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Clima: wwf, 100 mln tonnellate co2 in meno in 12 anni con 'climate savers'

Creato il 09 maggio 2012 da Apietrarota
WWF CLIMATE SAVERS: "100 MILIONI DI TONNELLATE DI CO2 RISPARMIATE ALL'AMBIENTE IN 12 ANNI"
Pubblicato oggi lo studio Ecofys "The Carbon Impact of WWF's Climate Savers Programme" che analizza l'impegno delle aziende a ridurre le proprie emissioni di CO2

Le cifre: 100 mln t le emissioni CO2 risparmiate in circa 12 anni, il doppio di quelle prodotte ogni anno dalla Svizzera; 350 mln t entro il 2020, quanto le emissioni annue della Spagna
Ben 100 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, pari al doppio di quelle prodotte ogni anno dalla Svizzera: è la quantità di emissioni di anidride carbonica risparmiata in 12 anni, dal 1999 al 2011, dalle aziende che hanno aderito al programma Climate Savers del WWF e che entro il 2020 potrebbe trasformarsi in una riduzione complessiva – calcolata a partire dal 1999 - di oltre 350 milioni di tonnellate, una quantità equivalente alle emissioni annue prodotte dalla Spagna. Lo rivela lo studio "The Carbon Impact of WWF's Climate Savers Programme" (G. Linthorst, V. Hoen, M. Cuijpers. Ecofys, Utrecht, Paesi Bassi) condotto dagli esperti dell'istituto di ricerca internazionale sull'energia Ecofys, pubblicato oggi e consultabile su www.ecofys.com/en/publication/carbon-impact-of-wwfs-climate-savers-programme e su wwf.it.

I dati sono stati diffusi dal WWF in occasione dell'evento 'NEXT – Leading business into a low-carbon future', che si svolge il 9 maggio a Rotterdam, in Olanda, per incoraggiare le attuali aziende Climate Savers e altre imprese a incrementare ulteriormente gli sforzi dell'industria contro il riscaldamento globale e cogliere le opportunità legate a un'economia a basse emissioni.

L'analisi Ecofys evidenzia un enorme potenziale di riduzione delle emissioni: se altre grandi aziende decidessero di seguire l'esempio delle aziende attualmente aderenti a Climate Savers, anche solo nei 16 settori industriali in cui il programma è attivo, potrebbero essere evitate tra i 500 e i 1000 milioni di tonnellate di emissioni ogni anno fino al 2020, una cifra paragonabile all'attuale livello di emissioni annuali di un Paese come la Germania.

Secondo Ecofys queste riduzioni possono contribuire fino al 9% alla soluzione di quello che l'UNEP chiama l'"emissions gap", ovvero la differenza tra le emissioni di gas a effetto serra in aumento e ciò che è necessario ridurre per mettere il mondo su un percorso che limiti l'aumento medio della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi Celsius rispetto all'epoca preindustriale ed eviti i cambiamenti climatici catastrofici.
  
"Le aziende Climate Savers hanno assunto con i propri impegni, concreti e misurabili, una leadership sulle tematiche del clima e dell'energia – afferma Irma Biseo, Direttore Partenariati con le imprese WWF Italia - dimostrando che è possibile ridurre gli impatti ambientali investendo in strategie e tecnologie innovative e, allo stesso tempo, crescere in termini di produzione e competitività. Impegnarsi nella de-carbonizzazione oggi rappresenta nel breve e medio periodo un vantaggio competitivo, oltre che di immagine, e attrezza le aziende per il futuro prossimo che sarà imperniato sulla nuova economia verde".

IN ITALIA: IL CASO SOFIDEL, - 26% EMISSIONI ENTRO 2020. In Italia la prima 'azienda Climate Savers' è il Gruppo Sofidel, noto con il marchio 'Regina' e secondo produttore in Europa di carta per uso igienico e domestico, che ha aderito al programma internazionale WWF nel 2008 impegnandosi a ridurre le emissioni di CO2 del 26% entro il 2020 (rispetto ai livelli del 2007).

"L'impegno del Gruppo Sofidel a fianco del WWF si colloca in un ampio progetto di responsabilità sociale che vede l'azienda impegnata a favore di uno sviluppo industriale maggiormente sostenibile. – dichiara Luigi Lazzareschi, Amministratore Delegato Sofidel – "Da tempo l'attenzione all'ambiente e' parte della nostra cultura aziendale e riconosciamo l'importanza di politiche di buona gestione come fattore di innovazione e crescita competitiva".

Per raggiungere l'obiettivo fissato con il WWF, Sofidel ha investito ad oggi più di 18 milioni di euro. Gli interventi sono andati dall'incremento dell'utilizzo delle fonti rinnovabili, al miglioramento dell'efficienza di impianti e attrezzature, all'investimento in impianti di cogenerazione. (Vedi nota di approfondimento).

Attualmente sono 27 le aziende che aderiscono al Programma WWF Climate Savers, tra cui: HP, IBM, Johnson & Johnson, KPN, National Geographic, Alpro, Arjowiggins Graphic. E ancora: Nokia Siemens Networks, Novo Nordisk, Sofidel (unica azienda italiana), Sony. Nell'analisi sono inclusi anche gli impegni di ex membri del programma: Nokia, Polaroid, Spitsbergen.

