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Come faccio a scrivere? Il processo della scrittura

Creato il 23 settembre 2014 da Pamelaserafino
 

La semplificazione di un atto prevede la conoscenza della sua genesi. L’individuazione di un processo di riferimento capace di sintetizzare l’esperienza di per sé complessa.

Quando desideriamo scrivere, ad esempio, disperdiamo  il nostro pensiero in mille direzioni diverse, cosa scrivere? A chi? In quale modo? Quale genere letterario scegliere?

Organizzare queste domande in un discorso organico aiuta a pianificare l’atto dello scrivere, perché, ricordiamolo, ogni forma di scrittura che non sia spontanea deve essere pianificata.

Individuiamo brevemente le fasi del processo:

PRESCRITTURA

- Qual è lo scopo del testo? Divertire (vignetta)?Intrattenere(romanzo rosa)? Informare (articolo)? Spiegare (manuale)? Avvertire (lettera)? Confidare (diario) ? ecc.

- A chi scrivo? L’atto dello scrivere, come quello del parlare, è un atto comunicativo che prevede un interlocutore, la differenza col dialogo orale è che la scrittura abbatte le categorie spazio-tempo, essendo possibile riprodurre la comunicazione n volte in contesti spazio-tempo differenti che non prevedono la presenza dell’enunciatore. Nel momento in cui scrive il suo messaggio però l’enunciatore ha bene in mente quali sono i suoi scopi comunicativi e quindi, implicitamente, sa a chi si deve rivolgere.

Se ad esempio scrivo una ricetta di cucina la persona a cui penso di rivolgermi non sarà un pubblico di bambini, così come se scrivo una fiaba non penserò di rivolgermi ad un pubblico di adulti ( o quantomeno non saranno i miei interlocutori privilegiati).

Nel caso della scrittura creativa, ma possiamo dire in generale, queste due prime fasi si risolvono nella scelta del genere letterario con cui scrivo ( ecco perché è importante distinguerli).

A questa prima fase di prescrittura si aggiunge la raccolta delle informazioni e la stesura della scaletta. Molto spesso mi è capitato di incontrare persone che avevano difficoltà ad improntare una scaletta prima di scrivere. La scaletta, che dà all’avvio all’organizzazione dei paragrafi, garantisce il controllo della coesione del testo, ma se non si riesce a farlo prima si può eseguire l’operazione inversa: trarre la scaletta da ciò che si è già scritto per verificare come sono stati organizzati i contenuti.

SCRITTURA E RISCRITTURA

- Scrittura. Chi scrive dialoga continuamente con se stesso o meglio dovrebbe farlo. Scrivere un periodo e porsi domande del tipo: sono stato chiaro? Ho espresso in maniera formalmente corretta il concetto? In questa fase rientrano le competenze lessicali, ortografiche e sintattiche.

- Riscrittura o revisione. Questa fase è molto importante, anche se viene spesso trascurata. Non si deve mai essere troppo sicuri di quanto si è scritto ed è bene procedere ad una rilettura critica del proprio testo e ad una sua modifica. I punti chiave per procedere ad una revisione si possono risolve in alcune domande sostanziali:

- sono stato abbastanza chiaro?

- ho usato un lessico adeguato?

- ho controllato gli errori di ortografia nei quali incorro più frequentemente?

- le varie parti del testo sono coese?

- il testo scelto per esprimermi è realmente adeguato allo scopo e al destinatario?

CONCLUSIONE

Tali fasi rappresentano il processo generale della scrittura, a partire da questo è possibile orientare consapevolmente le diverse scelte che si declinano in ogni singola fase. In particolare suggerisco a chi si appassiona di scrittura creativa ad approfondire il discorso sui generi letterari.

 


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