E’ tempo di colloqui, lo scorso anno era il primo ed io assistevo divertita all'assalto al rappresentante di classe, in grande impasse, per via della festa di Natale che stava per saltare.A 12 mesi di distanza, la sto scontando, e al suo posto ci sono io: stavolta è certo che la festa di Natale non si farà e dire che ho subito l’assalto è poca cosa. Il problema sono gli spazi e la necessità di garantire una sacrosanta sicurezza per tutti, si stanno valutando soluzioni per cercare un modo di farci gli auguri lo stesso e regalare ai bambini un bel ricordo del momento. I genitori che avevano proposto soluzioni, e si erano detti disponibili, ovviamente ora sono irreperibili, campioni nel lanciare il sasso e ritirare la mano, e quel che ne rimane è una patata bollente da sbucciare senza bruciarsi. Mi sono offerta per aiutare, va da se che mi brucerò!I tempi per i colloqui sono migliorati, dai sei minuti dello scorso anno, agli otto di questo e tolti i”Buoni Sera “ e gli “Arrivederci”, rimane veramente poco da dirsi. Tuttavia le maestre sul mio “pulcino” hanno le idee ben chiare, e per certi versi ne sanno più di me, forse lo conoscono addirittura meglio.Non so come prendere questa cosa, ma di certo sarei stata lì a chiedere il racconto dettagliato di ogni sua giornata. Loro giustamente si sono focalizzate sui punti essenziale. “E’ molto dolce” me l’hanno ripetuto in mille salse, “acuto nei ragionamenti e nelle risposte, pieno di fantasia ma non ama disegnare cose diverse da Capitan Uncino”. Nel sociale è un gran Casanova, due bambine se lo litigano fino ad arrivare alle mani, lo tirano chi da una parte, chi dall'altra, mentre lui sta allegramente con il piede in due staffe, la mattina con una e il pomeriggio con l’altra (che la prima tanto se ne va), poi quando le moine son troppe, arriva la terza “vecchio amore dello scorso anno” che convinta di avere su di lui l’usucapione, lo trascina via. Lui si fa trascinare. Educazione sentimentale tutta da rivedere quindi e meno male che l’ho scoperto in tempo. Comunque in otto minuti mi hanno dato un sacco di spunti su cui ragionare, cercando di metabolizzare la sua crescita avvenuta così rapidamente che mi sembra quasi di essermi dimenticata com'era. Per il resto siamo alle solite, son finiti i colori, occorre materiale di vario genere, dare il contributo economico per l’iniziativa dell’anno e vendere un blocchetto di biglietti della lotteria. Ah, la mia mail è stata sparpagliata a tutti, ora questa cosa vai a spiegarla al Principe!




