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Cloud Nine - Gli ordini sono ordini (II parte)

Da Lerigo Onofrio Ligure @LerigoOLigure
– Cosa vorreste farmi ora? – Larsson aveva ancora la pistola in pugno, ma non sapeva se puntarla sulla donna o su di lui – Perché mi avete portato qui? –
– Gli ordini sono d’interrogarla, Colonnello. – tagliò corto Durban, disarmandolo.
– Non potete trattenermi, se davvero mi avete riportato a Keeper Hill, allor… –
Rods sorrise, aveva quell’espressione simulata e completamente falsa che GreyRagdoll dava solo alle sue incarnazioni poco importanti – Colonnello cosa le fa credere che riuscirà ad uscire dalla tenda? – accanto alla donna comparve una bambola di pezza, Gill Rods la fissò un attimo e poi si accasciò a terra priva di sensi.
Larsson la fissò incredulo l’immagine olografica, cercando di avvicinarsi alla donna – Chi diavolo siete? Cosa volete dall’esercito xatrano? –
GreyRagdoll lo fissò cercare di soccorrere la sua interfaccia umana e ridacchiò – Colonnello la mia interfaccia biologica non sarà disponibile per almeno altri tre giorni, la prego di non tentare di rianimarla: senza inizializzazione sarà incontrollabile e dovrò procedere alla sua terminazione. –
– Questa donna… –
– Si tratta di una semplice interfaccia, Colonnello. La sua utilità è venuta meno quando la direttiva di trasparenza è venuta meno e pertanto il suo collegamento con me è stato terminato. La prego di non insistere oppure dovrò procedere all’arresto definitivo delle sue funzioni cerebrali e alla creazione di una nuova interfaccia per sostituire questa. –
– Se non le è chiaro, deve lasciar perdere i giocattoli umani di GreyRagdoll. – lo richiamò Durban strattonandolo via dal corpo inanimato.
– Cosa diavolo le avete fatto? –
– Gill Rods è solo un’interfaccia di GreyRagdoll. – fece la bambola di pezza, scomparendo nel nulla – Le vostre attività nel sottosuolo sono state costantemente monitorate da GreyRagdoll e sempre lei vi ha portati nel luogo richiesto dalla missione fin dal principio. –
Durban non era certo il tipo di operativo pronto a condividere le informazioni, era più interessato a combattere e distruggere tutto ciò che gli capitava a tiro. L’avevano messo in squadra perché era abile in un sacco di cose, ma più di tutto riusciva a fare a pezzi chiunque si mettesse in mezzo, alleati compresi.
– A cosa serviva portarci lì? –
– Larsson le consiglio di non fare altre domande. – tagliò corto Durban. Non voleva discutere con quel militare, come tutti gli idioti dell’esercito sarebbe stato inutile spiegargli a cosa mirava il settore M12 e soprattutto quanto era inutile l’esercito nei progetti di un vero e proprio impero xatrano.
Il Colonnello sembrò consapevole che non ci sarebbe stata alcuna risposta da parte di Durban, ma la sua testarda indole da soldato l’avrebbe spinto a chiedere ancora e ancora, fino a consumarsi le corde vocali, prima di smettere.
– Credo che ora sarà meglio per entrambi se io la faccia dormire un po’. –
Larsson si limitò a guardarlo, rimase in silenzio come per prepararsi al peggio e quando Durban gli iniettò il paralizzante, non fece una piega. Solo quando l’effetto si fece sentire, gli occhi dell’uomo si riempirono di paura, lasciandolo a boccheggiare come un pesce fuor d’acqua.
Durban ridacchiò guardandolo, ma il suo apparente divertimento s’infranse contro l’idea che avrebbe dovuto fare i conti con l’intera base di Keeper Hill, specie una volta che i militari si fossero resi conto che c’era qualcosa di sbagliato nella tenda – GreyRagdoll ordina alla tua interfaccia di fare un giro per la base ogni nove ore, evit… –
– Rilevata traccia psionica. Possibile corrispondenza con il soggetto AG3. – avvertì l’altra – Attivato piano di recupero campioni. – la bambola di pezza ricomparve e guardò fisso Durban, come un predatore in attesa.
– Quindi lei è viva! –
– Trasmissione criptata in arrivo. Sorgente: XIS Dungeon, priorità rossa. –
Durban emise un lamento, avrebbe preferito discutere con Larsson, piuttosto che parlare con gli altri del settore M12. Erano burocrazia, ordini e scartoffie che tornavano a perseguitarlo e di cui avrebbe volentieri fatto a meno, c’era sempre la possibilità di ignorare tutto, ma conosceva il settore M12 ed era molto raro che nessuno si curasse delle scartoffie.
– Credevo che la tua missione fosse quella di fare il fidanzatino felice. – esordì una voce calda, il volto che vide Durban era invece scuro come il mogano, i tratti sottili stonavano con il colore della pelle e con le labbra piuttosto carnose.
– Freddy. –
– Caloroso come sempre, Theo. – ridacchiò Fred Farane dalla sua postazione in plancia – Ho sentito che hai perso qualcosa, un soggetto a rischio. –
Durban scrollò le spalle sfuggendo lo sguardo – Era spacciata, ha dato la sua vita per quei due straccioni del CAO e per il Colonnello dell’esercito. Forse però era tutto un trucco per disfarsi di noi. –
– I suoi ricordi erano impiantanti molto bene, non erano facili da estirpare. – gli ricordò Farane – Lei era veramente Selene Levkova, se la personalità e le capacità di Anne hanno ripreso il sopravvento, allora dobbiamo riprenderci la sua memoria. Anche se dovessimo cercare tra pile di cadaveri Mutanti. –
– Se davvero Anne Gather si è risvegliata, non è possibile che sia anche riuscita a sfuggire ai Mutanti? –
– Possibile. – annuì Farane – La Dungeon è già pronta per raggiungerti e mi occuperò personalmente dello scandaglio delle attività psioniche nella zona. –
– Ti ricordo che ci sono Mutanti e K’Thor che la cercano. – Durban non sopportava quelle maniere spicciole, c’era bisogno di pianificazione e nel caso di brutalità per uscire da quella faccenda senza che il settore M12 venisse messo a rischio.
Farane sembrò capire il punto e scosse il capo – Mantieni un profilo basso, GreyRagdoll si occuperà di tutto e non appena arriverò sposterete il campo base sulla Dungeon. Ho già pronti gli schemi olografici per la copertura. –
– Se per caso dovessimo trovarla prima del tuo arrivo? – non aveva paura di fare un’altra battuta di caccia nei tunnel, specie se a guardargli le spalle c’era GreyRagdoll – Possiamo cominciare a fare un giro per conto nostro. –
Farane chinò il capo e voltando il capo verso un’altra Gill Rods che gli sedeva accanto, ammise – Fai pure Theo, ma non credo che avrai riscontro: Anne è furba e forte. GreyRagdoll pensa che la pianificazione possa tornare utile quando la Dungeon sarà nel sistema, per cui fai pure! –
Durban si voltò all’ologramma della bambola di pezza che aleggiava sopra la Gill Rods nella tenda – Va bene, farò ciò che deve essere fatto! –
– Ah Theo… –
– Cosa? – gridò Durban, non provava rabbia, ma si era reso conto che gridare contro qualcuno trasmetteva quella sensazione.
– Non uccidere il Colonnello, mi serve vivo! –

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