L’operazione Top-up ha fatto luce sull’attività di una coppia pesarese e di un cittadino di nazionalita’ rumena e di altri soggetti non ancora identificati. La mente della banda era una stilista di una casa di moda, mentre il compagno, ex pugile a livello europeo, e il romeno, presumibilmente un ex agente dei servizi segreti, erano il suo braccio armato. I tre si procuravano i codici di carte di credito di ignari cittadini esteri, per poi trasferirli su delle comuni carte dotate di banda magnetica, che venivano comunemente usate.
Altre trenta perquisizioni in Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Trentino Alto Adige e Lombardia: i negozi coinvolti si trovano infatti in tutta Italia, gli esercenti in alcuni casi erano costretti anche con le minacce a far clonare carte, in altri casi prendevano il 40 per cento. Il volume d’affari e’ stato stimato in circa 10 milioni di euro.