Come creare un piano editoriale per il blog

Da Scritturesocial

Come creare un piano editoriale per il blog è una delle prime domande che ci si pone quando, avendo deciso di iniziare una nuova attività online attraverso lo strumento blog, ci si confronta con l’annosa questione del cosa scrivere, come, quanto, per chi. In rete potete trovare numerosi articoli che trattano le fasi precedenti la stesura del piano editoriale, quella in cui si definisce l’argomento del blog, il target di riferimento, i responsabili dei contenuti, il genere di contenuti (testuali, video o foto), i tool di riferimento. Oggi vi voglio aiutare a creare un piano editoriale per il blog di cui vi occupate. Partirò con un esempio.

Siete appassionati di escursionismo e desiderate scrivere delle vostre avventure in mezzo alla natura. Avete scelto la vostra piattaforma di riferimento e siete fortunati: avete già dei contatti con persone interessate a uno scambio link o a promuovere la vostra iniziative nei loro siti grazie ai banner o ad articoli specifici. Avete molte fotografie e molte idee. In linea di massima sapete di cosa vi piacerebbe parlare, ma poi? Non è sostenibile la scrittura di un itinerario esperienziale al giorno (a meno ché non sia questo il vostro lavoro). Bisogna pensare a qualche altra cosa da aggiungere o di cui trattare tenendo in considerazione le esigenze della vostra vita.  Quindi dovrete seguire questi passaggi:

1) Creare l’universo dei contenuti

Per creare un piano editoriale per il blog dovete avere sott’occhio tutti i macro e micro argomenti, le loro derivazioni e i settori con potenzialità di sviluppo. Prendete un foglio, quindi, dividetelo a metà e, nella colonna di sinistra scrivete “Temi generali”, nella colonna di destra date il titolo “Lampi”. Detto ciò, trovate un luogo privato e focalizzate la vostra attenzione sui temi. Quali possono essere i temi di un blog dedicato all’escursionismo, oltre allo sport stesso? Per esempio, si potrebbe parlare di benessere psicofisico, di turismo eco sostenibile, di attrezzature tecniche. Questi tre temi possono avere delle sotto categorie, per esempio così ripartite:

Benessere psicofisico:

- la dieta dello sportivo;

- meditazione e movimento;

- trattamenti di bellezza post attività fisica intensa;

Turismo Eco Sostenibile:

- itinerari e guide con diversi gradi di difficoltà;

- punti di interesse storico e ristorativo;

- iniziative in favore della natura;

Attrezzature tecniche:

- abbigliamento sportivo e strumenti per l’escursionismo;

- guide per la costruzione handmade di alcuni strumenti o riparazione in caso di necessità;

- novità del settore;

Ognuna di questi voci può essere ampliata con delle sotto categorie. La cosa importante è riuscire a identificare un numero di temi pari al numero di volte che si intende aggiornare il blog: se pensate di riuscire a scrivere due articoli a settimana, individuate quattro temi (2 + 2 ovvero due standard e due riserva, nel caso in cui vi manchino argomenti di cui parlare). Se pensate di riuscire a scrivere quattro volte alla settimana, invece, ipotizzate sei temi (4 +2), per il medesimo discorso. Detto ciò: costruite una tabella in Word (o dove preferite) e inserite, nelle caselle verticali, i giorni della settimana (tutta) e in quelle verticali le tag dei temi scelti. Ora potete scegliere varie strade, a seconda di come vi è più comodo. In ogni casella facente riferimento ai giorni della settimana e al tema potreste riempirla con una “X” oppure scrivere tre parole con la sintesi dell’argomento di cui pensate di scrivere. Stampatela e tenetela sempre con voi: potete incorniciarla e appenderla al muro, potete infilarla in un contenitore plasticato per fogli e lasciarla accanto al pc: ovunque decidiate di tenerla, fate in modo di averla sempre con voi. Sarà vincolante, ma vi darà degli spazi di libertà. Certo, se volete fare un lavoro ancora più serio e codificato, sarebbe utile inserire anche la data e l’orario di pubblicazione, ma questo vi imporrebbe un ritmo serrato da cui sarebbe facile allontanarsi, perdendo l’entusiasmo, soprattutto se siete agli inizi.

