Coltivare i pomodori
Il pomodoro è una pianta erbacea che trae la propria origine dall’America Latina, presenta fiori di colore giallo che si sviluppano formando dei grappoli e frutti di colore rosso. Esistono molte varietà di pomodoro, quelle destinate alla produzione di pelati, quelli da insalata ecc. Di seguito vi illustreremo le varie esigenze indispensabili per la coltivazione di questa pianta: il clima che preferisce e in cui si sviluppa al meglio, il terreno più adatto, la temperatura ottimale, le fasi e i periodi di semina e trapianto, le varie operazioni da compiere e, infine, la raccolta del prodotto finito nei vari stadi di maturazione.
Clima
Il clima preferito dalla pianta del pomodoro è di tipo temperato-caldo, quindi sarà meglio coltivarlo d’estate oppure in serra. Non tollera ambienti ricchi di umidità in quanto molto soggetto a marciumi; preferisce climi secchi.
Temperatura
Come detto nel paragrafo precedente, la pianta del pomodoro preferisce un clima piuttosto caldo; per avere la germinazione di semi bisognerà posizionare la pianta ad una temperatura non inferiore ai dodici gradi, mentre per favorire lo sviluppo e l’ingrandimento dei frutti, la temperatura ideale sarà di circa venticinque gradi durante il giorno e di quindici grandi durante la notte. Come abbiamo spiegato, il pomodoro apprezza molto un clima caldo, attenzione però, temperature troppo alte, oltre i trenta gradi, possono creare danni alla pianta e causare scolorimento dei frutti.
Terreno
La pianta del pomodoro si adatta a diversi tipi di terreno, anche se preferisce quelli profondi, molto ben lavorati e, soprattutto con un ottimo sistema di drenaggio. Sa resistere a terreni sia molto acidi che molto basici.
Lavorazione del terreno
Il terreno per la coltivazione del pomodoro va lavorato ad una profondità di circa cinquanta centimetri durante il periodo estivo precedente la semina, mentre altre sistemazioni di rifinitura andranno fatte in autunno e inverno. Durante questa operazione sarà opportuno somministrare sul fondo del terreno del letame maturo.
Semina
La semina del pomodoro può avvenire in semenzaio-serra riparato oppure in pieno campo. Per quanto riguarda la semina in contenitore riparato, la temperatura ottimale per lo sviluppo delle piantine è di ventuno gradi; in genere dopo circa quindici giorni le piantine spuntano e andranno spostare in vasi contenenti della torba, mentre in marzo si effettuerà il rinvaso.
La semina in pieno campo si esegue nei mesi che vanno da marzo a maggio. Nel momento in cui le nuove piantine avranno sviluppano tre-quattro foglie, quelle meno robuste andranno eliminate.
Trapianto
Il trapianto in pieno campo si effettua quando le nuove piantine sono sufficientemente sviluppate, in genere durante il mese di maggio. La distanza da mantenere tra le piantine è di circa trenta centimetri, di circa un metro e mezzo sarà quella tra le file.
Concimazione
Una prima concimazione a base di letame maturo si effettuerà durante la preparazione del terreno prima della semina, successivamente si dovrà somministrare del concime ricco di fosforo (in quantità maggiore) e potassio, l’azoto si potrà apportare durante la fase di copertura.
Annaffiature
La pianta del pomodoro ha bisogno di frequenti ma, soprattutto regolari, apporti di acqua, in modo particolare nel periodo di fioritura. Nell’effettuare questa operazione bisognerà fare attenzione a non bagnare le foglie, al fine di evitare la comparsa di marciumi molto dannosi per il pomodoro, ma anche i frutti per scongiurarne la bruciatura o la rottura.
Cimatura
La cimatura consiste nell’eliminazione della parte superiore del germoglio posto più in alto al fine di limitarne la crescita in altezza. In genere questa operazione si esegue sulle varietà di pomodoro coltivare negli orti.
Scacchiatura
Consiste nell’eliminare i germogli che si sviluppano lateralmente prima che raggiungano una lunghezza di tre centimetri.
Raccolta
In genere, la raccolta dei pomodori si effettua tra i mesi di luglio e settembre. A seconda della varietà, il pomodoro può venire raccolto al raggiungimento di vari gradi di maturazione. Questa operazione viene eseguita quasi esclusivamente a mano durante le ore più fresche del giorno; durante questa fase bisognerà fare molta attenzione a non provocare tagli o ferite ai frutti. Il pomodoro si potrà raccogliere nel momento in cui assumerà un colore più chiaro ma i semi al suo interno saranno ancora di colore bianco; oppure quando sulla parte superiore del frutto avrà fatto la propria comparsa un alone di colore rosa; quando il 30% del frutto sarà di colore rosso e i semi di colore marrone; la raccolta a piena maturazione si avrà quanto il frutto sarà quasi completamente rosso. Di solito la raccolta dei pomodori da insalata viene fatta quando essi sono ancora piuttosto verdi e comunque non completamente rossi, mentre quelli destinati alla preparazione di sughi e salse saranno raccolti a completa maturazione e al raggiungimento di un bel colore rosso marcato.