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Come conservare il latte materno

Da Dietainforma @espriweb

6 maggio 2013 16:08 Luca Gravidanza maternità e bambini

conservazione latte materno
Spesso le mamme, soprattutto quando devono tornare a lavoro, hanno la necessità di conservare il latte materno. Raccoglierlo è possibile tramite un tiralatte, ma conservarlo richiede un minimo di preparazione. Innanzitutto, è molto importante lavarsi le mani con acqua e sapone. E’, inoltre, fondamentale munirsi di contenitori sterili ed adatti alla conservazione del latte materno. Dopo aver apposto su di essi un’etichetta con l’indicazione della data del prelievo, è possibile riporli nel congelatore. Per evitare sprechi, si consiglia di riempire i contenitori con la giusta quantità necessaria al neonato e di prepararne qualcuno con meno latte da utilizzare in caso di imprevisti. Poiché questo alimento tende ad espandersi durante il congelamento, è importante non riempire fino all’orlo i contenitori. Il latte appena prelevato può essere aggiunto a quello recuperato in giornata e già congelato previo raffreddamento in frigorifero, per evitare che quello precedente si scongeli parzialmente. Il latte prelevato in giorni diversi, invece, deve essere conservato in contenitori diversi.

Per quanto riguarda i tempi di conservazione, essi possono variare:

  • il latte materno può essere conservato a temperatura ambiente, evitando le zone particolarmente calde, per un massimo di sei ore;
  • può essere conservato in un dispositivo di raffreddamento munito di ghiaccio per un massimo di 24 ore;
  • riposto nella parte più fredda del frigorifero, può essere conservato per circa 5-8 giorni;
  • nel congelatore si può conservare per un massimo 3-6 mesi e nel freezer fino a 6-12 mesi (non posizionare mai il contenitore sulla porta).

Mentre secondo alcuni ricercatori il latte materno conservato tende progressivamente a perdere vitamina C, per altri risulta vantaggioso in quanto riduce la quantità di batteri e di grasso in esso presenti. E’ importante precisare che i criteri di conservazione possono variare in presenza di neonati prematuri, malati o ricoverati in ospedale. Per scongelare il latte, basta riporlo in frigorifero la sera prima dell’utilizzo o scaldarlo delicatamente ponendolo sotto un flusso di acqua tiepida o in una ciotola contenente acqua tiepida. Prima di offrire il latte al bambino, è preferibile agitarlo, ma con delicatezza. Non bisogna assolutamente scongelare il latte materno: lasciandolo a temperatura ambiente, in quanto ciò permette ai batteri di moltiplicarsi; riscaldandolo nel forno a microonde o su una stufa, perché alcune sue parti potrebbero risultare troppo fredde o troppo calde. Secondo alcuni ricercatori, inoltre, il riscaldamento può influenzare gli anticorpi presenti nel latte. Una volta scongelato, il latte deve essere consumato entro 24 ore e non può essere più ricongelato. Il colore del latte materno può dipendere dalla dieta alimentare seguita dalla madre. Quello scongelato, comunque, spesso presenta un odore ed una consistenza diversi rispetto a quello fresco. Questo non deve destare alcuna preoccupazione. Se il bambino dovesse rifiutarlo, si consiglia di ridurre i tempi di conservazione.


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