Rieccoci qui con la seconda, entusiasmante parte dedicata a chi vuol diventare cintura nera di… karate, judo, aikido o altre arti marziali nipponiche.
Ciò che scrivo oggi è tranquillamente leggibile (e criticabile) anche da chi cintura nera lo è già, e lo invito sin da ora a riflettere sui vari passaggi, dettati esclusivamente dalla mia esperienza vissuta in tre differenti discipline negli ultimi vent’anni.
Dopo i primi tre, sudati e faticosi anni, ecco cosa ti aspetta nei (come minimo) tre anni successivi…
#Anno 4 – Una luce all’orizzonte
Superato lo scoglio del 3° anno (per alcuni è il 2° come nel mio caso col Karate, per altri può essere il 4°) la strada è sempre in salita ma è più piacevole da percorrere. S’inizia a camminare con più fiducia in se stessi e negli altri, ci si esercita senza troppe preoccupazioni se non quella, superato un ”tot” di esami (minimo 5 per ottenere la cintura marrone), di essere pronti per l’esame di cintura nera.
Alla fine del 4° anno e col superamento dell’ultima prova tecnica da “principianti” s’intravede negli occhi del Maestro una flebile luce, quella di chi inizia a pensare di prepararti all’esame, quello del famoso “salto”. Tu continui a praticare, al dojo come a casa, partecipi a stage e magari a tutte le attività del dojo, però non ti diverti più come prima, forse non sei più così sereno… Una vocina ti sussurra spesso all’orecchio: “non sei ancora pronto.” Non è il tuo Maestro a dirtelo. Sei tu che ancora non credi di potercela fare, perché il tuo sogno sta diventando realtà!
#Anno 5 – La fine è il tuo inizio
Ci siamo quasi, in questi 5 anni (mediamente, dipende da quanto hai praticato, quanto sei migliorato, quanti esami hai superato, se il tuo Maestro è buono o cattivo, ecc. ecc.) devi almeno aver imparato che:
- quella che hai scelto è l’arte marziale ideale per te (almeno per ora)
- le basi etiche e comportamentali sono fondamentali in un dojo (anche al di fuori)
- le tecniche base vanno eseguite correttamente e ormai fanno parte del tuo bagaglio marziale (altrimenti l’esame non lo faresti)
Ora non ti resta che dare il meglio di te nella prova finale di questo primo faticoso percorso, superare l’esame e… acquistare in un negozio specializzato la tua bella cintura nera (se per caso il tuo dojo non te ne regala una, magari col nome inciso sopra in kanji dorati).
Conclusione?
Ho impiegato 5 anni (Settembre 1994-> Settembre 1999) per diventare cintura nera di Karate. E altri 5 anni per capire che non era l’arte marziale che stavo cercando.
Ho impiegato quasi 5 anni (Settembre 2003-> Giugno 2008) per diventare cintura nera di Aikido. E dopo 5 anni so di essere ancora all’inizio di uno splendido, lungo, difficile ma piacevole cammino.
Ho impiegato 4 anni e mezzo (Aprile 2006->Dicembre 2010) per diventare cintura nera di Iaido. Poi l’ho tolta, sostituendola con una obi bianco-violacea che si confà meglio alla mia Natura, a ciò che cerco (e sto trovando) grazie all’arte della spada giapponese. Ogni volta è la fine di un percorso e l’inizio di un altro.
E tu? Stai ancora sognando di diventare cintura nera di qualcosa? Oppure lo sei e magari ti senti già arrivato al traguardo? Scrivi la tua storia nei commenti, potrebbe essere lo spunto per un nuovo articolo. Insieme potremmo anche ampliare la mini-guida che puoi scaricare gratuitamente cliccando qui sotto.
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Stefano Bresciani
Presidente e Dir.Tecnico a Bushidokai ShinGiTai A.S.D. Nato e residente a Leno (BS) studio e pratico arti marziali dal 1994. Ho iniziato col Karate ma dopo aver insegnato per alcuni anni e ottenuto la cintura nera 3° dan ho dovuto abbandonare a causa di problemi fisici e non solo... Ho intrapreso la pratica dell'Aikido nel 2003 per stare meglio con il corpo e dopo aver superato l'esame di 2° dan ho avviato l'insegnamento nella Bushidokai ShinGiTai, associazione che ho fondato nel 2009 in qualità di Presidente. Dopo aver ricevuto il 1° livello Reiki nel 2005 ho iniziato a praticare Tai Chi, Iaido (ora cintura nera) e meditazione (Zen è la mia preferita), applicando con successo l'energia vitale in qualsiasi attività lavorativa (geometra è il mio impiego principale) e relazionale (sono felicemente sposato e padre di due splendide bimbe). Ho scritto il libro "105 modi per conoscere l'Oriente" e una trilogia di ebook sul benessere con la Bruno editore.
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