Coleotteri
I coleotteri sono un genere di insetti comprendente più di 350 mila specie raggruppate in più di 150 famiglie e in oltre venti famiglie riconosciute e censite dalla moderna entomologia. Le loro origini sono antichissime e risalgono addirittura all’era Paleozoica, come confermano diversi fossili. I coleotteri, in base alla specie e alla famiglia di appartenenza, hanno abitudini e comportamenti diversi. Possono variare anche le modalità di riproduzione che però mantengono simili per la maggior parte dei coleotteri. All’interno delle varie famiglie di questi insetti, si distinguono specie polifaghe, xilofaghe e fitofaghe. Queste ultime sono quelle che si nutrono delle piante rappresentando i parassiti più comuni e temuti di diverse specie vegetali agricole e da giardino. Non tutti i coleotteri sono pericolosi, quelli appartenenti alla famiglia dei coccinellidi, ad esempio, a cui appartengono le coccinelle, sono utilizzati nella lotta biologica di altre infestazioni parassitarie delle piante.
Caratteristiche
I coleotteri sono degli insetti composti da tre differenti sezioni anatomiche: capo, torace ed addome. Hanno occhi e antenne di differente conformazione, basata sulla famiglia di appartenenza, ed ali che usano solo in parte per volare. Le ali anteriori, molto dure, chiamate elitre, servono per proteggere il dorso dell’insetto e per favorire il movimento delle ali posteriori, unica parte del corpo che i coleotteri usano per spostarsi in volo. Trattandosi di insetti di dimensioni variabili, da un millimetro a 18 centimetri, e caratterizzati da una “corteccia” molto dura sul dorso, i coleotteri non sono in grado di coprire delle grandi distanze quando volano. Alcune specie, originariamente senza ali, hanno sviluppato una sorta di adattamento all’uso delle ali per sopravvivere in condizioni ambientali difficili. I coleotteri sono diffusi in ogni angolo del pianeta. Li ritroviamo nelle aree mediterranee ed equatoriali, nei paesi freddi e miti, tranne che al Polo Sud. Frequentemente i coleotteri occupano i nostri giardini e le nostre case nutrendosi e riproducendosi. Alcuni coleotteri sono segno di scarsa igiene poiché per nutrirsi si cibano di escrementi. Altri si nutrono di piante, agricole o coltivate, e per tale motivo vengono detti fitofagi. Altri ancora si nutrono della decomposizione di materiale vegetale e del legno ( vivo o morto) delle foreste e vengono chiamati xilofagi.
Riproduzione
I coleotteri sono ovipari e anfigonici, raramente si possono riprodurre per partenogenesi. La maggior parte di loro, comunque, si riproduce deponendo uova sulla parte bassa delle foglie o sottoterra. Le uova vengono deposte dalla femmina formando una sorta di accumulo o collinetta, molto visibile ad occhio umano per via della colorazione intensa delle singole uova. Le larve dei coleotteri sono, invece, di colore bianco e sono caratterizzate da un’elevata voracità. Il ciclo biologico dei coleotteri può variare da qualche settimana a diversi anni, dipende dalla specie a cui appartengono. Questi insetti si caratterizzano per subire diverse metamorfosi nel corso della loro vira, questa peculiarità viene chiamata olometabolia, in cui la trasformazione dello stadio larvale a quello adulto avviene passando per lo stadio di pupa. Molti coleotteri presentano anche criptometabolia, in cui le larve, già mature, si trasformano in pupa. La pupa è una metamorfosi intermedia di molti insetti, in cui si assiste alla formazione di un insetto parzialmente formato, senza ali e perfettamente immobile fino al suo completo sviluppo.
Coleotteri parassiti
I coleotteri parassiti delle piante, se non adeguatamente combattuti, possono causare seri danni alle specie colpite, provocandone persino la morte. Tra le famiglie di coleotteri con abitudini parassitarie sulle piante e sulle parti legnose, ricordiamo le carabidi, le scarabeidi, le elateridi, le brupestidi, le bostrichidi, le anobidi, le cerambicidi, le crisomelidi, le curculionidi e le scolitidi.
Carabidi e scarabeidi
Le carabidi sono una famiglia di coleotteri di colore scuro, lunghe da pochi millimetri a qualche decina. Le carabidi depongono le uova sul terreno. Alcune specie di nutrono di altre insetti, altre ancora sono fitofaghe. Tra queste ultime ricordiamo la carabide o zabro del frumento. Gli scarabeidi sono una famiglia di coleotteri di dimensioni variabili, con un dorso molto duro. Tra i più famosi si ricorda il cosiddetto Cervo Volante, coleottero di colore rosso scuro o nero, con antenne lunghe e dure simile a quelle di un cervo. Le larve degli scarabei vivono nel terreno o nello sterco, che rappresenta anche una fonte di nutrimento per molti di questi insetti che sono chiamati anche stercorari. Tra gli scarabei con abitudini parassitarie sulle piante segnaliamo il maggiolino.
Elateridi e brupestidi
Gli elateridi sono coleotteri lunghi alcune decine di millimetri. Si distinguono per la loro caratteristica di saltellare da un luogo all’altro. Da adulti, gli elateridi non sono parassiti delle piante. Pericolose sono, invece, le larve, che vivono nel terreno e si nutrono delle radici vegetali. I bruperidi sono coleotteri di dimensioni variabili, con ali molto dure, che ricoprono tutto il dorso, e colori vivaci. Questi insetti si nutrono di legno in decomposizione, ma anche di piante vive. Tra i brupestidi, esiste una specie molto comune, chiamata Capnodis tenebrionis, che attacca le piante della famiglia delle prunoidee.
