Riceviamo dal signor Martino Martini la lettera che ha inviato al giornalista Giuseppe Oddo e volentieri pubblichiamo. La lettera, essendo molto lunga è stata tagliata, ma l’intervento non ha compromesso il senso generale del contenuto).
Buongiorno, sono un giovane valdostano “esiliato” da questa splendida regione, per via della propria idea politica: e cioè la non condivisione del regime dittatoriale che purtroppo sta facendo incancrenire queste splendide montagne. Sono a complimentarmi con Lei per come ha esposto la situazione reale della nostra Valle con l’articolo “Monopoli e clienti dell’imperatore”, mi rincresce doverLe dire che ha ragione, doverLe dire che siamo a livelli penosi sia di umanità, sia di decenza. In Valle d’Aosta non esiste più il libero pensiero, chi si permette di avanzare una benché minima obiezione viene tagliato fuori da ogni possibilità lavorativa pubblica e non; se il dissidente ha figli prossimi all’età lavorativa, viene
invitato a riflettere molto bene sulla eventuale possibilità di “sistemare” la propria prole che può avvenire solo nel caso in cui si sia deciso a stare dalle parte “giusta”. Siamo arrivati al punto che molti dei nostri agricoltori sono convinti che i contributi al settore giungono solo grazie all’imperatore ed ai sui collaboratori, guai al mondo non condividere le idee di queste persone, si rischia di non poter andare avanti con la propria attività agricola. Guai agli imprenditori, guai ai ristoratori, guai a tutti i liberi professionisti che non sono d’accordo con la casta, rischiano di non essere mai considerati per gli eventuali appalti, buffet, consulenze. Vorrei inoltre aggiungere, Sig. Oddo, che il giorno dopo il suo articolo sul Sole24Ore vi è stata una risposta del presidente del movimento dell’Union V. Ego Perron il quale dice che tutta la comunità valdostana è indignata per quanto è stato scritto, bene io vorrei dire al Sig. Perron che lui non è nessuno per potersi indignare a nome di tutti i valdostani e che quanto scritto in quell’articolo purtroppo non corrisponde a falsità. Pertanto io e molti altri valligiani, non ci sentiamo per nulla indignati per quanto è stato riportato sul suo giornale, ma piuttosto la nostra indignazione sta nell’essere amministrati da questi personaggi. E’ questa la vera vergogna! Non avrei mai pensato di parlare della mia Valle in questo modo, una regione che oggi è divenuta schiava del puro clientelismo, che peccato!