Edouard Manet+1874+
Particolare di Claude Monet mentre si dedica a piante e fiori.
da La Famiglia Monet in giardino ad Argenteuil+
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COME BAGNARE LE PIANTE QUANDO PARTIAMO
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**INNAFFIARE MENTRE SI E’ VIA**
Se non potete contare su qualcuno che si prenda l’impegno di andare a
bagnare le vostre piante, un sistema casalingo efficace è quello del
tappetino di feltro inumidito. Appoggiate metà del tappetino dentro il
lavandino della cucina, chiuso e pieno d’acqua, e l’altra metà sul
piano d’appoggio accanto al lavandino. Su quest’ultimo collocate i
vasi con le piante: dal foro di scolo dei vasi il terriccio delle
piante assorbirà piano l’acqua necessaria.
**LAVANDA**
Ora che è in piena fioritura, attenzione a non bagnarla troppo: se
l’acqua ristagna nel sottovaso le radici marciscono e la pianta muore.
La regola, quindi, è di innaffiare solo quando il terreno è
completamente asciutto. Il vaso inoltre, deve essere grande almeno
quaranta centimetri di diametro. E non dimenticate de collocare la
lavanda nella posizione più soleggiata possibile: se la tenete a
mezz’ombra i fiori profumano meno. Dopo la fioritura, a fine autunno,
per mantenere la pianta vigorosa tagliate le spighe sfiorite a una
distanza di due, tre nodi dal ramo legnoso.
**BONSAI**
Ve ne hanno appena regalato uno? Se potete, mettetelo fuori, sui
davanzale: come tutte le piante da appartamento ne gioverà. Però
ricordate di non esporlo ai raggi diretti del sole: rischiereste di
perderlo per sempre. La mezz’ombra è l’esposizione ideale. Bagnatelo
inoltre con costanza, evitando che il terriccio sia completamente
asciutto. Di sera è utile rinfrescare le foglie, i rami e il tronco
con una doccia d’acqua non fredda, applicando una rosetta
sull’annaffiatoio. Evitate di fare questa operazione di giorno perché
le goccioline d’acqua sulle foglie concentrano i raggi del sole come
piccole lenti e provocano ustioni.
+Katia+
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