Ecco una bella iniziativa che andrebbe riprodotta e diffusa anche da noi. È stata un’idea del proprietario di un ristorante di un villaggio arabo che si trova a dieci chilometri da Gerusalemme, Abu Ghosh, noto simbolo della coesistenza in Israele. E anche il ristorante, omonimo, dove vengono serviti soprattutto hummus e carne alla griglia, è molto apprezzato sia dagli arabi che dagli ebrei.
Già famoso per aver vinto ben 23 milioni di dollari alla lotteria dell’Illinois, Jawdat Ibrahim osservando, i suoi clienti, si è convinto che gli smartphone hanno ormai distrutto il piacere di gustare le varie pietanze al ristorante. Secondo lui, e anche secondo noi, mangiare è un’esperienza che ha a che fare con lo stare in compagnia, il fare conversazione oltre, naturalmente, il godere del cibo. E invece, mentre si sta a tavola, stiamo tutti (o quasi) lì con il telefono in mano e le dita che volano in continuazione sul display: si sta al ristorante e contemporaneamente si naviga, si chatta, si controlla la posta, si gioca, si fotografano le pietanze per postarle su Facebook o mandarle agli amici.
Quindi, per salvare la cultura culinaria ha deciso di offrire il 50% di sconto a chi spegnerà il cellulare durante il pasto e la permanenza nel ristorante.
Ottima pubblicità per il locale dove finalmente si può stare senza sentire trilli e parole urlate e senza vedere fantasmi con la mente persa dentro i cellulari.
Quando si farà una cosa del genere qui da noi?