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Clonare un profilo facebook? Facile

Creato il 08 febbraio 2016 da Beltane64 @IrmaPanovaMaino

Clonare un profilo facebook? Facile, troppo facile. L'hacker passa dal cellulare, non dal pc.

Clonare un profilo facebook? Facile

Recentemente il mio profilo FB è stato clonato, nel giro di pochissimi istanti diversi miei amici si sono visti recapitare una richiesta di amicizia da parte della sottoscritta. Il profilo era un fake (falso, tanto per capirci), tuttavia, proprio perché a essere stati colpiti sono stati dei nominativi appartenenti a una cerchia di amicizie vere, il falsario è stato subito scoperto e le segnalazioni sono partite tempestivamente, bloccando il malintenzionato. L'episodio, piuttosto insignificante di per sé, ha prodotto però un certo scalpore, probabilmente perché un mio profilo clonato (peggio se hackerato) potrebbe danneggiare diversi altri utenti all'interno del social. Vi avevo già messo in guardia in merito a un uso poco responsabile dei social ( QUI), adesso vi spiego un altro paio di cose che forse dovreste sapere. Per clonare un profilo FB non ci vuole assolutamente nulla e chiunque è in grado di farlo. Basta semplicemente aprire un profilo con lo stesso nome e cognome, scaricare dal profilo vero le immagini della timeline e di altri post (anche presi a casaccio) rimettere il tutto in quello nuovo e il gioco è fatto. NON servono né la password né l'indirizzo email originale. Non serve nulla se non cinque minuti da buttare via. Ovviamente il profilo clonato dev'essere pubblico quel tanto che basta per poter accedere in bacheca, nella sezione foto e informazioni. Spero che sia inutile dover sottolineare che clonare o violare un profilo altrui è un reato!

Per chi, come me, lavora con i social ed è dunque costretto a lasciare visibile tutto il contenuto della propria bacheca, le opzioni sulla privacy si riducono all'osso e non vi è nulla che si possa fare, al momento, per evitare che accadano questi fatti incresciosi, se non sperare che il clonatore sia così idiota da andare subito a chiedere l'amicizia ai nostri parenti e agli amici più intimi. Il resto è nelle mani della fortuna. Per meglio chiarire le potenzialità pericolose di tale atto, vi dico soltanto che esistono software in rete (non vi metto i nomi per ovvie ragioni, questo post non incita a delinquere!), scaricabili gratuitamente, con cui si possono clonare anche 20/30 profili contemporaneamente, basta solo immettere le impostazioni preferite (per la clonazione ovviamente, come copia informazioni, foto e post pubblicati nell'ultima settimana) e il gioco è fatto.

Su 30 profili clonati, almeno 5 vanno a buon fine e i malcapitati si accorgono del danno solo dopo un po' di tempo, quanto basta per vedere arrivare una notifica da FB in cui vi annuncia il blocco anche del vostro profilo, fino a che non sarà risolta la questione. Altre app, alcune erano scaricabili gratuitamente anche da Google Play (ora le hanno tolte), possono connettersi in una rete wifi pubblica e rilevare i profili collegati alla stessa rete, rendendoli accessibili al "pirata", con tanto di credenziali di login. Quindi, quando vi agganciate alle reti in luoghi pubblici, bar, treni, aeroporti, ristoranti e alberghi, accertatevi di avere un buon antivirus installato sul telefono o sul tablet, perché molti pensano alla protezione del pc, ma sono pochissimi quelli che fanno altrettanto con i dispositivi mobili, entrando in facebook o su altri social (per non parlare poi di banche, conti, altri login sensibili), senza rendersi conto di aver aperto le porte della propria privacy a chiunque. Dal momento che gli hacker non sono scemi, hanno capito quanto sia più semplice "beccarvi" attraverso i cellulari, piuttosto che stare a forzare le protezioni presenti in un pc. Vi ricordo che esiste una nuova generazione di virus, denominati ransomware (malware altamente infettivo), che prendono in "ostaggio" i vostri dati fino a che non avrete pagato un riscatto in denaro (dilaga anche in Italia!), pena la distruzione degli stessi e di tutto il contenuto del vostro dispositivo. Purtroppo, spesso il pagamento non garantisce che venga data la chiave di decriptazione. Tutto questo gli hacker lo hanno capito e voi?


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