Magazine Società

Colpiti e affondati. Nuovamente...

Creato il 27 maggio 2011 da Andresilver @VivereaOrecchio
Colpiti e affondati. Nuovamente...Si sarà rivoltato nella tomba, ammesso che ne abbia una? La notizia della morte di Osama Bin Laden, lo spauracchio del mondo, colui che rappresenta il male, un fantasma da aleggiare come simbolo del nemico, è semplicemente fantastica. Il main stream ancora una volta riesce a colpire, affondare e a vendere disinformazione.
Peccato che l'informazione che non segue coloro che dettano e che decidono cosa devono sapere miliardi di persone, aveva già da anni dichiarato la morte del leader di Al Qaeda, organizzazione della quale, tra l'altro, ci sarebbe molto da parlare dato che anch'essa è un'invenzione del regime americano. La formazione terroristica più famosa del mondo, infatti, in sè non significa nulla, ma è bensì un espediente creato da coloro che gestiscono la comunicazione, in gergo chiamati "spin doctor", che sono i veri aghi della bilancia dell'informazione odierna. Attenzione bene: lungi da me dichiarare che non esiste il terrorismo, ma affermo con decisione che Al Qaeda, letteralmente tradotto "data base", è una creazione pura.

Colpiti e affondati. Nuovamente...Ma tutto ciò meriterebbe un discorso a parte. Ritorniamo alla presunta morte di Osama Bin Laden che in realtà è già scomparso da parecchio tempo. Nel novembre 2007, durante un'intervista ad Al Jazeera che per più due mesi è passata sotto silenzio nel mainstream dell’informazione mondiale, Benazir Bhutto (all'epoca primo ministro Pakistano) disse chiaramente: “Bin Laden è morto”.
La trasmissione in cui è andata in onda l'intervista era condotta da Sir David Frost, uno dei più famosi giornalisti della BBC con quarant'anni di esperienza nell'intervistare personalità di primo piano. Dopo soli sei minuti di conversazione il giornalista domandò ragguagli circa la lettera che Benazir Bhutto - prima di ritornare in Pakistan - aveva inviato al presidente Pervez Musharraf. Nella risposta, pochi giorni dopo essere scampata al sanguinoso attentato del 18 ottobre, Benazir Bhutto elencò i nemici indicati al presidente, e tra questi citò un ufficiale dei servizi segreti pakistani che, disse, aveva avuto rapporti con Omar Sheikh, ossia colui che – disse la Bhutto – "ha assassinato Osama bin Laden".
Frost non sembrò cogliere volontariamente la sensazionale rivelazione circa l'avvenuto omicidio di Bin Laden e proseguì l'intervista lasciando cadere la questione.
La Bhutto venne, guarda caso, assassinata in un presunto attacco suicida sul quale veleggia tutt'ora un alone di mistero circa le modalità dell'attentato.

Colpiti e affondati. Nuovamente...


Il fotoritocco fa miracoli...

Bin Laden è da sempre stato utilizzato dal governo americano come simbolo del male e come capro espiatorio di un mondo terroristico che è sempre stato un utile strumento per giustificare la campagna di guerra e di cancellazione di altre civiltà da parte dell'america stessa ma più in generale di tutto l'occidente, perché le bombe che vengono lanciate sono anche nostre e non solo americane.
La notizia della morte di Bin Laden potrebbe essere intesa come un bisogno imminente dell'amministrazione a stelle e strisce di consensi dell'opinione pubblica e di una necessità di pubblicità da parte del governo americano e della sua politica estera. Tutta questa questione non è altro che un'ennesima conferma che l'ex paese dei sogni è in crisi da tempo.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :