Claudio Messora, un "portavoce" a 5 Stelle 2.0, e la parentopoli da accattoni dei parlamentari grillini

Creato il 05 novembre 2013 da Tafanus

..."quelli che lo streaming", su ordine del capo-comunicatore a 5 Stalle Claudio Messora, ci sono cascati ancora. Vietato lo streaming, perchè "daremmo un'immagine negativa"... Già... Infatti si trattava di mettere in piazza una piccola parentopoli da accattoni. Insomma, una storiaccia da portaborse assunti in famiglia. Tanto per arrotondare i 14.000 euri. Senza vergogna, e peggio dei leghisti che alla UE assumevano i figlioli l'uno dell'altro... Insomma, è qui il "nuovo che avanza"? Quelli che l'apriscatole? Ci hanno messo un attimo, a farsi infettare da quelli che il Pdl=Pd-L... Tafanus

Claudio Messora e lo streaming cancellato del MoVimento 5 Stelle

E’ stata piuttosto movimentata l’assemblea dei grillini di ieri. Il caso della presunta «parentopoli» sviluppatasi nell’assunzione dei collaboratori parlamentari (in italiano, "portaborse" - NdR) ha fatto arrabbiare tanti attivisti e messo sotto accusa il comportamento di alcuni senatori. Ma la parte più curiosa della storia è la mail che Claudio Messora ha inviato ai senatori per chiedere di non fare lo streaming dell’assemblea perché, come avrebbe detto il comunicatore assunto al Senato, “Questa volta niente streaming, così diamo un’immagine negativa”.

LA MORONESE IN LACRIME – Secondo le accuse di ieri, la Lezzi ha assunto la figlia del compagno e la Moronese ha assunto il proprio compagno. Entrambe le senatrici si sono difese, con toni molto accesi, sostenendo di non aver violato alcuna regola dal momento che i due compagni non sono conviventi. Ma su questo punto molte le repliche piccate di chi è sposato: «Allora devo divorziare per poter assumere anch’io la mia compagna?», ha chiesto sarcastico un senatore 5 stelle. La senatrice Moronese è stata vista uscire in lacrime dalla riunione. L’assemblea ha dibattuto per due ore sull’opportunità di andare in diretta streaming.

IL CASO DELLO STREAMING - E nell’occasione, come confermato da alcuni senatori, è arrivata la mail di Messora. «Più che altro era un consiglio», ironizza uno dei senatori grillini già indicato tra i dissidenti. La decisione ha scatenato qualche ironia su Twitter...

Come racconta l’Agi, La richiesta dello streaming era stata avanzata da Luis Alberto Orellana che voleva discutere di “strategie politiche del Movimento”, il quarto punto dell’odg da tempo, ma anche stavolta non si è arrivati a parlarne. Poi la riunione è proseguita con scambi di accuse e sono volati gli stracci. Tanto che ad un certo punto la capogruppo Paola Taverna ha deciso di andar via per dedicarsi al lavoro sulla mozione di sfiducia alla Cancellieri.

LA TRASPARENZA, sai,  E’ COME IL VENTO
- Nel corso dell’assemblea una senatrice ha chiesto “trasparenza” e un’altra ha risposto contrattaccando sul fronte delle spese rendicontate: “Ma come si fa a spendere 1.800 euro per spese di abbigliamento? Allora sì chiedo trasparenza anch’io, così si infrange il Regolamento”. Un’altra senatrice, accorata, ha urlato: “Non intendo crocifiggere nessuno ma non si puo’ continuare su questa strada. Qui continua un clima vessatorio e ricattatorio, lo trovo disgustoso e avvilente. Qui c’e’ doppiezza”. E un’altra senatrice rivolgendosi a un collega, lo ha apostrofato: “Vergogna, siamo finiti sui giornali per colpa tua”. Un senatore 5 stelle ha chiesto: “ma e’ possibile che qui dentro dobbiamo sempre attaccarci?”. La Taverna ha parlato di “ipocrisia che sta da più parti”. Un senatore ha cercato di riportare la calma: “Cerchiamo di non farci del male. Non massacriamoci. Così diamo un’immagine sbagliata del Movimento”. L’assemblea alla fine non ha deciso come comportarsi in futuro per evitare nuovi casi di ‘parentopoli’ anche se qualcuno aveva chiesto regole certe per evitare nuove discussioni. Il dibattito, quindi, resta aperto.

(Fonte: Sario Ferri)



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