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Come fare i soldi se è tutto lottizzato e non c’è lavoro

Creato il 18 luglio 2012 da Tnepd

Come fare i soldi se è tutto lottizzato e non c’è lavoro

Come fare i soldi se è tutto lottizzato e non c’è lavoro

Ciao a tutti come va?

Tanti quest’estate non andranno in ferie perchè sono senza soldi,  lavoro e amici.

Potrebbe essere un buon momento per riorganizzare le idee e capire come fare per sopravvivere nell’era del complotto globale.

Avete capito tutti che il mondo è nelle mani dei poteri occulti che controllano ogni aspetto della vita sociale, della cultura, dell’economia, della politca attraverso milioni di agenti segreti.

Quando si parla di lottizzazioni, di raccomandazioni, clientelismo, caste, e altri termini usati dai media al servizio della propaganda non si intende altro.

Con l’avvento della robotica milioni di persone sono rimaste senza lavoro, e il sistema nella pratica ci dice di cercare di sopravvivere dandoci a forme di criminalità più o meno legalizzata, cercando qualcuno a cui metterla nel culo.

Lavori onesti ne sono rimasti pochi, operai non servono, contadini non servono, impiegati non servono, gli europoints sono vietati, e qualcosa bisogna fare.

Il sistema spera di cavarsela trasformandoci tutti in prostitute e truffatori, ed infatti si vive sempre peggio.

La soluzione sarebbero gli europoints per ottimizzare il mercato retribuendo con prodotti e servizi in eccesso chi si mette al servizio della comunità per svolgere mansioni utili.

Aragoste non ce ne sono per tutti, diamanti nemmeno, sdraio a Portofino nemmeno, opere di Picasso tantomeno, però biciclette per bambini se ne possono fare quante se ne vogliono, anche stampe di Picasso, maglioni di pile, pattini da ghiaccio pure, posti al cinema di pomeriggio ce ne sono,  in bassa stagione gli alberghi sono vuoti, cibo in scadenza ( ne viene buttato quasi il 42%) c’è per tutti.

Quindi non mancano lavoratori e prodotti, ma soldi e il problema si può risolvere con gli europoints per migliorare i servizi pubblici (ospedali, scuole, viabilità, assistenza…) con personale del servizio civile retribuito con una moneta (gli europoints) con la quale poter acquistare prodotti e servizi in eccesso.

Però ugualmente finchè non verranno realizzati gli europoints che fare per sopravvivere?

Il sistema dei massoni prevede di farci morire di fame ed inedia con i supermercati pieni di cibo da buttare e ogni genere di servizio e divertimento inutilizzato. Regalare non conviene perchè se no nessuno lavorerebbe più, e fin qui il sistema ha ragione, ma la soluzione sono gli eurpoints.

Nel frattempo che fare?

Bisogna cercare ovviamente di restare onesti senza truffare gli altri. Però se non si può aprire un bar, non si può aprire un’azienda, non si trova lavoro, non si può fare niente, come fare?

Rispiego la lezione per l’ennesima volta da 24 anni.

Non conviene investire un milione per aprire un bar che non ripagherete mai. Meglio andare dove passano le metropolitane con qualche termos con dentro del caffè, qualche briosche e offrire a chi passa un caffè. A fine giornata al massimo avrete speso 20-30 euro, dopo un mese 1000 euro, però non vi sarete rovinati di debiti e vi sarete tolti lo sfizio di fare il barista. Poi se mettete un salvadanaio per l’offerta libera magari spiegando che metà delle offerte verrà donato per una causa (dando un volantino e un riferimento internet insieme al caffè), e chiedete il permesso ai Vigili per il vostro tavolino, e il gioco è fatto. Senza un euro di investimento avrete un bar e farete anche del bene.

Oppure se avete solo 100 mila euro  e ve ne mancano 900 mila per acquistare il bar, potete cercare un bar già aperto, fare amicizia e chiedere se diventare socio per lavorare con loro e al posto di arricchire le banche con gli interessi sul debito investire direttamente nel bar già avviato. Così se non avete la protezione entrando in una bar che invece ha già una sua loggia, di fatto vi ritrovate anche già alleati con la sua loggia, già protetti.

