tracce di antiche civiltà, miti e leggende che ancora oggi prendono vita sotto gli occhi increduli del visitatore. Ischia, un tesoro da ammirare e custodire dentro al cuore. Per sempre. 
Claudio Foti si racconta...
I Vampiri di Piazza Vittorio
Una vecchia villa nei pressi di piazza Vittorio a Roma cela un segreto invisibile agli occhi di molti.Un cacciatore di libri, un vecchio antiquario e un libro misterioso. Che cos’hanno in comune? Nella Città Eterna, sede di re, papi e imperatori, non tutto è quel che sembra… soprattutto se si ha a che fare con i vampiri.
Claudio Foti si racconta...
Flamen furrinalis
Valeria e Doru si inerpicano lungo il Gianicolo, quel colle così antico e così pieno di leggende.Leggende dimenticate, ma mai morte.E se è vero che in fondo a ogni leggenda c’è un briciolo di verità, quella verità fa male... 
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NOTO CHE I TUOI LAVORI HANNO IN COMUNE IL MISTERO, LA RICERCA STORICA. PERCHÉ TI AFFASCINANO TANTO? Perché credo che la storia, il passato, sia il futuro. Leggendo il passato, comprendendo quello che è stato si può divinare il futuro. Sono convinto che poi il passato sia un po’ diverso da come ci è stato raccontato sui libri di storia. Sono state omesse cose importanti, cose spiacevoli, cose che non dovevano esser dette o su cui non andava puntata troppo l’attenzione. Inoltre il passato è dentro di noi, dentro ogni nostro gesto quotidiano. Le antiche leggende e le superstizioni di un tempo sono in stato di criostasi pronte a risvegliarsi, a riemergere a ogni piccolo richiamo che proviene dalla vita odierna. Inoltre, per scrivere un romanzo, un racconto storico, fantastico, horror, credo che la cosa più importante sia dargli un contesto valido, credibile e accattivante. E per fare tutto questo, ripeto, bisogna documentarsi.
MI INCURIOSISCE IL TITOLO “FLAMEN FURRINALIS”. COSA SIGNIFICA?
Si tratta di un sacerdote di Furrina, una divinità romana arcaica legata alle acque. La sua festa, chiamata Furrinalia si celebrava a Roma proprio il 25 Luglio e al suo culto era preposto un sacerdote speciale, il flamine furrinalis. Il culto pian piano svanì nell’ombra e venne dimenticato, ma una decina d’anni fa sono state ritrovate insolite offerte votive presso i luoghi un tempo dedicati a Furrina e vicino alle acque telleuriche. Secondo le mie ricerche, nonostante siano passati millenni, questo culto è ancora praticato di nascosto da ristrette cerchie di adepti. Soprattutto a Roma. O almeno mi piace immaginare che sia così. E i protagonisti di Flamen Furrinalis si trovano proprio a che fare con queste antiche e inquietanti leggende…
COSA C’È DI LEGGENDARIO E MISTERIOSO SU ISCHIA?
Tante cose, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tutti conoscono Ischia come meta di vacanze, eppure c’è un altro lato di quest’isola che merita di essere scoperto, un lato oscuro e accattivante fatto di miti e di leggende. Negli angoli più antichi e nascosti di Ischia attendono storie fantastiche, costantemente in bilico tra passato e presente, tra reale e irreale. Si tratta di vere e proprie leggende ancestrali che prendono forma e corpo in alcuni dei luoghi più misteriosi di Ischia. Per esempio Ischia Porto e la Baia di Cartaromana sono veri e propri paesaggi leggendari. A Ischia si può fare un viaggio, sottile e folklorico, iniziando dalla Torre di Guevara, ove Michelangelo risiedette o dalle rovine sommerse sotto pochi metri d’acqua dell’antica città romana di Aenaria. Possiamo fare un salto nel bosco misterioso, che sull’isola conoscono tutti ma di cui non parlano, o possiamo metterci a alla ricerca dalle apparizioni, di presenze ectoplasmatiche, sapete che nell’antichità questa era nota come l’Isola delle scimmie? Dei Cercopi per l’esattezza che, avendo tentato di ingannare Giove, furono trasformati in scimmie e relegati su Pitecusa, Ischia appunto. Insieme a Chichili abbiamo realizzato una guida agile e comoda per scoprire l’altra parte, la parte segreta, dell’isola delle vacanze e delle terme. Una guida da leggere rimanendo tranquillamente seduti sulla spiaggia, nelle piscine delle terme ma anche da portarsi dietro nelle varie escursioni.
