Claudio Sabelli Fioretti smentisce Odifreddi: «ho la registrazione dell’intervista»

Creato il 13 agosto 2011 da Uccronline

In Ultimissima 10/8/11 abbiamo pubblicato un’ironica recensione del libro “Perché Dio non esiste” (Aliberti 2010) in cui Piergiorgio Odifreddi viene intervistato da Claudio Sapelli Fioretti.

In essa riportavamo diverse “odifreddure” del sedicente matematico, ma vi è stato anche modo di sottolineare il suo insistente ed incomprensibile disprezzo verso numerosissimi personaggi della politica e della cultura italiana. Uno di essi -stiamo parlando del docente (di origine ebraica) di Matematica all’Università La Sapienza di Roma, Giorgio Israel- si è giustamente risentito e ha pubblicato un articolo, intitolato “Senti chi parla…”, sul suo blog. Odifreddi dice di lui (a pag. 79 del libro citato): «E’ un virulento, un intellettuale di nicchia, una testa calda. In più esercita il vittimismo dell’ebreo». Israel risponde dal suo blog: «Ha parlato la testa dell’odio freddo. E, sempre in coerenza con «molti nemici, molto onore», ha recitato la lezioncina appresa nel testo che tiene sul comodino: “La Difesa della Razza”. Sia detto col tipico vittimismo dell’ebreo».

A questo commento di Israel ha replicato lo stesso Odifreddi, il quale ha dichiarato: «Caro Giorgio, per quanto possa interessare, e interessarti, la trascrizione di Sabelli Fioretti dell’intervista che mi aveva fatto tre anni fa è semplicemente indegna. Abbiamo parlato per sette o otto ore, mentre io ero sul Cammino di Santiago per Radio3, ma lui ha ridotto ogni cosa ad aforismi spesso cretini, e quasi sempre senza nemmeno usare le mie parole. Quando mi ha mandato la trascrizione dopo due anni (…), mi si sono rizzati i capelli e ho cercato di impedire la pubblicazione. Purtroppo Aliberti, editore filibustiere, se n’è fregato e ha pubblicato il tutto senza che io avessi firmato un contratto, nè percepito una royalty prima o dopo. Sembra che la legge glielo permetta, con le interviste. Quel libro dunque lo disconosco, e non mi ritengo responsabile delle cose che Sabelli mi fa dire. Come sai, non mi sono mai tirato indietro, nelle nostre polemiche, su ciò che ho detto o scritto. Ma questa volta le cose stanno così, e mi spiace anzitutto per me, e poi per la litania di gente che si è risentita, giustamente, prima di te».

Il matematico Israel ha a sua volta replicato: «sono sinceramente contento di sapere che quella frase è inventata (almeno così deduco implicitamente dal tuo messaggio). Meno schifezze girano e più l’aria che respiriamo è pulita». Tuttavia ha ricordato ad Odifreddi che qualche tempo l’anticlericale aveva già detto di lui (pubblicato online da Odifreddi stesso): «[Israel è] diventato un fascista dopo aver sposato la figlia di un colonnello spagnolo franchista». Anche per quell’occasione Odifreddi troverà qualcuno cui incolpare? Israel comunque gli ricorda semplicemente «di stare più attento in futuro. La notorietà ha i suoi prezzi».

La questione sembra finita lì. Odifreddi ne esce in fin dei conti mezzo salvato. Senonché un nostro collaboratore decide di scrivere direttamente a Claudio Sabelli Fioretti, giornalista, scrittore e già collaboratore de “Il Corriere della Sera”. Lo informa della dichiarazione di Odifreddi e gli chiede un parere. Sabelli Fioretti, cortesemente, risponde (accettando di rendere pubblica la sua replica): «Odifreddi è persona credibile, più di me. Ma non più dei miei due registratori. Resta da chiedersi perché alcune persone si comportino in questa maniera. Non lo so. Mi mancano sufficienti informazioni. Grazie della segnalazione».


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