Un altro esempio stupido, se avete i soldi per acquistare dieci canoe da mettere in spiaggia e noleggiare, non conviene prendere la licenza, litigare con gli altri noleggiatori creando una gara al ribasso sul prezzo, rischiare che vi rubino le canoe, che magari vi minaccino o vi pestino per farvi retrocedere dall’idea. Andate dal noleggiatore già esistente che magari dispone solo di 5 pedalò, ma ha già la licenza e la protezione, e vi offrite di diventare soci investendo anche per 10 canoe.

Un altro esempio stupido, se siete bravi meccanici e non avete soldi per aprire una vostra officina, se trovate un meccanico anziano senza un successore che ha già tutti i permessi, la loggia, gli agganci, vi potete offrire di lavorare per lui anche a poco però con patti chiari che lo scopo è di alleviargli la fatica e diventare il successore e poter ripagare con il lavoro il costo dell’avviamento.

Anche una ragazza con la passione dell’abbigliamento. Il 90% delle nuove attività falliscono nel primo anno. Inutile far spendere un fracco di soldi al marito, all’amante, o a chissà chi per aprire un nuovo negozio. Anche una ragazza che non disponesse soldi. Meglio cercare un negozio già aperto che sta in piedi a malapena e semmai diventare soci investendo denaro, o tempo con il proprio lavoro.

Bisogna rompere il ghiaccio, avere il coraggio di chiedere e provare.

Mi ricordo anni fa che un mio amico aveva una piccola impresa di pulizie per vetrine di negozi e grandi vetri di case ed aziende, da solo, non aveva la macchina per spostarsi e non poteva ampliare e portarsi dietro l’attrezzatura. Subentrai prima con il mio Ciao e andavamo in giro in due sul motorino con secchi, scala, stracci, detersivi, scappando dai vigili. Poi trovai una Uno scassata da buttare. Lui aveva già una ventina di piccoli clienti e guadagnava solo 400 euro al mese di adesso. Subentrando con il mezzo di trasporto trovammo nuovi clienti e passammo in poche settimane a quasi 1000 euro al mese, poco, ma lavoramo anche solo 2 o 3 ore al giorno, ed era meglio che starsene a casa a far niente e in due il lavoro rendeva meglio.

Altri esempi, se si vive in montagna è inutile comprare tutta l’attrezzature  per fare pellet, meglio diventare soci con uno che ha già fatto l’investimento. Anche tutto a nome suo se non si dispone di boschi, di licenza di vendita, di agganci. Sullo stipendio uno risparmia anche solo 100 euro al mese con cui gradualmente si associa contribuendo a nuovi investimenti. E se non si trovano clienti, al limite con il proprio lavoro uno si ripaga il riscaldamento facendosi dare qualche sacchetto di pellet per la propria stufa a pellet (e magari si fa dare anche quella in cambio di lavoro).

Un altro trucco se si ha l’idea giusta per guadagnare tanti soldi, ma non si dispone neanche di un euro, è trovare un amico, un parente, un’azienda a cui dare l’idea in cambio di una percentuale.

Vale anche per brevetti, invece di realizzare in proprio un brevetto è meglio rivolgersi ad un’azienda già collaudata con gli agganci.

In sintesi la soluzione per trovare un lavoro e guadagnare onestamente sarebbero gli europoints mettendosi a disposizione del servizio civile, per non parlare di denaro elettronico, e motore di Schietti, le mie 7 proposte al governo mondiale. Diversamente il sistema ci mette gli uni contro gli altri in una specie di guerra tra poveri per sopravvivere facendoci le scarpe fra noi, cercando di fregare il prossimo, obbligandoci a delinquere e prostituirsi.

Però nel frattempo c’è una scappatoia se non si è agganciati a partiti, mafie, chiese, logge, poteri occulti e non si riesce a trovare un buon lavoro nel pubblico o in qualche azienda nel privato.

Il trucco non è cercare di sfondare il mondo da soli, ma di affiancarsi a qualcuno o qualcosa di già esistente. Quindi invece di investire tutto in qualcosa di nuovo, subentrare come soci. Se non si ha niente, invece di indebitarsi, mettere le proprie competenze al servizio di qualcuno che già svolge lo stesso mestiere ( vale anche per commercialisti, avvocati, medici,…)

Il trucco è questo, e non è una cazzata visto che ogni anno in Italia vengono aperte centinaia di migliaia di nuove partite IVA e di cui circa la metà chiudono per fallimento nel primo anno.

Grazie

Domenico Schietti


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