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I resti archeologici ritrovati nei pressi delle collinette sembrerebbero collocare queste opere intorno a 4.000 anni fa, ben 2.000 anni prima della presunta realizzazione delle celebri linee di Nazca. "Questa scoperta rivoluzionerà la visione tradizionale dei tumuli rituali" spiega Benfer. "Le più antiche figure animali [prima di queste] erano a Nazca, e hanno 2.000 anni d'età".
Ancora più curioso è il fatto che la costruzione di tumuli raffiguranti animali sacri sembrava essere un fenomeno esclusivo del Nord America, e di qualche sito isolato nel Centro America (come Paquime) e, ancora più raramente, nelle Ande. Nel solo Nord America, i nativi definiti come "Mound Builders" (i costruttori di tumuli) avrebbero realizzato quasi 20.000 collinette rituali nel solo Wisconsin.
Questi tumuli si differenziano dai geoglifi tradizionali, come quelli di Nazca, per via delle loro caratteristiche tridimensionali, anche se il modo migliore per osservarli rimane quello di scattare fotografie aeree a qualche migliaio di metri di quota, o analizzare le riprese satellitari.
Allo stesso modo di Nazca, tuttavia, i tumuli nordamericani e i più recenti andini rappresentano animali sacri ai locali: orsi, cervi, bisonti e linci per i Mound Builders dell'America settentrionale, e condor, gabbiani, puma e caimani per le popolazioni peruviane.
Benfer, collaborando con diversi archeologi peruviani e americani, ha scoperto le colline mentre analizzava una serie di foto satellitari che riprendono un sito a lungo sospettato di essere una sorta di "area rituale" per gli antichi popoli che vivevano nella regione.
Nel caso di una collina che rappresenterebbe un condor, le foto e le indagini sul campo hanno svelato carbone bruciato perfettamente posizionato in quello che è stato identificato come l'occhio dell'animale.
Secondo Benfer, la "collina del condor" sarebbe stato un luogo in cui offrire sacrifici agli dei bruciando le offerte in corrispondenza dell'occhio di carbone dell'animale. Il condor è orientato astronomicamente: è allineato in base alla posizione della Via Lattea osservata da un antico tempio della Valle di Chillón, località in cui si trova il tumulo.
Vicino al condor è stata trovata una seconda collinetta, orientava verso il punto in cui sorge il sole durante il solstizio di inizio estate. E' lunga 324 metri, e sembra raffigurare un animale a metà strada tra il puma e il caimano. Le due colline sono alte rispettivamente 1,5 e 2,5 metri, e se confrontate con alcune figure incise in ossa animali scoperte nella Valle di Casma, la somiglianza salta subito all'occhio.
In un'altra area costiera del Perù, la Valle di Casma, Benfer sembra aver scoperto due altri tumuli raffiguranti uccelli, e orientati allo stesso modo delle colline di Chillón. L'orientamento astronomico avrebbe richiesto che la direzione dei lavori venisse affidata a sacerdoti-astronomi, gli unici in possesso di una conoscenza approfondita delle stelle.
Il tumulo più vecchio è stato datato a circa 2.200 prima di Cristo. Benfer vuole tornare su queste collinette per estrarre materiale organico ed effettuare una datazione più precisa basandosi sul radiocarbonio.
Secondo l'antropologo, i tumuli finora scoperti sono soltanto una piccola parte rispetto a ciò che sarebbe ancora nascosto alla vista: delle 54 valli che si trovano lungo la costa peruviana ne sono state esplorate solo cinque, scoprendo diversi tumuli di dimensioni più piccole che raffigurerebbero pesci e uccelli.
L'ipotesi di Benfer è che questi tumuli raffigurino animali dello zodiaco andino, allo stesso modo in cui colline simili scoperte in Nord America rappresenterebbero gli animali associati alle costellazioni degli antichi popoli nordamericani.
Secondo gli archeologi, siti come El Paraíso nella valle di Chillón erano importanti centri economici e religiosi appartenenti al periodo preceramico del Perù, ma datare con precisione i tumuli scoperti in questi siti non è cosa semplice. Gli antichi abitanti della regione pare avessero l'abitudine di seppellire la loro spazzatura, e trovare campioni organici per eseguire una datazione precisa non è affatto facile.
Ormai certo è, tuttavia, che i popoli di questa regione erano soliti orientare astronomicamente anche i corpi di animali sacri deceduti, come uccelli che venivano probabilmente allevati per sacrificarli alle divinità durante le numerose cerimonie religiose che scandivano la vita degli antichi peruviani.
"E' una scoperta del tutto inaspettata" afferma Benfer. "E' inaspettata specialmente per gli archeologi come me che avevano già camminato su questi siti senza realizzare su cosa stessero camminando".
Giant Preceramic animal effigy mounds in South America?
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