Bostrichidi e anobidi
I bostrichidi sono dei coleotteri che arrecano danni alle colture quando sono allo stadio larvale. Le larve, come gli insetti adulti, scavano gallerie nel legno e sono dotate di un apparato mandibolare. Alcune di loro possono colpire gli alberi da frutti e i cereali ( grano, orzo, frumento, ecc.). Gli anobidi, per abitudini e caratteristiche, si presentano simili ai bostrichidi. Le larve e gli insetti adulti si nutrono di parti legnose in decomposizione, mentre soltanto le larve possono attaccare piante vive o frutti.
Cerambicidi e crisomelidi
I cerambici sono dei coleotteri dal corpo lungo e slanciato, con lunghe antenne che a volte superano pure la lunghezza dell’insetto. Gli esemplari adulti possono colpire piante sane, infestando fiori, frutti, foglie e nutrendosi della linfa vegetale e delle sostanze zuccherine che fuoriescono dai frutti e dai tronchi degli alberi. I crisomelidi sono dei coleotteri di dimensioni medie e dai colori vivaci. Anche le larve hanno colori vivaci e piuttosto evidenti. I crisomelidi adulti e le larve sono esclusivamente fitofagi e si nutrono delle parti aeree e tenere delle piante ( fiori, germogli, foglie, ecc.) . Tra le specie più dannose si ricorda la dorifora.
Curculionidi e scolitidi
I curcululionidi sono dei coleotteri di dimensioni piccole o medie. Hanno una morfologia poco appariscente e un corpo ricoperto di peluria. L’insetto adulto e le larve possono nutrirsi di foglie, fiori, semi, frutti, gemme e radici. I frutti e i semi vengono attaccati sia nei campi che nei magazzini di conservazione. Questi insetti colpiscono, tra l’altro, anche il Melo. Gli scolitidi sono dei coleotteri dal corpo tozzo. Alcune specie di scolitidi attaccano piante già deperite, velocizzandone la morte e favorendo l’ingresso di agenti patogeni. Altri ancora si nutrono di piante sane, specie di quelle da frutto.
Sintomi della pianta
I coleotteri, come si sarà potuto notare, colpiscono diverse parti della pianta. I sintomi dell’infestazione sono, dunque, riconoscibili dai danni riportati dall’apparato fogliare e dai fiori. Quando i coleotteri attaccano i semi si può assistete alla mancata emissione dei germogli e all’assenza di fioritura e fruttificazione. Le larve di molte specie di coleotteri vengono depositate sottoterra, in prossimità dell’apparato radicale o nella parte inferiore delle foglie. Se le uova si schiudono sotto il terreno, le larve si nutriranno delle radici portando all’essiccamento della pianta e alla sua morte.
Prevenzione
L’attacco dei coleotteri sulle piante si può prevenire utilizzando delle precise tecniche colturali. Durante la coltivazione delle stesse, vanno anche presi degli opportuni accorgimenti, utili a tenere lontani questi insetti dalle nostre piante. In sede di concimazione è meglio usare concimi organici maturi che risultano molto sgraditi ai coleotteri. Per evitare che le femmine di questi insetti depongano le uova sul terreno, facendo svernare le larve accanto alle radici, è bene praticare la pacciamatura, ovvero la copertura della superficie del suolo con paglia o materiali plastici.
Lotta
La lotta ai coleotteri può avvenire tramite metodi biologici o tramite insetticidi per uso agrario. Sia gli insetti adulti che le uova sono facilmente riconoscibili per via dei loro colori vividi e brillanti. Se le uova vengono deposte sull’apparato fogliare si possono rimuovere facilmente a mano. Se le uova vengono deposte sul terreno, per eliminarle si deve smuovere il terreno durante la stagione invernale, poiché le larve, sia fuori che all’interno delle uova, non sono in grado di resistere alle basse temperature. Se l’infestazione da coleotteri è troppo estesa, si può ricorrere a specifici insetticidi. Per alcuni coleotteri, tra cui la dorifora, si possono usare insetticidi naturali o a base di piretro, che blocca il sistema nervoso dell’insetto colpito. Il piretro va passato sulle foglie e sui germogli. Per insetti allo stadio larvale e coleotteri come la dorifora vengono impiegati anche insetticidi a base di azadiractina, sostanza naturale estratta dall’albero di neem. L’insetticida è prodotto in forma di emulsione e va usato in via preventiva. Esistono anche insetticidi in polvere, da mettere sul terreno, oleosi, sistemici e da contatto. Questi ultimi sono i più dannosi per l’ambiente a causa del loro effetto irritante. Gli insetticidi per eliminare i coleotteri vanno usati solo in caso di effettiva necessità e solo quando l’infestazione è estesa e gli esemplari adulti che hanno colpito le piante sono più di una ventina. I prodotti chimici specifici per i coleotteri vanno applicati nelle prime ore del mattino, poiché la rugiada ne potenzia l’effetto. I costi degli insetticidi per combattere i coleotteri o altri parassiti si aggirano attorno agli otto euro per confezioni da mezzo litro.