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Clientelismo padano

Creato il 07 giugno 2013 da Carturco @carturco

Chissà quante volte e in quanti luoghi della Padania si sarà pontificato o gridato sul clientelismo come malapianta congenita, caratteristica  e inestirpabile del Sud e dei terroni.

Succede ora a Varese che una mozione dell’opposizione consiliare del Comune   per revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini (… il cui unico difetto, a mio parere, è quello di essere giunta assai tardiva!) sia stata respinta ad opera di PdL e Lega, e con la pilatesca assenza del sindaco.

Gli argomenti a supporto di questa decisione, secondo quanto riportato dalla stampa?

“Revocare la cittadinanza a Mussolini sarebbe una decisione contro la storia”, secondo il pdl Giacomo Cosentino. E, secondo la Lega, Varese avrebbe un debito di gratitudine verso  Mussolini. Infatti, secondo il vicecapogruppo del Carroccio in consiglio comunale, “il giudizio sui dittatori è un conto, altro è la cittadinanza onoraria a Mussolini. Il quale aveva deciso per Varese capoluogo e Varese provincia”.

Cioè, negare al principale responsabile delle peggiori rovine del nostro paese del secolo scorso – e cui è certo imputabile la responsabilità oggettiva dell’uccisione di circa trecento partigiani e della deportazione di un’ottantina di cittadini del varesotto –  una cittadinanza onoraria sarebbe qualcosa di antistorico: e come si potrebbe mancare di rendere onore ad un quanto si voglia esecrabile dittatore se ha avuto  l’eccezionale  benemerenza di promuovere Varese al rango di provincia e capoluogo? 

Immaginate se  situazioni  e argomenti simili potrebbero mai trovare cittadinanza in Germania con riguardo ad Hitler?

Che poi, a questi celtici esponenti della Padania fa evidentemente difetto qualsiasi senso del ridicolo. Perché i loro argomenti equivalgono a riconoscere che, insomma, senza l’intervento niente po’ po’ di meno che di un Mussolini,  Varese non avrebbe mai avuto i numeri per vedersi riconoscere le funzioni di  provincia e di capoluogo. 

Contenti loro…


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