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Come diventare un esploratore del mondo

Da Vale
Ogni tanto, molto ogni tanto, mi concedo un giro in libreria serio. Di quelli che entri col portafoglio pieno e lo sai che lo svuoterai.
Uso in modo spudorato i miei figli come scusa per comprare libri che mi piacciono, lo ammetto. Poi imbandisco il tutto dicendomi che andando nelle scuole a parlare di libri, mi devo formare, è una spesa necessaria...
Tant'è...
Questo capolavoro l'ho regalato a Gnomo Uno. Lui mi ha impedito di prenderlo in mano perché a pagina 13 c'è scritto di continuare a leggere solo se si accetta la missione e dunque lui, mi ha scartata, ha deciso che io non sono all'altezza. Sigh. Volevo  capire anch'io, cara Paola
COME DIVENTARE UN ESPLORATORE DEL MONDO di K. Smith Corraini Ed. 2011
COME DIVENTARE UN ESPLORATORE DEL MONDO
Prima di tutto dovete vedere il blog della Keri, una guerrilla artist. Poi quello della Corraini, che lo pubblica in Italia. Poi, come posso descrivervi questo libro? Un manuale illustrato per giovani artisti. Chiaramente ispirato a Munari, è il libro che offre degli spunti per cercare di vedere la realtà in modo diverso. Il sottotitolo dice: Museo d'arte di vita tascabile
A ben pensarci, esiste davvero un gap tra la vita dei bambini e l'arte? Il bello di questo libro è che elenca in modo ordinato e creativo delle attività del fare e del pensare che aiutano, in fondo, a catalogare. Sì, la catalogazione è la chiave di questo libro ed è la cosa che più mi ha interessato. Come dice Keri:
Quando guardo attentamente il lavoro di tutti i miei artisti e designer preferiti noto che tutti hanno una cosa in comune... sono dei collezionisti.
E da qui parte con dei trucchi per catalogare e cosa catalogare. Ecco, io non sono proprio artista dentro... mi perdo anche in pinterest!! Comincio a raccogliere e poi mi perdo. La catalogazione di fatto è il passo dopo la raccolta, che è in fondo il mio forte. Raccolgo e poi non metto a posto. Questo è il mio problema. Questo è il problema della mia vita!
Sono in difficoltà a raccontare questo libro perché è davvero onnicomprensivo, ma strutturato in modo così semplice...
Inoltre mi ha fatto anche riflettere sull'effimero, su quello che non si tocca ,che poi è il mondo del web. E' un libro al contrario, è un libro sulle mani, sugli odori, sullo sporcarsi, sull'osservare dove si vive. Per quanto la rete possa allargare lo sguardo, il nucleo pulsante dell'esperienza risiede sempre e comunque nelle cose che hanno un peso, un colore, un odore. E Keri cita Michel De Certeu:
Le storie dei luoghi sono materiale di recupero. Sono composte dai detriti del mondo.

Per stuzzicarvi ancora un po' vi metto, a caso, un breve elenco di alcuni capitoli (chiamati esplorazioni) del manuale:
  • Differenze...
  • Cinquanta cose....
  • Collezionare caratteri tipografici...
  • Mappa dei suoni....
  • Consumare....
  • Sondaggio....
  • Scultura istantanea...
  • Struttura....
  • Tinte "inaspettate"...
  • Pensierini
ecc. ecc.....
E' un libro bello perché è un libro pieno di citazioni di scrittori, designer, artisti... Quella che mi è piaciuta di più è questa, semplice ma così fondamentale:
Guarda. A tutt'occhi, guarda.
Di Jules Verne.

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