How to get away with murder, tra attori noti, Shonda e previsioni sul season finale
Il fattore “Shonda”
“How To Get Away With Murder“, ovvero “come commettere un omicidio e farla franca”, è una serie americana della ABC di grande successo, riscontrato anche nel Belpaese (è infatti visibile su Fox). Giunta in Italia sotto il nome de “Le regole del delitto perfetto”, il prodotto ideato da Peter Nowalk (già sceneggiatore di Grey’s Anatomy e Scandal) ha già raggiunto vette di ascolto notevoli (una media di 10 milioni in America) e si avvia verso il finale di una esaltante seconda stagione, meritevole di non aver tradito le attese rispetto alla complessa trama della stagione iniziale. Merito anche di Shonda Rhymes, il cui contributo come produttrice esecutiva offre l’idea del profondo legame professionale con lo stesso Nowalk. Non a caso, la produzione della serie nasce in casa Shondaland, la casa produttrice fondata dalla stessa Rhymes.
Cast e scelte stilistiche
Le scelte, a partire dal cast, paiono subito vincenti. A cominciare dalla protagonista di questo legal thriller, Viola Davis, già rivelazione dopo anni di gavetta per ‘Help’ e ‘Il dubbio’. How To Get Away With Murder è la storia di Annalise Keating, brillante avvocatessa e docente di diritto penale alla Middleton University of Philadelphia, e dei suoi “Keating Five”(Wes, Laurel, Michaela, Asher e Connor), ovvero i migliori cinque studenti meritevoli di accompagnare le sue cause, attraverso un lavoro concreto e complesso, necessario per la vittoria di controversie dalla moralità spesso discutibile. Questo è il primo aspetto da segnalare per chi non ha ancora avuto a che fare con How To Get Away With Murder: qui la moralità non è di casa, così come del resto il politically correct. Tale caratteristica muoverà i fili di una trama intervallata da cause giudiziarie, ma che si concentrerà sin da subito sull’omicidio di Lila Stangard, giovane studentessa ritrovata senza vita e che resterà indissolubilmente collegata alle peripezie di Annalise e dei Keating Five. La squadra Keating prenderà le difese di Rebecca Sutter, migliore amica di Lila e principale indiziata dell’omicidio. Il tutto, prima di scoprire clamorosi conflitti d’interessi tra i personaggi. Dalla gravidanza di Lila frutto della relazione segreta con Sam Keating, marito di Annalise, alla storia tra Rebecca (cliente di Annalise e migliore amica di Lila) e Wes Gibbins (il Dean Thomas di Harry Potter), la cui rilevanza all’interno del thriller crescerà di episodio in episodio.Accanto ad Annalise e i cinque ragazzi, si segnala la presenza non meno rilevante dei due “vice” della sua squadra: Bonnie Winterbottom, giovane avvocatessa il cui rapporto con Annalise sarà tra i temi centrali, e Frank Delfino (Charlie Weber), le cui mansioni riconducono al ruolo di “tuttofare”, dalla risoluzione di situazioni apparentemente irrimediabili alla tormentata storia d’amore con Laurel.
Photo credit: Disney | ABC Television Group via Foter.com / CC BY-ND
Flashforward e componente erotica
Gli ingredienti per un grande spettacolo ci sono e sono molteplici. Detto di quella (piacevole) assenza di moralità e politically correct, è altrettanto azzeccata la scelta del flashforward (la nostra cosiddetta prolessi) con pezzi di storia proiettati in avanti e la narrazione ad inseguire detti eventi. Ed è proprio tale prolessi a risultare decisiva e qualificante all’occhio dello spettatore: non interessa la componente etica e morale dei personaggi, quanto come essi gestiranno l’ingarbugliato corso degli eventi. Perché il tempo di analizzare e giudicare viene a mancare per la ventata di scorrevolezza nei momenti chiave (un po’ più lento invece l’andamento generale). La vicenda ingloberà letteralmente i personaggi in un senso di profonda dispersione, causato dalla scelta di comportamenti moralmente discutibili ma necessari alla sopravvivenza del proprio presente e futuro, professionale e non.
Sarà proprio questo il grande nodo: lo scontro tra l’ambizione e il potere, tra il bene e il male, scegliendo da che parte stare, quasi non sapendo perché e senza rendersene conto. Perché non c’è tempo per domandarsi che cosa sarebbe successo o cosa sarebbe stato: gli avvenimenti si susseguono e ad essi è necessario dare risposte ed agire. Perché commettere un omicidio e farla franca non richiede riflessioni, se non su quelle che saranno le strategie future da intraprendere (qui verrà fuori l’incredibile personaggio della Keating), ma una scelta immediata cui dare seguito, senza rimorsi, tormenti o autocommiserazioni. E la componente sessuale e sentimentale giocherà in tutto questo un ruolo fondamentale. Dimenticando gli errori attraverso il piacere erotico o attraverso l’amore (vero o presunto). C’è anche tanto sesso dunque, in questo ottimo legal thriller. E non solo ciò che i conservatori definirebbero sesso tradizionale. Emerge perciò una componente erotica che ha fatto discutere l’America. Con molta sorpresa, secondo il creatore della serie, Peter Nowalk: «Ho scritto sia per Grey’s Anatomy che per Scandal e sono entrambi prodotti che contengono molto sesso. Credo che il clamore risieda nel fatto di un giovane uomo gay». Insomma, la serie è destinata a far discutere ma piace, anche per gli azzardi che ha deciso di concedersi e concedere allo spettatore. L’imperativo è pertanto mettersi comodi: perché è tempo di scoprire cosa si nasconde dietro al «come commettere un omicidio e farla franca».
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