Un piccolo angolo dal sapore autentico e naturale
di Federica Maccari
Una sera come tante, mentre percorro la stessa via che ormai da mesi faccio per tornare a casa. un'insegna nascosta attira l'attenzione di mia madre, seduta accanto a me e presa da un'inspiegabile voglia di gelato. Mi aveva già parlato di una piccola gelateria nella nostra via, ma io non avevo ancora capito dove fosse. Ieri sera mi sono detta, perché no?Faccio inversione con l’auto e parcheggio dall'altro lato della strada.La gelateria, se così si può definire , non è dissimile agli altri “locali” adibiti a ristorazione: la classica casa a due o tre piani, il cui pian terreno viene trasformato in piccolo ristorante o bar, aggiungendo semplicemente qualche sedia e tavolino.Qui non ci saranno più di cinque tavolini, per una decina di posti a sedere, ma l'ambiente sembra molto più ampio, grazie agli specchi alle pareti che ingannano la percezione. Siamo accolte con un sorriso e ci viene immedatamente chiesto se intendiamo mangiare lì o se preferiamo invece un gelato da portar via. Decidiamo di accomodarci ad un tavolino, dove ci aspetta un cestino con due biro e dei foglietti su cui sono stati prestampati gli ordini: scopro così che non si tratta di una gelateria come la intenderemmo tutti, qui fanno gelati artigianali al latte di cocco!Ci sono tre palline “standard”, con la possibilità di aggiungere altri ingredienti per dare ricchezza e golosità al gelato.Scorro la lista attentamente, accorgendomi che c'è un po' di tutto: dalla gelatina all'uvetta, passando per il riso dolce (che non è lo stesso del risotto!) ad un’ampia selezione di frutta locale.Contrassegno tre ingredienti aggiuntivi (mais, pane e milo, che è una sorta di cioccolata, tipo nesquik, per intenderci) e consegno il tutto alla cassa.