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Clerodendron:l’albero dell’abbondanza

Da Fluente

Clerodendron:l’albero dell’abbondanza.

Buongiorno amici di “GiardinoWeb”da Andrea che come ogni martedì sono a parlarvi di verde,oggi vorrei prendere in considerazione un bell’alberello che potrebbe essere inserito nel nostro giardino il “clerodendron” conosciamolo insieme. Il suo nome greco significa “pianta del destino”, inteso come buona sorte, abbondanza, molto probabilmente per la ricchezza e l’abbondanza della sua profumata fioritura.E’ un pianta che può essere sempreverde o spogliante secondo specie, visto che ne annovera ben quattrocento. La sua origine è africana e asiatica, e la sua coltivazione richiederebbe la presenza di un clima un po’ diverso dal nostro. Tuttavia è riuscito ad adattarsi così bene al clima italiano che se non lo teniamo sott’occhio si moltiplica spontaneamente e invade tutti gli spazi disponibili. Alcune specie sono coltivabili anche in appartamento, e sono decisamente spettacolari.La gamma di clerodendron è piuttosto vasta. Tra le specie più diffuse ed ornamentali e adatte alla coltivazione in giardino c’è il clerodendron bungei. E’ un arbusto spogliante, che perde le foglie in inverno, alto circa due metri e mezzo, con i rami lunghi e sottili che ramifica anche in prossimità del colletto (cioè dalla parte del fusto più vicina al terreno). Questi rami bassi che partono direttamente dalle radici si chiamano polloni.Le foglie verde scuro sono ovali e i fiori sono rosa, profumati. Sembrano tante stelline riunite in un palloncino di circa quindici centimetri di diametro. I fiori cominciano a sbocciare alla fine di luglio e ci offrono una profumata e lunghissima fioritura fino a settembre-ottobre. Un’altra bellissima specie da giardino è il clerodendron trichotomum, che possiamo ammirare anche in alcuni parchi pubblici e spazi di verde urbano. E’ un piccolo albero di circa quattro metri che può crescere anche come arbusto perché si circonda di numerosi rami che partono anche dal basso (polloni). Le foglie sono ovali e pelose nella parte superiore, odorose. I fiori, bianco-rosati e profumati, sono a forma di stella e si riuniscono in pannocchie lunghe più di venti centimetri. La fioritura inizia in agosto e prosegue, più rada, fino alla fine di settembre. Proprio a partire dall’autunno compaiono anche le caratteristiche bacche. Il nostro alberello non ha bisogno di un tipo di terreno particolare, infatti può crescere bene in tutti i terreni purché siano fertili e ben drenati.Concimiamo a partire dalla primavera inoltrata e, per le irrigazioni, regoliamoci come per la maggior parte degli altri arbusti, mantenendo il terreno un po’ umido e tenendo conto che la sua fioritura è piuttosto tardiva. Di conseguenza, non diradiamo le annaffiature a fine estate ma solo quando cominceranno le piogge autunnali. Resiste al freddo ma per precauzione, se viviamo in climi particolarmente rigidi, in previsione delle gelate copriamo bene la base della pianta con un bello strato di foglie secche e di torba (che elimineremo a primavera), per proteggere le radici dal gelo.Il gelo può danneggiare anche i rami più giovani. Se questo succede in primavera potiamoli decisamente, approfittandone per eliminare anche i rami più vecchi. Se tende ad alzarsi molto, piuttosto che ad allargarsi e stenta a formare un bell’arbusto folto e pieno, spuntiamo i getti più alti in modo da favorire lo sviluppo dei rami laterali.Cosa ve ne sembra?Io ne posseggo già uno in giardino ed in effetti è una bella soddisfazione averlo , bene il mio spazio anche per oggi termina quì ma come di consueto vi ricordo l’appuntamento di giovedì con la nostra fiorista Eliana e la sua “Idea fiorita”.

Un buon giardinaggio :

Clerodendron:l’albero dell’abbondanza.

 


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