Riprendete il foglio precedente e guardate lo spazio vuoto destinato a “Lampi”: questo è lo spazio dei “momenti di genio”, quelle idee che vi porteranno, per esempio, a decidere di intervistare un escursionista esperto impensabile, a realizzare un reportage spettacolare sulle orme degli orsi, a fare un corso per diventare esperto di lupi per poi partire per un anno verso il Canada alla ricerca dei sentieri battuti dai lupi, il tutto generando mozzafiato racconti di escursioni selvagge. Trovo di assoluta importanza la sezione “Lampi” perché sono queste idee che danno sangue ed energia al blog. L’insieme degli articolo monotoni su un argomento dato (per quanto scelto in autonomia e senza imposizioni esterne) possono annoiare, alla lunga, sia chi scrive, sia chi legge. Ampliare i temi con i lampi vuol dire iniettare vita al sito: movimento, cambiamento, imprevedibilità, gioia. Così facendo, creerete una storia e le persone vi seguiranno perché nel vostro sito troveranno sia le risposte alle loro richieste, sia perché incuriosite da quei momenti “di matto” che, invece, diventeranno successi clamorosi e coinvolgenti.

2) Cercare un modo per dare spazio agli altri

In linea con quanto stabilito poc’anzi, lasciare spazio alle esperienze altrui è una buona norma del web per risultare poco auto referenziali e, quindi, sgradevoli ai lettori. Chi potreste intervistare e come potreste dare spazio agli altri? Il mondo dell’escursionismo, per esempio, è pieno di individualità che sono state in grado di superare i limiti, raggiungendo obiettivi importanti. Pensiamo, per esempio, agli esperti della montagna, agli sportivi con handicap fisico, ai personaggi famosi che si dedicano a questo sport ma anche alle grandi firme della moda che basano il loro successo solo ed esclusivamente producendo abbigliamento di elevatissima qualità per escursionisti. Nella vostra regione (o nelle altre), ci sono progetti di rilievo, che includo la tutela dell’ambiente e del paesaggio o della fauna locale, la ripopolazione di alcune specie mammifere (per esempio)? Questi progetti possono essere vissuti grazie a delle escursioni?

Stabilito chi contattare, la fase successiva è, appunto, fare la domanda. In linea generale, un’intervista (visibilità) non si nega a nessuno quindi placate l’ansia. A meno ché non sussistano motivi impellenti e rilevanti, avrete il vostro blog pieno di interviste e molto probabilmente sarete contattati da persone che vorranno avere lo stesso spazio. Scrivere l’e-mail o effettuare la prima telefonata di contatto può mettere angoscia: lo so benissimo!

Seguite una semplice scaletta:

- presentatevi;

- dite cosa volete;

- raccontate il progetto;

- spiegate i vantaggi;

- inserite i link;

- date disponibilità;

Il mio consiglio (opinabile) è di parlare con il cuore e il fuoco del vostro entusiasmo, facendo sempre moltissima attenzione alla forma. Non troppo colloquiale e nemmeno troppo formale. Siate educati, ricordatevi delle regole di rispetto e dei titoli professionali, ma non zerbinatevi per avere un “Sì”. se sarete fortunati e bravi, sarete intervistati a vostra volta per il blog della persona.

Questi sono i primi due suggerimenti che mi sento di darvi in merito al come creare un piano editoriale per il blog. Ovviamente, il lavoro è lungo e ampio… ma noi, il tempo per sviscerare i dettagli, lo abbiamo così come la voglia di sperimentare e trovare nuove soluzioni per fluidificare i processi di costruzione e messa in pratica.

Per qualsiasi necessità, non esitate a contattarmi: info@carolina-venturini.com


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