COPENHAGEN – Il colesterolo brutto triplica il rischio di ischemia. Avete letto bene, “brutto”: non buono o cattivo. Si tratta, infatti di un terzo tipo di colesterolo, diverso dall’HDL (quello cosiddetto buono) e dal LDL (quello cosiddetto cattivo).
Il colesterolo “brutto” è quello che si presenta sotto forma di particelle residuali. E’ la causa diretta dell’aterosclerosi, e puà portare a malattie ischemiche e morte precoce.
La notizia è il risultato di uno studio danese dell’Università di Copenhagen, che ha coinvolto circa 73.000 danesi. Esaminando i loro livelli di colesterolo brutto e il loro stato di salute i ricercatori danesi sono arrivati alla conclusione che il colesterolo brutto aumenta il rischio di aterosclerosi e ischemie di tre volte.