Apriamo questo post con una cartina di OpenStreetMap scarabocchiata con Paint (… e si vede). Si tratta di Vicenza, nel caso non ve ne foste accorti, e ho opportunamente evidenziato in rosso le 2 basi militari americane attualmente presenti (Ederle in basso a destra, Del Din in alto a destra) e la Gendarmeria Europea (Caserma Chinotto, il piccolo quadratino a centro mappa).
Perchè? Beh, prima di tutto per avere una panoramica dall’alto della militarizzazione del territorio. Ironicamente queste cose su servizi come Google Maps tendono a non essere notare, eppure la situazione è triste. Buona parte di Vicenza, ironicamente, non è dei vicentini. Non ho nemmeno preso in considerazione Site Pluto a Longare e ho volutamente scelto uno zoom adeguato a prendere esclusivamente il centro di Vicenza.
Ieri la notizia che tutto il lavoro che Variati ha fatto per recuperare il capitale necessario a fare la tangenziale è stato vano. Oggi invece questa. Questi 52 milioni di euro proprio non si riescono a trovare, a quanto pare, nonostante accordi firmati… però a Salerno, lì sì che possono permettersi di investire 250 milioni.
Il problema, cari signori, siamo noi. Siamo stati noi a permettere che la nuova base venisse costruita al Dal Molin prima di prendere tutti gli opportuni accordi ed avere i soldi in mano. Siamo stati noi a pagare per ospitarli sul nostro territorio, e saremo noi a pagare per tutti i disagi causati dalla loro presenza. Per cosa, poi?
Le promesse restano promesse. La realtà, resta realtà. E noi ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano, a dover fronteggiare il problema della sostenibilità del traffico in una città già prima congestionata. Figuriamoci ora, che quotidianamente si vedono auto americane e pullmini militari attraversare ovviamente le strade interne per passare da una parte all’altra. Ora che ancora devono risistemare le strade dopo averle sventrate per farci passare sopra i loro cavi in fibra ottica… che, tra parentesi, era troppo chiedere che li passassero anche per noi in una sola volta?
Hanno calpestato la volontà dei cittadini, espressa dalla consultazione autogestita: quasi 25.000 votanti, il 28% degli aventi diritto, ha espresso la sua contrarietà alla costruzione della nuova base, a maggioranza 95%. Hanno calpestato il territorio, facendo procedere ugualmente la realizzazione dell’opera. E continuano a calpestare il ricordo del torto subito negando ora qualsiasi forma di compensazione prevista dall’apposito protocollo di intesa firmato il 7 luglio scorso a Roma fra gli enti locali interessati, i Ministeri competenti e l’ANAS. Niente tangenziale, niente Parco della Pace, niente tavolo tecnico per il trasporto pubblico elettrico. Il Governo ancora una volta calpesta la politica locale sottomettendo una città oramai consegnata alla mercé degli “alleati”. A questo punto perché no, ministro Lupi, ho una proposta per Lei: regaliamo l’ex stabilimento della Centrale del Latte, lì in disuso ed al completo abbandono, per un raddoppiamento della Gendarmeria Europea?
Ribadisco: è colpa nostra.