Il seguente articolo è stato pubblicato il 25 novembre 2010 sull'edizione on line del quotidiano svizzero in lingua francese 24heures.ch col titolo Des embryons «étiquetés» par codes-barres
Del resto basta fare una piccola ricerca su internet per trovare la prova: rfid tattoos for tracking cows and people, invisible radio_tattoos could identify soldiers, ed ancora rfid_ink,_this_is_no_ordinary_stuff, tre articoli che trattano dell'uso di inchiostri particolari per marchiare uomini e bestie con codici rilevabili con la stessa tecnologia dei rilevatori di microchip rfid.
Le coincidenze quindi ci sono, sono tante, e sono inquietanti. Inchiostro rfid, microchip, identificazione con codici digitali prima di oggetti, poi di animali e poi di esseri umani.
E adesso viene questa nuova "scoperta" che sostanzialmente non serve a niente (della fecondazione artificiale si può fare benissimo a meno, se la natura non ci ha permesso di procreare si possono adottare dei bimbi orfani che saranno felicissimi di ricevere il nostro amore) se non a fare pubblicità a queste tecniche di marchiatura/identificazione digitale applicabili ad ogni oggetto e ad ogni essere animato ... o forse queste tecniche serviranno , in un futuro non lontano, per delle mostruose manipolazioni genetiche?
I ricercatori dell'Università di Barcellona, Spagna, hanno sviluppato un sistema di identificazione su embrioni di topo. La loro ricerca è sulla buona strada per continuare su gli embrioni umani.
Traduzione di Giuditta. "Il risultato di questa ricerca potrebbe migliorare l'efficienza della fecondazione in vitro e delle procedure di trasferimento degli embrioni."
Ricordate la scena in Blade Runner in cui Harrison Ford bracca un "replicante" con l'aiuto di un unico indizio: una squama di serpente? Ma non una scaglia di un ofide, poiché il replicante è un serpente artificiale e il costruttore è identificato da un microscopico numero di serie, su ogni squama.
L'ovulo umano osservato nel liquido follicolare,la zona pellucida è il cerchio bianco
Fantascienza? Non più: i ricercatori dell'Universitat Autònoma di Barcelona hanno sviluppato un sistema di identificazione di embrioni di topo, utilizzando codici a barre microiniettati nello spazio perivitellino regione situata tra la membrana cellulare e la zona pellucida - la membrana plasmatica dell'uovo nei mammiferi).Quando penetra nell'utero, l'embrione lascia la zona pellucida, e il codice a barre è eliminato. Durante questa fase, gli scienziati hanno osservato qualche difficoltà che alcuni embrioni hanno avuto nello sbarazzarsi della loro "etichetta".