Coltivazione lattuga: caratteristiche della specie
La lattuga appartiene alla famiglia delle Compositae, la sua coltivazione è ampiamente diffusa. Di lattuga vi sono diverse varietà. Vi è la "Lattuga velenosa", anche detta "cavolaccio" che ha proprietà terapeutiche. Di questa pianta si utilizzano il lattice e le foglie che debitamente lavorati hanno un'azione balsamica, sedativa e ipnotica. Questo tipo di lattuga ha una caratteristica particolare: le lamine fogliari sono orientate da levante verso ponente come per creare una cortina frangisole a tutta la pianta. Fra le specie principali si ricordano: la "Lattuga sativa" anche detta "Acefala", capostipite di tutte le lattughe a cespo, simili alle varietà a cappuccio, ma prive proprio della testa che presentano un apparato fogliare voluminoso. L'Italia è davvero piena di campi coltivati a lattuga.
La coltivazione della lattuga: semina e trapianto
La lattuga, originaria della Persia, fu importata in Europa nella metà del XVI secolo, a seguito di molte e pazienti selezioni ha dato origine a tutte le saporite varietà orticole che si coltivano in tutto il mondo. Ad eccezione della lattuga da taglio, si semina in semenzaio all'aperto in marzo e in aprile per trapiantare poi su file, appena, le piante sono pronte. Alla base della coltivazione della lattuga c'è il pollice verde, l'amore per la terra e per i frutti che sa donare. La lattuga si può coltivare nel piccolo orto fuori casa, o in grandi appezzamenti agricoli per poi vederla sui banchi del mercato. Dal caratteristico colore verde, la lattuga è una pianta con un ciclo colturale molto breve. La cosa che deve sempre tenere a mente il contadino di professione o chi si cimenta per la prima volta nella coltivazione di questa verdura è che va raccolta alle prime luci dell'alba.
Coltivazione lattuga: terriccio e annaffiatura
Essenziale per la coltivazione della lattuga è il terreno. Terreno che deve necessariamente essere sciolto, di medio impasto, fertile, fresco o irrigabile. Una buona concimazione di fondo è utile e sufficiente per il ciclo colturale. Nell'atto della coltivazione la lattuga va annaffiata spesso ma senza causare pericolosi ristagni d'acqua. La floricultura della lattuga è di scarso significato e interessa solo per la raccolta del seme; pratica da lasciare ai selezionatori di sementi. La lattuga non può essere coltivata all'aperto se il clima è troppo rigido, morirebbe. Ama il sole pieno e i campi arieggiati. Nella coltivazione della lattuga bisogna fare attenzione agli attacchi dei parassiti e alle malattie. Tra queste si ricordano: la muffa grigia; le afidi alle radici; la peronospora. Può accadere che a causa dei ristagni d'acqua la lattuga possa marcire. Occhi aperti anche alle lumache.
La lattuga coltivata: le sue proprietà
La lattuga è ricca di proprietà salutari per l'organismo umano. Da diversi anni a questa parte la lattuga è un elemento base della dieta mediterranea. Leggera e ricca d'acqua, la lattuga contiene fibre, vitamine, sali minerali, calcio, magnesio, potassio e sodio. Come alimento favorisce la transitabilità intestinale e si dice sia utile al buon funzionamento del sistema nervoso. La lattuga si coltiva in orto ma è possibile anche coltivarla in vaso. Il procedimento è lo stesso di quello per la coltivazione nel campo. La sola cosa che cambia è lo spazio. In terrazzo, infatti, lo spazio è quello ristretto di un vaso. Il terreno allo stesso modo deve essere fertile e sciolto, l'esposizione deve essere in un luogo del balcone dove batte il sole pieno. La lattuga è una pianta avida di acqua, nel coltivarla ha bisogno di molta acqua soprattutto nei mesi dove è più forte la siccità.