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Colonizzazione sottile

Creato il 15 maggio 2012 da Tnepd

Colonizzazione sottile

Correva l’anno 1968…

“Nel 1945 i Russi, per raggranellare qualche voto in più all’ONU, hanno lasciato sussistere quelle finzioni statali che erano le repubbliche polacca, ungherese, romena ecc.
Oggi le finzioni stanno diventando realtà, per diverse ragioni che qui sarebbe lungo analizzare.
Il Cremlino non solo non ha tentato di integrare l’Europa orientale nel quadro formale dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (primo errore), ma si è anche comportato con l’Europa orientale come un volgare conquistatore tartaro, con brutalità ed insolenza. Anziché praticare la politica classica del bastone e della carota, il Cremlino pratica soltanto la politica del big stick. Dura finché dura. La colonizzazione russa è stata maldestra, spesso odiosa.
Invece, come è sottile la colonizzazione dell’Europa occidentale! Qui ad ovest, la colonizzazione è infamante per gli Europei, perché è stata instaurata senza combattere: per mezzo della corruzione, per mezzo dell’acquisto di tutti i partiti (socialisti in testa); gli Stati Uniti hanno realmente comprato tutto il personale politico europeo. Questo metodo è diabolicamente efficace: le masse europee non credono affatto alla colonizzazione americana. I mei amici ed io predichiamo al deserto.
La colonizzazione americana è dorata, ha al proprio servizio dei collaborazionisti socialisti, liberali, cattolici, reazionari, progressisti. Gli Americani hanno scelto i loro fantocci meglio di quanto non abbia fatto Mosca! Gli Americani dispongono di un ventaglio completo di fantocci, per tutti i gusti. Gli Americani lavorano per interposta persona; essi hanno riscattato il vecchio personale appestato d’anteguerra e queste canaglie costituiscono il falso alibi dell’”innocenza” americana.
Altro fattore oggettivo e innegabile: qui regna la prosperità.
L’occupazione dell’Europa occidentale costituisce un fatto molto più grave che non l’occupazione dell’Europa dell’Est. Qui la gente accetta l’occupazione americana o non crede alla sua esistenza; all’Est, invece, grazie alla goffaggine russa, l’occupazione è detestata. I Russi lavorano col knut, gli Americani col veleno e coi tranquillanti.
Qui, nell’Europa occidentale, la gente è beatamente afflosciata, drogata, contenta. La colonizzazione americana è sottile, maligna; è di gran lunga la più pericolosa.
Di gran lunga.”


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