Quando ti ritrovi a guardare il tuo blog per vedere se hai gia’ scritto il post del giorno oppure no, allora c’e’ qualcosa che non va. Tipo oggi.
Questo e’ uno di quei segnali che indicano che non ci sto con la testa. Molti non ci fanno caso ma io si, e ho imparato col tempo a capire quando c’e’ qualcosa che non va.
Direte, stai diventando vecchio, hai i primi segni di Alzheimer. Non e’ vero: cose cosi’ mi sono sempre capitate, da sempre. Per dire, ho innumerevoli ricordi di quando non ci stavo dentro a sedici o a diciassette anni. Tipo quando mi sono messo la lacca per capelli di mia madre sotto le ascelle al posto del deodorante. Ma non per sbaglio: proprio tipo Homer Simpson, ho preso la bomboletta, ho letto "lacca per capelli", ma in quel momento il mio cervello mi stava dicendo che volevo del deodorante, cosi’ me la sono messa sulle ascelle, rimanendo incollato. (D’oh!)
O quando avevo i capelli lunghi, e una mattina invece di alzare la tazza per bere il caffellatte ho abbassato io la testa, inzuppandomi i capelli nel caffellatte,e chiedendomi come mai il caffellatte non mi entrasse in bocca. O il giorno in cui mi e’ scappato da starnutire, e invece di mettermi una mano davanti alla bocca sono corso alla finestra, per paura di starnutire nella stanza. In tutta fretta ho scostato la tenda e ho starnutito… sul vetro. (il mio cervello aveva dimenticato la funzione "mettersi la mano davanti alla bocca", e in quel momento l’unico altro modo per non spargere il mio muco nella stanza era rimasto quello di starnutire fuori dalla finestra. Vai a capire certe reazioni). O le innumerevoli volte in cui sono rimasto preda della Sindrome di Stendhal davanti a un’opera d’arte, o fermo per ore a fissare le setole dello spazzolino, immaginando di esserci dentro, o imbambolato a buttare sassi in acqua tipo persona autistica.
O durante la tesi di laurea, quando ho preso un’arancia dal portafrutta e invece di mangiarmela ho chiesto a mio fratello: "secondo te quest’arancia funziona?"
Questi sono esempi lampanti che ho imparato a decifrare. Quando faccio cose sconclusionate, o dico cose senza senso, o dimentico le cose… vuol dire che sto pensando ad altro. Il mio cervello ha bisogno di un reboot, o di un defrag. E’ sintomo di stress, o di cambiamenti in corso.
Dicevo che ho imparato a capire certi comportamenti. Ora pero’ viene il bello, perche’… beh… ora che ho scoperto che sto pensando ad altro, non mi resta che scoprire a cosa sto pensando.
Non so se si e’ capito, ma a volte ho come il sospetto di non essere solo in questo cervello. O che mi manchi qualche sinapsi, chi lo sa.