Coisp: Nessuna grazia per Vallanzasca, un cancro che corrode la fiducia nella Giustizia. Sfrontatezza indice di pericolosità sociale, venga riportato in carcere.
“Il nuovo tentativo di Renato Vallanzasca di ottenere la grazia dal Presidente della Repubblica, è un gesto che insulta ancora una volta le sue vittime e i loro familiari.
Siamo certi che il Capo dello Stato ha già direttamente cestinato questa richiesta ignobile che fa scempio anche del minimo senso di Giustizia che dovrebbe appartenere ad ogni singolo essere umano, anche al più vile e abietto”. E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, che prosegue:
“Al famigerato criminale e assassino non è sufficiente godersi la vita in piena libertà per gran parte del giorno, come gli consente un sistema giudiziario fin troppo indulgente, per poi ripararsi dietro le sbarre soltanto per il tempo di una dormita. No! Ora che ‘faccia d’angelo’ è diventato una star del cinema e della tv, pretende anche una bella tirata a lucido, un bel colpo di spugna che cancelli come se nulla fosse il sangue versato e le lacrime di chi ha sofferto per i suoi crimini! Non possiamo accettare tanta arroganza, che rispecchia la totale mancanza di una coscienza in questo personaggio, e quindi ci convince della sua assoluta pericolosità sociale. Non accettiamo il buonismo e la commiserazione per un individuo che con il suo sfrontato atteggiamento di sfida verso chi ha sofferto per i suoi orrendi crimini, rappresenta un cancro che corrode la fiducia nei
valori di Giustizia e di Legalità nel nostro Paese. Nessuna grazia per chi ha ucciso gente innocente e valorosi servitori dello Stato, ma piuttosto si revochino i privilegi concessi affinché Vallanzasca possa pagare in carcere il suo debito nei confronti della società”.