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Combattere la crisi a suon di eBook; anche le biblioteche si adattano

Creato il 09 agosto 2011 da Antonino1986

Combattere la crisi a suon di eBook; anche le biblioteche si adattanoIl futuro arriva anche sugli scaffali delle biblioteche e lo fa tramite l’e-book, il libro che non occupa spazio e non ingombra stanze: mentre le grandi biblioteche stanno faticando ad andare avanti a causa soprattutto dei tagli alla cultura ed anche degli organici spolpati, il libro digitale fa il suo ingresso trionfale dalla porta delle biblioteche comunali, gli unici luoghi dove è al momento possibile rintracciare qualche pioniere dell’ebook.  Basta per esempio andare a Cologno Monzese, in Lombardia, o anche alla Biblioteca Fucini di Empoli in Toscana. E’ difatti in quegli speciali laboratori che si può testare quello che è il nuovo volto della biblioteca, dove i lettori possono uscire con un e-reader in prestito portando via con sé, in un attimo, quasi mezzo catalogo spaziando da Pinocchio ai Promessi Sposi, a Moby Dick e anche a Dante, Pascoli, Verga, Alfieri e un po’ di Wu Ming in versione digitale. Un bel mix di cultura, insomma, in tasca. E per giunta gratis.

La biblioteca civica di Cologno Monzese ad esempio, con 120mila volumi e 170mila prestiti ogni anno, ha acquistato all’inizio del 2010 qualcosa come quaranta e-reader, le tavolette elettroniche per la lettura. Luca Ferrieri, il responsabile della biblioteca, ha raccontato come ci sia subito stata una corsa per prenotare i Kindle o gli altri supporti digitali cui sono seguiti i primi acquisti di narrativa contemporanea. Stessa storia a Empoli  dove ci sono undici e-reader e già prenotazioni fino al mese di febbraio.

Ferrieri ha illustrato gli obiettivi tra i quali in primis quello di avvicinare i lettori ai nuovi supporti tecnologici; è chiaro comunque che nel prossimo futuro non saranno le biblioteche che presteranno i Kindle o gli i-Pad, ma saranno gli utenti stessi ad andare nelle biblioteche e prenotare dai siti online direttamente gli e-book, come già accade all’estero. Diversamente dal classico libro presto in prestito dalla biblioteca  l’e-book può essere sottolineato e si possono anche aggiungere note a margine; quando poi viene restituito è resettato e vengono eliminati i dati personali.

Cambiano  quindi i mezzi di trasmissione e cambiano di conseguenza anche i conservatori e mediatori di questi mezzi, ovvero i bibliotecari che in futuro si muoveranno sia in stanze piene di volumi sia in magazzini virtuali. Tra i compiti che spetteranno loro ci sarà anche quello di certificare la qualità di quello che può essere  recepito nella rete; questo almeno ha spiegato Mauro Guerrini che è il presidente dell’Aib, l’Associazione italiana delle Biblioteche la quale rappresenta, con i suoi 4mila iscritti, circa il 20% dei professionisti del settore.


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