Tra i miei imperativi alimentari, c’è quello, forte e chiaro, di non fare mai colazione dopo le 10. Prima ci si sveglia, infatti, prima il fisico comincerà a bruciare calorie. Più tardi si mangia, meno tempo passerà tra un pasto e l’altro. Come conseguenza rischiamo di ingrassare
Stamattina, però, la bimba ha deciso di dormire un po’ di più ed io, che ieri sera mi sono addormentata stanchissima, mi sono alzata alle 9e30 senza sveglia. Poiché le prime cure mattutine di Amaranta richiedono un’oretta circa di tempo (tra biberon, cambio del pannolino e bagnetto), alle 10e30 non avevo ancora mangiato nulla.
Ahi. Troppo tardi per la mia consueta tazza di latte e cereali. Che fare?
Siccome restare digiuni pensando che tanto tra un paio d’ore c’è il pranzo è assolutamente sbagliato, ho deciso di attentare al cesto della frutta fresca. Mia suocera (da qualche giorno siamo ospiti da lei) aveva giusto un paio di giorni fa raccolto delle squisitissime prugne per confezionare delle ancor più squisite marmellate fatte in casa ed io non ho resistito. Ne erano avanzate una certa quantità ed io ne ho mangiate poco meno di 200 gr (la quantità di frutta generalmente raccomandata per lo spuntino mattutino).
Che buone! Ed oltre che buone, quanto fanno bene le prugne!
Santa Rosa, Regina Claudia, Burbank, Sugar e Stanley… Qualunque varietà di prugna domestica essa sia! La prugna, in generale, contiene infatti una buona quantità di calcio, potassio e vitamine. Ha inoltre un certo potere lassativo (specialmente se consumata a digiuno o prima dei pasti), poiché stimola adeguatamente le attività intestinali. Unico aspetto negativo è che, pur non apportando di per sé molte calorie (circa 22), la prugna possiede uno scarso indice di sazietà, per cui una dieta che ne prevede il consumo in grosse dosi, può risultare troppo piena di zuccheri.