I numeri non dicono tutto, ma sicuramente sono una chiave di lettura interessante. Il movimento del calcio a 5 femminile giovanile del Lazio in nemmeno tre anni è letteralmente esploso, passando dalla sola l’Under 21 a 9 squadre nel 2012-2013, all’en-plein di quest’anno con i campionati Juniores (9 squadre), Allieve (9 squadre) e Giovanissime (9 squadre). In totale 18 società coinvolte e 26 squadre, centinaia di ragazzine appassionate di calcio a 5 che ogni weekend (ma più verosimilmente ogni giorno della settimana) corrono spensierate dietro un pallone, meglio se a rimbalzo controllato! Un fiorire di opportunità di giocare e di divertirsi che fino a qualche anno fa era impensabile per le giovani appassionate di futsal. “Merito delle società”, conferma il responsabile regionale del calcio a 5 del Lazio Piero Colantuoni, fortemente convinto della necessità e centralità del settore giovanile in ogni società sportiva che voglia costruirsi una sua storia.
Al CR Lazio si pensa al locale ma si ragiona in modo globale e non potrebbe essere altrimenti, in una regione che è un fiore all’occhiello per il movimento del calcio a 5 femminile italiano. Il prossimo anno il campionato nazionale di calcio a 5 femminile subirà una radicale trasformazione con l’elite a 16 squadre e la serie A con 3 gironi da 12 squadre; una ristrutturazione che a cascata avrà delle ripercussioni fino alla base. La nazionale, la serie A sono sicuramente dei grandi incentivi per le giovani che possono porsi degli obiettivi ed avere modelli e sogni reali da inseguire. Indiscutibile poi, il fascino e l’attrazione di giocare in un campionato nazionale di serie A.
Ovviamente, analizza Colantuoni, “il regionale viene a soffrire perché le società di serie A necessitano di rose più ampie e vanno a togliere inevitabilmente le migliori atlete alle società di serie C, che rischiano così di scomparire”. Dinamica logica e fisiologica, che occorre rendere sostenibile. Come? “L’Under 21 dovrebbe essere obbligatoria per il nazionale, questo è ciò che cerco di portare avanti. Le ragazzine di 16-17 anni non le dobbiamo abbandonare nel regionale, ma portarle nell’under 21, allenate da mister bravi e qualificati. In questo modo si potrebbe limitare il ricorso alle straniere o alle giocatrici pagate che vengono da fuori” e contenere così i costi.
Una società virtuosa dovrebbe essere quindi in grado di far crescere le ragazzine nella sua “cantera” per dare linfa alla prima squadra (nel regionale o nazionale) e garantirsi la sopravvivenza negli anni. “Dobbiamo ringraziare sempre le società che sono tanti anni che fanno calcio a 5” – continua Colantuoni – “ed hanno creato le scuole calcio, oltre al settore giovanile. Senza le società che ci danno i numeri, non possiamo fare nulla”. Il futuro del calcio a 5 femminile (e non solo) ha però radici ancora più profonde: “Abbiamo 76 società che fanno esordienti e pulcini e ce ne sono alcune che giocano con tutte femminucce, anche molto brave. C’è da lavorare tanto”.
Intanto con maggio siamo entrati nella fase calda della stagione del calcio a 5 femminile giovanile, non solo come temperatura, ma perché si assegnano i titoli. Nel campionato Juniores, la Lazio ha vinto il campionato e la Coppa e rappresenterà il CR Lazio nella corsa allo scudetto (cucito sulle maglie delle ragazze di mister Regni). Le finali nazionali Juniores femminili dovrebbero essere delle Final Four e si “dovrebbero fare nelle Marche insieme alle finali Allievi e Giovanissimi come lo scorso anno. Il femminile farà solo semifinali e finali, anche perché non ci sono le regioni, ma è tutto ancora da definire”. Anche la sede, ma i rumors vociferaro Teramo (Abruzzo). Al CR Lazio le “aspettative sono altissime – chiosa Colantuoni - Sono quello che dal ‘92 ha dato più squadre al movimento. Abbiamo oggi un’ottantina di società senza contare quelle che sono al nazionale”.
Per la categoria Juniores femminile inoltre è in partenza un progetto sportivo-culturale legato al Memorial che porterà la vincente per due giorni in visita ad Auschwitz, tutto spesato.
Dulcis in fundo proprio ieri il CR Lazio ha reso noto il programma gare dei Play Off delle categorie Allieve e Giovanissime di calcio a 5 femminile che da giorni erano in trepidante attesa. Come previsto “si giocano scontri diretti 1° contro 4° e 2° contro 3° di gironi diversi e vanno avanti così fino al titolo. Faremo poi una grande festa il 30 e 31 maggio con tutte le finali 1°-2° posto, 3°-4°, 5°-6° e 7°-8° posto. Le finali saranno in due palazzetti, il Pala Sabina ed un altro da definire, con l’obiettivo di far divertire tutte le atlete e con premi per tutti". La stagione 2014-2015 stà finendo e pensando già alle migliorie per la prossima, Colantuoni può tirare un sospiro di sollievo: "Posso accontentarmi come primo anno”.
Di seguito gli scontri play off pubblicati nel comunicato 101 del 6 maggio 2015:
Play Off Giovanissime calcio a 5 femminile:
C. TORRACCIA-VIRTUS CIAMPINO
ROMA CALCIO FEMMINILE-LAZIO C5
SABINA LAZIO CALCETTO-FB5 TEAM ROME
VIS ROMA NOVA-BOMARZO
Play Off Allieve calcio a 5 femminile:
FB5 TEAM ROME-BORUSSIA
REAL TOR SAPIENZA-UNIPOMEZIA
ROMA CALCIO FEMMINILE-ACCADEMIA ITALIANA
VIS ROMA NOVA-C. TORRACCIA ROMA
di Letizia Costanzi
Magazine Calcio
Colantuoni, CR Lazio per il calcio a 5: “La sopravvivenza delle società è nel settore giovanile”
Creato il 07 maggio 2015 da ShefutsalI suoi ultimi articoli
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