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Collegamento…mancante

Creato il 14 dicembre 2010 da Unosidistraealbivio

In Italia viviamo in una sorta di “medioevo politico-mediatico”, fatto di occultismo, pregiudizi, ostracismo, inquisitori sparsi in ogni strato sociale, pronti a mettere alla “gogna” ogni libero cittadino che disturba i manovratori di un sistema vecchio, obsoleto, che, contro la propria volontà, in qualche modo sta cadendo a pezzi.

E mentre in tv, appunto, assistiamo a scene degradanti e offensive per l’intelligenza e il buon senso dell’essere umano, sequenze del peggior cinema mai esistito che narrano di un manipolo di privilegiati che non molla l’osso della propria poltrona e trasforma le istituzioni, figlie del progresso civile, in meri strumenti atti a soddisfare i propri vizietti personali e ad accrescere all’infinito le proprie tasche…qui, nei retroscena della realtà, di nascosto da tutti, succede di peggio!

Vi raccontiamo la brutta fine che ha fatto uno de “link” segnalati dal nostro blog e, ovviamente, il sito a cui si collegava!

Si tratta del giornale on-line di controinformazione “Italiaterranostra.it”, che da diversi giorni è stato oscurato.

La causa dell’oscuramento parla da sè, non ha bisogno di spiegazioni. Ne citiamo un pezzo da uno dei blog che ha denunciato il fatto “Lo Specchio“, potrete poi continuare a leggerlo direttamente dalla fonte:

Nonostante il tribunale di Parma abbia rigettato l’istanza di sequestro del giornale on line ITALIATERRANOSTRA ed il suo conseguente oscuramento, pare che la Barilla, attraverso l’avv. Mariconda, abbia fatto pressioni sul webmaster (da Gianni Lannes ritenuto -evidentemente a torto- “fidato”) a cui Lannes si era affidato per la registrazione del dominio, che ha ceduto alle pressioni oscurando l’intero sito e mettendo a tacere una voce libera come Italia Terra Nostra.A monte di tutto ciò le rivelazioni fatte da Lannes con una prima inchiesta relativa al massiccio utilizzo di Eternit all’interno delle coperture dello stabile della Barilla di San Nicola di Melfi, ed all’ingombrante presenza – ad un centinaio di metri dall’impianto – dell’inceneritore di rifiuti Fenice, di proprietà dell’Edison, società sostanzialmente in mano all’Edf, il colosso francese dell’energia nucleare (cliccarequi per approfondire) e poi una seconda inchiesta sulla presenza della famiglia Anda-Bührle – noti produttori e trafficanti d’armi per le dittature di mezzo mondo – all’interno delle quote azionarie della società e a ricoprire ruoli istituzionali per la multinazionale dei prodotti da forno stessa [...]

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Esprimiamo solidarietà al direttore Gianni Lannes, così come a tutti coloro che mettono la propria professionalità a servizio della collettività, soprattutto in un settore come quello giornalistico, in particolare giornalismo di inchiesta, in un territorio come l’Italia dove sistematicamente chi conduce inchieste serie e incisive viene ostacolato con ogni mezzo dai politici, maltrattato dai media ed estromesso dalla propria dimensione lavorativa, nel migliore dei casi.

Ci auspichiamo che vicende del genere comincino a scomparire dal cosiddetto mondo “civilizzato”, perchè l’informazione oggettiva è vitale in un sistema democratico, ne è fondamento.

Gianni Lannes ha creato comunque un blog di emergenza dove ha trasferito il risultato della sua inchiesta sulla Barilla e delle altre sue inchieste. L’indirizzo, che provvederemo a sostituire al nostro “collegamento mancante”, è:

http://congiannilannes.blogspot.com/


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