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Coerenza, questa sconosciuta

Da Femminileplurale

Coerenza, questa sconosciuta

Gli scandali di questi giorni hanno prodotto un grande senso di sdegno in quella che si potrebbe definire l’opinione pubblica. Il caro Silvio che se la spassa con giovani ragazze ha giustamente fatto inorridire più di una coscienza, creando così una mobilitazione degna di nota. Prima donne poi uomini dichiarano, soprattutto attraverso i social network, il loro rifiuto per quel sistema di potere e per la considerazione del ruolo delle donne che esso inevitabilmente genera. Appelli partono da moltissimi giornali e da personalità di spicco. Tutto molto bello e molto giusto…però mi viene il dubbio: ve ne siete accorti solo adesso??

Adesso che Repubblica paladina degli antiberluscones si spreca in appelli o che l’Unità della donnissima Concita si schiera a favore delle donne allora tutti dietro le barricate nella lotta del vecchiaccio che se la fa con le minorenni. Mi chiedo: ma prima non vi faceva ugualmente schifo? Cioè prima che Repubblica indagasse con una perizia certosina i dettagli più torbiti e oscuri di una vicenda che era già terribile di per sé, andava tutto bene? Tutti d’accordo che gli appelli sono utili perchè risvegliano la coscienza civile e bla bla bla, ma avete dovuto sentire parlare di culi flaccidi, escort mezze nude vestite da infermiere per indignarvi di un presidente del consiglio che oltre ad essere stato processato e condannato più volte, ha fatto del favoritismo sessuale il suo sistema politico?

Coerenza, questa sconosciuta
Cioè era proprio necessario scendere nei dettagli più schifosi e piu svilenti per generare indignazione? Non era sufficiente già quello che sapevamo per considerare Silvio un politico (oltre che un uomo) detestabile?

Per non parlare dei suddetti giornali. Repubblica per esempio si fa bella con l’appello e poi quando presenta il servizio fotografico di Adriana Lima dice: la foto della copertina di Vouge Brasile non le rende giustizia: è in primo piano e vestita, ma il servizio fotografico è una bomba: presenta lingerie ergo è mezza nuda. Per non ricordare il culo in primo piano della pubblicità dell’Unità.  Se lo mette l’Unità un culo in primo piano è ok, ma se lo vediamo in tv è mercificazione.

È evidente: il sesso, i culi in copertina, i dettagli piccanti della vita privata del viscido di Arcore e gli appelli contro di lui fanno gola e fanno vendere.

Protestano per la mercificazione del corpo delle donne degli organi che impiegano esattamente il medesimo sistema e ricadono nel medesimo vecchio insopportabile clichè.

Speriamo che Repubblica domani proponga un appello contro l’ipocrisia.

 


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