 "L'efficienza delle risorse e l'obiettivo di un'economia a basse emissioni di carbonio devono diventare parte del DNA aziendale, anche in considerazione di fattori come gli alti prezzi del carburante e delle materie prime" spiega Alexander Quarles van Ufford, Senior Manager Partnerships del WWF Internazionale, "Maggiori impegni volontari da parte dell'industria sono possibili e necessari. Ma la portata del compito fa capire che non può essere realizzato solo mediante un'azione volontaria delle imprese. I governi devono rafforzare il quadro internazionale della politica per imporre una più incisiva riduzione delle emissioni."

 
Kornelis Blok, Direttore Scientifico di Ecofys, che ha seguito direttamente l'analisi afferma: "Abbiamo studiato l'impegno di molte aziende nella riduzione delle emissioni e l'analisi mostra che non ci sono solo buone intenzioni ma che si sta ottenendo un impatto concreto".

 
COME E' STATO CONDOTTO LO STUDIO. Ecofys ha raccolto i dati sulle emissioni provenienti da aziende Climate Savers e sulle emissioni previste per il periodo successivo al 2011, sulla base dell'impegno di ciascuna società. È stato sviluppato uno scenario "business as usual" mostrando quale sarebbe stato il livello di emissioni se le aziende non avessero assunto obiettivi di riduzione. I risparmi annuali di emissioni sono stati tratti dalla differenza tra lo scenario business-as-usual e le emissioni reali e previste.

I calcoli delle emissioni includono le emissioni derivanti dalle attività dell'azienda (il cosiddetto  'scopo 1'), le emissioni indirette (scopo 2) derivanti dall'acquisto di energia elettrica, utilizzo di calore o vapore e altre emissioni indirette (scopo 3) derivanti dalla catena di fornitura non direttamente sotto il controllo della società.

Per ulteriori informazioni sul programma "Climate Savers" e sulle aziende coinvolte consultare: www.panda.org/climatesavers e  www.wwf.it/aziende
 
PROGRAMMA WWF CLIMATE SAVERS
Dal 1999 il WWF, con il programma Climate Savers, propone alle aziende l'adozione di piani di riduzione delle emissioni di gas serra, attraverso strategie e tecnologie innovative che consentono loro di assumere il ruolo di leader nella riduzione di emissioni di CO2 in un determinato settore. Il WWF, affiancato da centri di ricerca, supporta i gruppi coinvolti nello sviluppo e nell'adozione di piani di "energy management" a breve-medio periodo. Ogni accordo rispecchia la specificità dell'impresa e del contesto in cui opera ed è monitorato e verificato nelle sue varie fasi.

 
IN ITALIA IL CASO UNICO DI SOFIDEL: ECCO IL BILANCIO 'TAGLIA-EMISSIONI'
In Italia l'unica 'azienda Climate Savers' è il Gruppo Sofidel, noto con il marchio 'Regina' e secondo produttore in Europa di carta per uso igienico e domestico, che ha aderito al programma internazionale WWF nel 2008 impegnandosi a ridurre le emissioni di CO2 del 26% entro il 2020 (rispetto ai livelli del 2007).

Gli interventi, realizzati con un investimento complessivo di 18 milioni di euro a oggi, sono andati dall'incremento dell'utilizzo delle fonti rinnovabili al miglioramento dell'efficienza di impianti e attrezzature fino all'investimento in impianti di cogenerazione.

 
Ad oggi la riduzione delle emissioni complessiva ottenuta dall'azienda è in linea con gli obiettivi 2020.
Eccoli nel dettaglio gli interventi.
2008
3 milioni di euro per la realizzazione della copertura fotovoltaica presso lo stabilimento Delicarta Cartiera situato a Porcari (Lucca, Ita) di potenza 500 KWp, con emissioni evitate di CO2 pari a 225 ton per anno.

2009
1,5 milioni di euro per il rifacimento della centrale idroelettrica presso lo stabilimento Fibrocellulosa (Lucca, Ita), con emissioni evitate di CO2 pari a ca 350 ton per anno.
200mila euro per la ristrutturazione del canale di presa della centrale idroelettrica presso lo stabilimento Werra Papier (Wernhausen, De), con emissioni evitate di CO2 pari a 150 ton per anno.

 
2009/2010
900 mila euro per interventi secondari di energy & water saving (Delipapier Fr; Fibrocellulosa; Papyros; Soffass cartiera; THP; Werra; Delipapier De; Delicarta Valdottavo; Delicarta Porcari; Cartiera di Monfalcone).

2010
2,5 mln di euro per la realizzazione di una copertura fotovoltaica integrata sulla copertura dello stabilimento Soffass Converting, situato a Porcari (Lucca, Ita) di potenza pari a 554 KWp ed emissioni evitate di CO2 pari a 255 ton per anno.

2,1 mln di euro per la realizzazione di una copertura fotovoltaica parzialmente integrata sulla copertura dello stabilimento Delicarta Converting, situato a Porcari (Lucca, Ita), di potenza 778 KWp ed emissioni evitate di CO2 pari a 420 ton per anno.
300 mila euro complessivi per l'installazione di oltre 350 lampade a LED in sostituzione di vecchi corpi illuminanti al neon o di altro tipo, con emissioni evitate di CO2 pari a 110 ton per anno.
7 mln di euro per la realizzazione di una turbina a gas di nuova generazione presso lo stabilimento Delitissue (Ciechanov, Pol) consentirà una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 16.000 ton CO2 ogni anno.

2011
1,6 mln di euro per interventi secondari di energy & water saving (Comceh, Soffass Cartiera, Sofidel UK, Swedish Tissue).
 
 
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