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Cloak: l’app anti-sociale

Da Innovationmktg @InnovationMktg

“Essere invisibili” è una delle risposte più gettonate alla nota domanda: “Che superpotere vorresti avere?”

Non solo essere invisibili permette di spiare gli altri senza problemi, ma soprattutto permette di non essere visti e passare inosservati a proprio piacimento.
Niente di più difficile in realtà, soprattutto adesso che i cosiddetti gradi di separazione sono ai minimi storici. Giusto? Sbagliato!

È nata infatti la prima app che vi permette di evitare di incontrare ex, compagni di scuola, colleghi, e in generale persone appiccicose che spesso si incontrano in giro e con cui si instaurano dialoghi imbarazzanti dai quali vorreste sfuggire.
“Evita ex fidanzati, colleghi e conoscenti che chiacchierano a non finire”, dice la pubblicità” ribadisce la pubblicità.
Si chiama Cloak (mantello, con un evidente richiama al Potteriano mantello dell’invisibilità) ed è disponibile attualmente solo per iPhone.

Cloak-app-invisibilità

Il funzionamento è abbastanza semplice: Cloak infatti si connette ai dati di altre app (per ora solo Instagram e FourSquare), creando una sorta di mappa di dove si trovano gli individui conosciuti che si vogliono evitare nella vita reale.
È possibile infatti segnare sull’app i nomi delle persone indesiderate, aggiungendogli una bandierina. L’app grazie alle geolocalizzazioni manderà una notifica se risulterà che una delle persone segnalate è a meno di quattro isolati.

Troviamo questa app particolarmente interessante perché pur usando al massimo la geolocalizzazione (uno degli strumenti social più potenti), va in controtendenza. Essere sempre iper-connessi non è sempre un bene e finalmente qualcuno se n’è accorto.

Insomma, davvero state ancora leggendo questo articolo e non avete ancora scaricato l’app per “agire in incognito nella vita reale”?

Valeria Castelli
Autore: Valeria Castelli

Social Media Manager e Web Content Writer presso Innovation Marketing®


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