Come cambieranno temperatura e precipitazioni da qui al 2100

La Nasa non è nuova a simili simulazioni. Il cambiamento climatico, sia o meno causato dall'uomo, sembrerebbe legato al cosiddetto effetto serra, dovuto a gas come il diossido di carbonio. Per questo, nelle due animazioni realizzate dal Goddard Space Flight Center della Nasa, in cui si cerca di prevedere il cambiamento della temperatura media e delle precipitazioni medie dal 2000 al 2100, l'elemento discriminante è proprio la CO2. Nonostante l'immaginabile ottimo livello scientifico alla base e l'eccellente qualità grafica delle animazioni, le due simulazioni un po' inquietano. E poco giova alla diminuzione dell'inquietudine considerare che nel 2100 non ci sarà più nessuno di tutti quelli che vedranno questi due video.
Temperatura. La prima simulazione riguarda il cambiamento della temperatura media dal 2000 al 2100, è comparata ai cambiamenti avvenuti tra il 1970 e il 1999 ed è basata su 15 modelli climatici globali. Si prendono in considerazione due scenari, relativamente alla concentrazione di CO2, attualmente intorno alle 400 ppm: 1° scenario CO2 a 550 ppm; 2° scenario CO2 a 800 ppm. Nel 1° scenario la temperatura media salirebbe di 4,5°F (2,5°C), nel 2° di 8°F(4,4°C). (Dal giallo al rosso aumento più marcato della temperatura media) [fonte].

Precipitazioni. La seconda simulazione riguarda il cambiamento nelle precipitazioni, sotto le medesime condizioni già utilizzate per la temperatura: la situazione, nei due diversi scenari, mostra come la tendenza sia all'estremizzazione delle attuali condizioni. Le zone piovose (verdi) diventeranno ancora più piovose mentre quelle siccitose (marroni) vedranno ulteriormente diminuire le precipitazioni. [fonte]

Nonostante la discussione intorno al tema dei cambiamenti climatici su base antropica  sia in grande fermento,   e nonostante il fatto che i modelli, seppure accurati, possono sbagliare resta, come detto all'inizio, uno strano senso di inquietudine, come di qualcuno  che va verso il baratro e  continui a chiedersi se ciò che vede è vero.
credits NASA's Goddard Space Flight Center