di Atropa Belladonna
Come non mi ero persa la mostra, così non mi son persa il catalogo (1). Non so se il boss si aspetti una recensione o simile:
se volessi farla direi che la breve premessa di Maria Assunta Lorrai non è niente male, mentre la
prefazione di Marco Minoja è ingiudicabile. Cosa vorrà dire quel benedetto
uomo? Quindi continuerei balzando a pg.
9, l’introduzione alla mostra, che inizia con: "Sul ponte o nella stiva di una nave fenicia o nuragica; in compagnia di
lingotti di metallo o delle relative merci di scambio: anche le prime parole scritte
devono avere viaggiato così". E così continua trasognando fino agli
interventi di Paolo Bernardini, incentrato sul dono e la semina di Cadmo, e di Giuseppe
Garbati, uno slalom faticoso tra i paletti epigrafici di una "bivalenza oscillante tra la novità dell'
apporto seguito alla penetrazione cartaginese e la forte impronta delle
tradizioni locali".
No caro ZFP, non te la faccio la
recensione, manco morta. Preferisco godermi i reperti, alcuni dei quali sono delle vere chicche:
segnatamente i primi (pp. 35-41). A pg. 35 si inizia con la Stele di Nora e col
primo e maggior misfatto: nonostante il restauro
chiarificatore, ancora si prende la prima lettera a destra nella seconda riga
per N, mentre è chiaramente una W (3), come in "W i Fenici!". Garbati
spazza via le evidenze del restauro, 239 anni di traduzioni (sono così tante e
varie che ormai si potrebbero raggruppare in clusters) e, ovviamente, il libro di Gigi Sanna (2), per fornirci
finalmente l’interpretazione ufficiale e inappellabile: bet rosh ish nagar/d ish ha/be-shardan/shalom ha shalom/ tsaba
milkat/meben ish/ben nagar/d lepumay = Tempio principale che Nogar che è in
Sardegna ha costruito. Egli ha condotto a termine l' impresa di costruzione. Ciò
che ha costruito Nogar in onore di Pumay (Traslitterazione e traduzione a
cura di G. Garbati) (1, pg. 35). Inutile dire che le simmetrie inverse dei due shalom laterali, una moda passeggera, manco le prende in considerazione. Del
resto, mica è uno stilista.
(1) Parole di segni. L'alba della scrittura in Sardegna, di MarcoMinoja, Consuelo Cossu, Michela Migaleddu. Con interventi di Paolo Bernardini e Giuseppe Garbati, 2012, CarloDelfino ed. (2) Gigi Sanna, La Stele di Nora, 2009, PTM ed. (3) AMADASI M. G., GUZZO P. G., Di Nora, di Eracle Gaditano e della più antica navigazione fenicia, in Los Fenicios en la Penisula Iberica, 2, "Aula Orientalis" 4-5 (1985-86), Sabadell 1986, pp. 59-68.