NE “I VAMPIRI DI PIAZZA VITTORIO”, C’È ANCHE ROMA A FARE UN PO’ DA CO-PROTAGONISTA, VERO? UN OMAGGIO ALLA TUA CITTÀ? Sono davvero contento che tu mi abbia fatto una domanda simile. Era un po’ quello che volevo si percepisse leggendo la storia. Sai a mio avviso l’atmosfera  è quasi tutto. È come un affresco che deve colpire l’occhio del lettore. Immediatamente o particolare dopo particolare fino ad arrivare a una visione completa, e accattivante, del tutto. E Roma è una città piena di atmosfera, a ogni ora, in ogni momento, bisogna captarla e cercare di riscriverla. Si tratta di una città millenaria che ha visto imperatori e buffoni, ladri e gente onesta, star e cittadini comuni, tutto il mondo è passato sulle sue strade compresi i vampiri…
PARLIAMO INVECE DI WINDIGO (A BREVE ONLINE), QUESTA FIGURA INQUIETANTE… DI COSA SI TRATTA? QUALI SONO LE SUE CARATTERISTICHE?  Le antiche foreste del Canada sono fitte e fredde. Le pianure sterminate sembrano circondare l’orizzonte con le loro braccia lunghe migliaia di chilometri, chilometri di terra inospitale e gelata. Chi si bea di quei luoghi sperduti e gode in solitudine dello spettacolo dell’aurora boreale, deve essere cauto: il prossimo ruscello, il prossimo lago potrebbe riflettere non più la sua immagine di uomo, ma il ghigno di un mostro dal cuore di ghiaccio: il Windigo.Si tratta forse della figura mitologica più nota in America del Nord: il Windigo. Chi è appassionato di folklore e leggende riconoscerà sicuramente il nome di questo essere mostruoso. Eppure, nonostante le tante descrizioni che ci sono giunte, ad oggi la sua figura rimane non univocamente definita. Infatti a causa dell'eterogeneità delle tribù dei nativi americani, l’aspetto fisico di questo essere ci è stato tramandato con caratteristiche piuttosto differenti, ma tutti però concordano su una cosa: si tratta di uno spirito maligno cannibale.
Claudio Foti si racconta...
Secondo la mitologia degli Algonchini il Windigo è un essere soprannaturale malvagio con un enorme potere spirituale. Associato spesso con l’inverno, il nord e il freddo, è anche simbolo del cannibalismo e della fame. Esiste persino una danza cerimoniale chiamata wiindigookaanzhimowin, che è una rappresentazione satirica celebrata solitamente durante le carestie per rinforzare il tabù del Windigo. Oggi questa danza si pratica nell’ultimo giorno della ricorrenza Sun Dance, e la percussione dei tamburi accompagna i danzatori che con una maschera da lupo ballano in cerchio.
PRESENTACI GLI ALTRI PROTAGONISTI DI “WINDIGO”.
Per non svelare troppo parlerei solo del giovane sciamano Marmotta Rossa che in una visione si rende conto che un grande pericolo incombe sul suo villaggio. Il giovane uomo medicina Rossa rende partecipe del pericolo i saggi anziani della tribù i quali però, a causa della giovane età dello sciamano, non ritengono di dover far alcunché e preferiscono temporeggiare. Tutto ciò sarà fatale in quanto il terribile avvertimento si rivelerà veritiero. Un Windigo stermina l’accampamento vicino a quello di Marmotta Rossa e così i saggi, invitano l’inesperto sciamano a individuare e a cacciare il terribile mostro. Così il giovane uomo medicina, accompagnato da alcuni saggi si reca sul posto dell’eccidio e da lì in poi si metterà sulle tracce del Windigo, proprio come illustrato dalla visione che gli ha fatto comprendere l’importanza di “portare” il mostro verso le pianure gelate del nord. Gli sciamani che accompagnano Marmotta Rossa, vengono eliminati uno dopo l’altro durante la caccia da questo essere ancestrale e terribile. Infine, dopo aver scoperto le insolite e vere origini del Windigo, il giovane sciamano si troverà a fronteggiarlo nel duello finale, duello in cui sarà suo malgrado spettatore…
SO CHE SCRIVI TANTO. ATTUALMENTE A QUALE PROGETTO STAI LAVORANDO?
Hai ragione, infatti non si tratta di un solo progetto. Sto per uscire, edito da Giovane Holden, un mio romanzo fantasy dal titolo Gli Occhi di Adanedhel. Nei primi mesi del 2013 uscirà un mio romanzo su Rasputin e due miei saggi, uno intitolato Il Dio Anfibio e l’altro Defixiones per due importanti case editrici italiane. Nel contempo sto lavorando su un romanzo horror in omaggio ai miti di Cthulhu di H.P. Lovecraft e a un romanzo sul mito della Terra Cava.

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