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Colorblind

Da Tofina
In questi giorni ho fatto di tutto per ricordarmi più cose possibili della mia nonna. Ho cercato fin da subito di aver chiaro in testa che cosa comporterà, per me, la sua assenza. È totalmente inutile scriverne qua: dovrei aprire un blog dedicato solo a lei per poterlo fare in modo completo. Nonostante questo però, nonostante l'impressionante numero di pensieri che la riguardano, mi rendo conto che qualcosa mi è sfuggito. Qualcosa che mi colpisce all'improvviso, mentre salgo le scale di case, stendo il bucato, correggo i compiti. Oggi parlavo con Luca della spesa. Gli avevo chiesto di comprare le trofie per farle con il pesto. Ci ho messo un attimo a rendermene conto, ma le trofie al pesto, da quando viviamo insieme, le abbiamo sempre fatte col pesto della nonna. Ogni tanto ci dava una decina di cubetti di pesto congelato. "Ogni cubetto è la porzione giusta per voi. Così quando siete di fretta metà del lavoro è già fatto". Li tenevamo nel freezer, in un contenitore di plastica.Insomma, oggi ho pianto un'ora per i cubetti di pesto. Domani non lo so cosa mi tornerà in mente.So solo che ogni volta è come se qualcuno mi togliesse la corrente per un po', lasciandomi completamente priva di forze. Vuota.

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