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Oltre a quanto già specificato nel primo articolo col medesimo titolo (in realtà una traduzione dall’inglese) ci sono altre cose che si possono fare per fermare l’avvelenamento intenzionale dell’aria che noi respiriamo (alias geoingegneria clandestina).
Sebbene le istituzioni oppongano generalmente un muro di gomma impenetrabile, in certi piccoli comuni, circoscrizioni, quartieri, è possibile anche coinvolgere le amministrazioni istituzionali ed invitarle a fare delle mosse ufficiali La cosa più importante sarebbe intraprendere un’iniziativa tesa ad informare capillarmente i concittadini, sebbene approvare una mozione contro le scie chimiche non sia un’ipotesi da scartare (già 4 comuni dell’Emilia Romagna l’hanno fatto).
Parlare con il responsabile locale dell’ASL forse sarà infruttuoso, ma non è detto che siano stati tutti informati preventivamente sul contegno da tenere rispetto a richieste di chiarimenti dei cittadini sui veleni immessi con le scie chimiche. Sicuramente più importante è informare in maniera educata calma e pacata (cogliendo l’occasione propizia per intraprendere il discorso) il proprio medico di famiglia, il prete della propria parrocchia, il panettiere, il tabacchino, l’edicolante, il barbiere del proprio quartiere, gli insegnanti dei propri figli.
Sappiamo bene che su cento persone sommariamente informate 10 mostrano un certo interesse e 90 rifiutano di approfondire il discorso, ma spesso il tempo (e il cielo) possono portare verità e consapevolezza anche nei più recalcitranti. D’altronde non esistono molte altre alternative, si tratta di un’operazione segreta e togliere il velo della segretezza è di primaria importanza.
Non dobbiamo però dimenticare che la maggior parte delle persone è bloccata dalla paura, che prova un autentico terrore di fronte alla visione della cruda verità, che non ha la forza d’animo sufficiente per prendere coscienza di quel sistema cospirativo che mira a schiavizzarci ed avvelenarci. Bisogna quindi imparare ad utilizzare strategie diversificate per diverse tipologie di persone ed imparare a non avere fretta, a saper dosare opportunamente le informazioni, nonostante il tempo non giochi dalla nostra parte, nonostante ad ogni aereo che passa l’ecosistema terrestre si avvicini sempre più ad un punto di non ritorno.
Ma c’è un’altra strada, per certi versi più lunga, che da un lato può essere un’alternativa alla denuncia diretta delle scie chimiche, e dall’altra un percorso di informazione che si intreccia con la denuncia dell’avvelenamento aereo. Dal momento che esistono metodi di cura naturale per quasi tutte le malattie più o meno gravi, informarsi su questi metodi ed informare i propri conoscenti ed amici può essere una strategia vincente per far toccare con mano a molte persone che il sistema della medicina ufficiale ci nasconde la possibilità di star bene in salute. Le informazioni sulla miracolosa dieta GAPS, sulla disbiosi, sul crudismo, sul glutatione, sullo zolfo, sulle possibili cure naturali del cancro messe a disposizione su questo ed altri siti possono essere un ottimo strumento per aiutare il risveglio della gente che ci circonda.
In particolare il libro della dottoressa Campbell, con il suo taglio scientifico, dovrebbe mostrare anche ai più scettici che risanando l’intestino con una dieta appropriata si possono guarire moltissime malattie. Personalmente ho visto persone che non si interessano alle scie chimiche (non necessariamente perché non ci credono, ma perché non voglioni pensarci) restare stupefatte dall’effetto miracoloso dell’integratore di Zolfo Organico (ho ricevuto diverse segnalazioni di come il MSM abbia risolto problemi di eccessivo affaticamento, di dermatite e persino di leggera depressione).
Infine è da rimarcare che occorre uscire da internet e stare in mezzo alla gente, soprattutto alla gente del proprio paese, del proprio quartiere, sia con le modalità appena discusse che con altre. Da tempo gli attivisti di Firenze si ritrovano in piazza con banchetti e volantini per informare la gente. Credo che sia il caso di attivarsi in tal senso in diverse città.
Un amico e attivista mi ha invitato a lanciare un appello affinché si facciano simili iniziative concordate nella stessa data in molte città d’Italia. Personalmente non so se sia poi così importante farlo tutti assieme nello stesso giorno (forse potrebbe avere una maggiore ricaduta sull’opinione pubblica, ma non è detto). Se non ho ancora ufficialmente lanciato un simile appello sul mio blog è perché non mi reputo il leader di nessun movimento e penso che riusciremo a fare qualcosa di buono se ci organizzeremo come una rete che intesse contatti e collegamenti senza avere quella struttura piramidale che viene utilizzata dai nostri avvelenatori (immaginate un movimento di opposizione con una sorta di direzione nazionale, e pensate a quanto sia più facile al sistema di potere circuire i membri della direzione che non la rete degli attivisti).
Spero si possa discutere assieme di tale possibilità.
Approfitto di questo articolo per pubblicizzare alcuni incontri interessanti in programma nei prossimi giorni nella provincia di Brescia.
A Malegno (in Val Camonica, vicino Darfo) presso la sala delle conferenze della biblioteca in via Cava (vedi cartina), alle ore 20.30, si terranno i seguenti incontri:
Lunedì 4 febbraio sul terrorismo artificialeLunedì 11 febbraio sulle Scie chimicheLunedì 18 febbraio sulle menzogne della medicina ufficiale e la cura naturale del cancro
A Rovato (al confine con Coccaglio), presso "il dito e la luna" (di fronte al convento della SS. Anunciata dei servi di Maria - vedi cartina) si terranno i seguenti incontri:
Venerdì 8 febbraio sul Picco del petrolioVenerì 22 febbraio sulle Scie chimiche
Relatore delle serate sulle scie chimiche sarà il fisico Corrado Penna.
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