Se pensi di essere arrivato in un blog di hacker, sei fuori pista. Certo, lo ammetto: il titolo è un pelino fuorviante, ma serve solo ad allargare il target (come i ricchi piangono, anche gli idraulici leggono), e - seriamente - l'unica cosa da pirata che ho è un costume di carnevale degli anni Ottanta, per entrare nel quale mi servirebbe:
- un compressore per spingermici dentro;
- una dieta idrica di circa sei mesi, coadiuvata da tanto ottimismo e molti moltissimi stupefacenti;
- un non-lo-so quantico idrosolubile, preferibilmente aroma cherry.
Comunque. Cosa volevo dire? Non lo so. Ho iniziato a scrivere sentendomi molto fiera per essere riuscita a far ripartire la lavapiatti, dopo settimane di E1 e F8, piatti risciacquati per bene prima di essere infilati nella medesima e usciti più sporchi di prima, successivi lavaggi a mano, compulsivi tentativi di far stare l'intero contenuto di due giorni di lavapiatti in uno scolapiatti per single anoressici - da far impallidire la medaglia d'oro mondiale di Tetris - e conseguenti comparazioni online per valutare la possibilità o meglio, esplorare e subito dopo escludere fino a data da destinarsi, la remota possibilità di sostituirla.Questa mattina, tra un'operazione editoriale e l'altra, mentre Paolo si faceva di raggi U.V.A. sulla via di Damasco e io cincischiavo in rete, è arrivata l'illuminazione: "C'è un tutorial per tutto."E visto che c'è, sono andata a cercarlo, l'ho trovato, l'ho pedissequamente seguito et voilà: la Whirlpool è
magggicamente ripartita.Bastava resettarla. Trovato il codice, ho risolto l'arcano e spampanato per sempre (o almeno un po') il richiamo agghiacciante del logo della Whirlpool.
Quindi? Niente, basta poco per essere felici. O no?
Il fatto che sia ripartita con dentro la torcia, poi è solo un dettaglio.