Coltivazione funghi porcini - Caratteristiche del fungo porcino
Prima di risolvere la questione della possibilità o meno di una coltivazione del porcino è necessario parlare di alcune sue caratteristiche. Il fungo porcino appartiene alla specie di funghi del genere Boletus. Per prima cosa bisogna dire che i porcini sono funghi simbionti, i con il termine simbionte si intendono degli organismi che hanno bisogno di vivere in simbiosi con altri. I porcini sono poi funghi gregari, nel senso che generalmente li si trova in gran numero nello stesso posto. I porcini hanno aspetto massiccio e tozzo tanto da meritarsi il nome di Suillus presso i romani. Il cappello del porcino da giovane è di forma emisferica, poi spianata e infine dai lombi rialzati. Il gambo è robusto e carnoso generalmente rigonfio alla base. Le spore sono di colore brunastro.
Coltivazione del fungo porcino: perché è così difficile coltivarlo?
Tra le caratteristiche del porcino abbiamo visto che si tratta di un fungo simbionte, che entra in relazione con alberi di quercia, abeti, castagni e faggi. Non si può pensare di coltivare dei funghi porcini con successo senza ricreare prima la relazione con queste piante. Proprio questa è la principale difficoltà in cui incorre chiunque voglia dedicarsi alla coltivazione dei funghi porcini. La simbiosi tra alberi e porcini avviene secondo queste modalità: i porcini si alimentano della linfa degli alberi, mentre gli alberi ricevano benefici dai miceti che fertilizzano il terreno. L'habitat privilegiato dei porcini è tendenzialmente il sottobosco di conifere. Il periodo in cui si trovano più facilmente è quello autunnale e primaverile. Per quel che riguarda invece la coltivazione i tempi sono variabili.
Come coltivare i funghi porcini
Per creare allora una coltivazione di funghi porcini, bisogna dunque tener presente le difficoltà intrinseche in questo tipo di coltivazione e soprattutto essere sicuri di potere e di voler sostenerne i costi, che sono in genere piuttosto elevati. La prima cosa da fare in assoluto è quella di ricreare le condizioni ambientali ideali per la crescita del fungo. Si tratta di un'operazione molto difficile in quanto, a differenza che per altre specie di funghi come gli champignons, non esiste a livello industriale un sostrato di terriccio opportunamente trattato e fertilizzato. Si deve allora prima scegliere il posto in cui cominciare la nostra coltivazione di porcini, che dovrà essere selezionato in base a parametri di umidità e temperatura idonei. Bisogna poi piantare alberi trattati con miceti e attendere che crescano.
Coltivazione funghi porcini: ne vale la pena?
Avendo visto con quanta cura va predisposto l'ambiente e quanto siano necessari molta pazienza, denaro e una buona dose di manualità, una domanda sorge spontanea: vale la pena tentare una coltivazione di porcini fai da te? Sicuramente non si tratta di un percorso facile: una volta piantati gli alberi infatti ci vuole del tempo affinché cominci a vedersi qualche risultato e non è detto che vada tutto per il verso giusto. In media l'attesa per avviare una coltivazione di porcini è all'incirca di due anni. Al fattore temporale si aggiunge poi quello economico di gran lunga più importante. Infatti questo tipo di attività è molto dispendiosa e non sempre, nel caso in cui abbiamo avviato una coltivazione a scopo di lucro, si riesce a rientrare dei costi. La risposta allora è : sì, ne vale la pena, ma solo per gli appassionati!