Come abbandonare la carne in 5 passi

Da Laviamacrobiotica @LaViaMacrobio

Il bisogno di ridurre o eliminare la carne è sempre più sentito. In Italia ci sono 5 milioni i vegetariani e sono in continuo aumento, non solo nel nostro paese, ma in tutto il mondo.

Mi capita sempre più spesso che le persone mi comunichino il desiderio di voler abbandonare la carne, senza sapere da dove cominciare. Molte persone sono invece preoccupate che una scelta di questo tipo possa incidere negativamente sulla salute. Ma tutt’altro!

E’ difficile abbandonare la carne?

Dipende. Se possiedi una forte motivazione è molto semplice, ma se non è così può essere più difficile, perchè siamo tutti “vittime” della gola e delle abitudini.

Ma non solo, le proteine animali creano una certa “assuefazione” data dalla stimolazione del sistema nervoso, che rende ancora più difficile il cambiamento.

Quando mangi delle proteine animali avverti subito una sferzata di energia che deriva però da un’eccitazione del sistema nervoso, un po’ come avviene per il caffè.

Quindi quando abbandoni la carne, per qualche giorno ti senti “senza forze”. Non fare l’errore di attribuire questa mancanza di energia alla carenza di proteine o di ferro!

E’ sufficiente resistere qualche giorno per cominciare ad avvertire gli effetti positivi dell’eliminazione o riduzione della carne: leggerezza, migliore digestione, migliore funzionalità intestinale, lucidità mentale, sonno tranquillo. Tutto questo deriva principalmente dalla riduzione dell’intossicazione a causa delle tossine e dall’acidificazione del sangue prodotta delle scorie azotate.

L’ansia da carenza di proteine e di ferro

E’ ora di sfatare questi miti. Non è vero che senza carne non si assumono tutte le proteine necessarie e quantità sufficienti di ferro. Le proteine sono ovunque, nei cereali, nei leguimi, nei semi oleosi. Non è più nemmeno valida la vecchia storia delle “proteine nobili”. E’ sufficiente abbinare cereali e legumi per introdurre tutti gli aminioacidi di cui abbiamo bisogno.

E il ferro? Se fosse vero che chi non mangia carne diventa anemico, non esisterebbe l’anemia tra i mangiatori di carne! L’anemia da carenza di ferro deriva, nella maggior parte dei casi, da una riduzione della capacità di assorbimento del ferro da parte dell’intestino.

Cosa causa questo indebolimento? Incredibile, ma vero: la carne, i latticini e gli zuccheri raffinati.

Io stessa sono stata anemica per anni, finchè ho smesso di mangiare la carne e i latticini. E…magia, sparita l’anemia!

Come fare

Se non sei sostenuto da una forte motivazione (salutistica, ecologista o animalista) ti consiglio di iniziare gradualmente. Puoi cominciare a sostituire ogni tanto la carne con un derivato della soia, per esempio il tempeh o il tofu, sperimentando qualche ricetta.

Prova il tofu allo zenzero con verdure in padella.

Un prodotto interessante, di grande aiuto nel periodo di transizione è il seitan, perchè ha una consistenza simile alla carne e se ben cucinato non differisce nemmeno nel sapore. E’ un concentrato di glutine, quindi non bisogna esagerare per non affaticare l’intestino, ma è sicuramente di grande aiuto nelle fasi iniziali di cambiamento. Puoi utilizzarlo con le tue ricette tradizionali, sostituendolo alla carne. E’ molto più facile di quanto pensi!

Prova il ragù di seitan

5 passi per abbandonare la carne

1) sperimenta i sostituiti della carne come tofu, tempeh e seitan

2) introduci nell’alimentazione i cereali integrali, che conservano il germe ricco di proteine e i semi oleosi, un vero concentrato di proteine vegetali

3) introduci nell’alimentazione i legumi, un vero concentrato di proteine. Ne basta un cucchiaio tutti i giorni

4) abbina i cereali con il legumi. Pensa alla nostra tradizione contadina di pasta e ceci, riso e piselli, pasta e fagioli…i nonni la sapevano lunga….

5) individua e rinforza ogni giorno la tua personale motivazione per abbandonare la carne. Solo così potrai portare a compimento il tuo progetto e vincere la resistenza al cambiamento.

Perchè diventare vegetariani (o meglio ancora, vegani)

I motivi sono davvero tanti: la salute, l’ambiente, la fame nel mondo, l’amore per gli animali, l’evoluzione spirituale.

La salute

Ormai lo sanno tutti: la carne fa più male che bene. Intossica il corpo, lo acidifica, lo irrigidisce, lo riscalda troppo, lo intasa di grassi e colesterolo, favorisce il cancro, l’aterosclerosi, gli ictus, l’obesità e l’elenco potrebbe continuare a lungo. L’uomo moderno, sedentario e sempre al calduccio, non ha bisogno della carne e non può che trarre beneficio dalla sua eliminazione.

L’ambiente

Produrre carne inquina l’aria, l’acqua, il suolo e consuma una quantità esorbitante di risorse, sempre più scarse sul nostro ormai piccolo pianeta. Produrre un kilo di carne richiede 16 kg di cereali, 9 litri di petrolio e migliaia di litri d’acqua (anche 100.000).

Se sei ecologista, l’atto più incisivo che puoi fare per salvare il pianeta è smettere di mangiare la carne. Secondo Albert Einstein “Nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra quanto l’evoluzione verso una dieta vegetariana”.

La fame nel mondo

Che c’entano i bambini che muoino di fame con la mia bistecca? Purtroppo esiste un collegamento diretto che non siamo abituati a vedere perchè viene accuratamente nascosto. Nelle aree meno sviluppate del mondo come Africa e sud America, migliaia di ettari di terra vengono sottratti alle popolazioni locali per produrre mangimi per nutrire gli animali che finiranno sulle tavole dei paesi ricchi. McDonald’s sta letteralmente spazzando via l’Amazzonia per nutrire i manzi dei suoi hamburgher.

L’amore per gli animali

Franz Kafka diceva: “Gli animali sono miei amici e io non mangio i miei amici”

Il primo atto d’amore nei confronti degli animali è smettere di mangiarli. Viviamo in una società schizzofrenica che accudisce gli animali da compagnia in modo quasi morboso (penso ai vestitini, ai gioielli per cani e gatti) e poi non si cura dell’enorme grido di sofferenza che si leva dagli allevamenti e dai macelli.

“Tutto ciò che può sentire dolore non dovrebbe essere sottoposto al dolore.”
R. M. Dolgin

L’evoluzione spirituale

Lev Tolstoj scriveva: “Il cibarsi di carne è un residuo della massima primitività; il passaggio al vegeratarismo è la prima e più naturale conseguenza della cultura.”

Aggiungerei che è anche uno dei passaggi fondamentali per una veloce crescita spirituale.

La carne ci lega alla realtà materiale, sfavorendo lo sviluppo delle energie più alte. Se nella tua vita hai già trovato spazio per coltivare la tua parte spirituale, abbandonare la carne è sicuramente il prossimo passo.

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